Qui,
fra sfumature
color
acquamarina
II
CAPITOLO ⸻ CIELO STELLATO
Immersa
nella notte, Rein ascolta il rumore della neve sotto la pressione dei
suoi passi mentre il ragazzo al suo fianco si limita ad osservarla,
lasciando trapelare una nota di divertimento in quell'angolo della
bocca leggermente voltato all'insù. Lei nemmeno si accorge
di avere
tutte le attenzioni di lui per sé e continua con i suoi
monologhi
interiori, poiché quel suono le ricorda vagamente qualcosa.
Un
ricordo che ha sulla punta della lingua.
Ah sì,
appura Rein, ora lo sa – quel momento passato ha un sapore
nostalgico; è qualcosa di vecchio, impolverato da urla di
bambine
esuberanti. Le sfugge una tiepida risata dalle labbra, insieme ad una
nuvoletta di respiro che si condensa davanti al suo naso rosso,
estremamente sensibile alle temperature basse di quell'inverno.
«Che
c'è?»
«Il rumore
della neve mi ricorda lo sgranocchiare di Fine quando mangia
pannocchie. Cioè mangiava», alza gli occhi al
cielo, alla ricerca
delle poche stelle rimaste in città e le parole le sfuggono
dalla
bocca semichiusa. «Ahn, invece il–»
«Il rumore
della neve?», la domanda di Shade, che fino a qualche secondo
prima
aveva preso forma solo nei suoi pensieri, si rivolge quasi
involontariamente a Rein – mentre, con le sopracciglia
leggermente
infossate, il giovane cerca risposte plausibili.
«Sì, il
rumore che fa quando la calpesti» lo informa, concentrandosi
nuovamente sulle scarpe che affondano nelle orme di altri passanti.
«Uhm, ho
capito», a dire la verità Shade non ha mai visto
– né sentito –
la gemella mangiare pannocchie, ma può chiaramente
immaginarsi la
scena e concedersi una risata breve e sincera.
«Comunque,» riprende
velocemente, ora conscio di aver interrotto Rein nel bel mezzo di un
discorso «prima cosa stavi dicendo?»
«Cos– Ah
sì, stavo dicendo che... invece il cielo mi ricorda i tuoi
occhi!»
Le gote di
Shade, già colorate di un rosa acceso per il freddo
dell'inverno, si
tingono di una sfumatura d'imbarazzo; un sentimento che si legge
anche nello stupore delle sue iridi impercettibilmente dilatate.
«Grazie» mormora a bassa voce, prima di fermarsi
davanti a lei e
lasciarle un bacio sulla fronte.
»
N O T E S
Eccomi!
E per fortuna che dovevo aggiornare il 5 di Gennaio... Comunque,
questa flash non mi convinceva mai,
l'avrò riscritta come
minimo tre volte e ora, ora sì che mi soddisfa, fatta
eccezione per
la parte finale, ma dettagli. Non ho molto da dire sulla flash, penso
che si spieghi da sola. Volevo solo ringraziare le 5 persone che
hanno inserito la raccolta tra le seguite e farvi sapere che il
prossimo promtp sarà: occhi. E niente, ora scappo (a
scrivere e non
a studiare, finalmente!).
Ayumu
|