un dolce, una fuga

di Stellina_chan
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Mi dici di tacere perché
le mie opinioni mi fanno meno bella
 
-Ti prego, Akane… almeno in questi momenti, stai zitta.- Dici, riprendendo a baciarmi, dolce e irruente allo stesso tempo. -Specie se devi prendertela per queste sciocchezze... lo sai che sei più carina se sorridi.-

Ormai è qualche giorno che abbiamo avuto il coraggio di ammettere i nostri sentimenti. O meglio, sei stato tu che mi sei saltato praticamente addosso per nessun particolare motivo, se non quello di essere vinto dalla stanchezza accumulata nel continuare a fingere di non interessarti.
E si, sto ancora ringraziando i Kami.

Ti guardo. Effettivamente forse questa volta ho esagerato nel prendermela e nel rinfacciarti tutto, dato che i tuoi insulti verso il mio dolce di riso erano assolutamente giustificati: non avevo mai visto camminare via dalla cucina un piatto di Kasumi!

Però dai. Non è nel mio stile ammetterlo.

ma io non sono nata con un fuoco in pancia
così da potermi spegnere
 
-Senta lei, signorino Saotome- incomincio tappandoti la bocca- non le permetto di denigrare in questo modo una cosa cucinata per lei.-

Ti liberi della mia mano, ancora sulla tua bocca, e mi rispondi incredulo e divertito 
–Akane, quella roba aveva vita propria. Per una qualche assurda ragione, si muoveva.-


Ormai è chiaro che ci stiamo scherzando su a vicenda. Ma voglio fartela penare ancora un pochino, questa tua arroganza che tanto amo, giusto per stuzzicarti. E so anche come.
Sorrido.
 
Non sono nata con una leggerezza sulla lingua
così da essere facile da inghiottire
sono nata pesante
-Ryoga avrebbe apprezzato senza fiatare. Lo avrebbe mangiato…-
-…gli sarebbe corso dietro per catturarlo, intendi.-
-…e io sarei rimasta talmente compiaciuta dal gesto che non avrei potuto fare altro che essergli riconoscente. E sai che so dimostrarmi molto riconoscente, se voglio.-

Ci siamo avvicinati nuovamente, io con le braccia sulle tue spalle, mentre le tue mani sono strette dietro la mia schiena.
Il tuo sguardo non lascia spazio a fraintendimenti. Colpito e affondato.


-E dimmi, come avresti mostrato il tuo apprezzamento? Così, a titolo informativo.- Ti avvicini fino a che i nostri nasi si sfiorano
- La prossima volta così valuterò i pro e i contro del morire avvelenato, no?-

 
mezza lama e mezza seta
difficile da scordare e non facile
per la mente da seguire
 
-Pensavo a qualcosa del genere…- punto i miei occhi marroni nei tuoi color mare per un’ultima volta, per poi posare piano le mie labbra sulle tue. Rispondi piano, godendo della mia morbidezza quanto io del tuo calore.

Mi distacco appena e ti mordo leggermente il labbro.
Poi riprendo a baciarti con più urgenza, come la sento anche da parte tua.


E continuiamo così, incerti se alla fine hai vinto tu nel farmi tacere o io nel non farti scordare più quanto posso essere grata.


***
La poesia è tratta da "milk and honey". La storia è stata scritta senza pretese, non odiatemi, e sevi va, lasciate una recensione.
A presto!

 




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