SILVER
LIGHTS
-
Prologo -
Lo
scricchiolio delle ossa, il fiume di fiamme nelle vene.
Il feroce ringhio di dolore si trasformò gradualmente in un
grido umano, mentre la folta peluria color bronzo scompariva e lei
crollava esanime e nuda, accartocciandosi su sé stessa sopra
un pavimento di terra e aghi di pino.
Nascose il volto nell’incavo delle braccia, stringendo forte
tra le dita i lunghi capelli rossi, lordi di foglie e
sporcizia.
Restò ferma in quella posa per un indefinibile lasso di
tempo: ansimava, singhiozzava, la testa le doleva in modo
insopportabile e pareva volesse scoppiare.
Un opprimente oblio oscurava ogni ricordo delle ore precedenti,
aumentando il senso d’angoscia che si agitava incessante nel
suo piccolo petto di quindicenne.
Un odore pungente e famigliare le solleticò le narici:
sciolse lentamente la posizione fetale in cui si era rannicchiata e,
tremando, osservò con orrore le macchie di sangue rappreso
che insudiciavano le sue braccia. Cercò quindi di mettersi
seduta, anche se i capogiri le rendevano difficile qualsiasi movimento,
ed ebbe un singulto quando si rese conto che quelle stesse chiazze
vermiglie, alcune incrostate, altre più fresche, erano
sparse generosamente su tutto il suo corpo, in particolare su collo,
seno e addome. E non solo.
Passò il dorso della mano sulle labbra, anche se quel
retrogusto ferroso che le torturava le papille anticipava in modo
chiaro ciò che avrebbe visto: una tremolante scia cremisi
impressa sulla porzione di pelle entrata a contatto con la bocca.
Le lacrime cominciarono a sgorgare da sole, l’angoscia si
agitava nel suo stomaco come una grossa e rabbiosa massa di energia
oscura, mentre un terrificante pensiero si faceva strada nella sua
mente.
“Questo sangue
non è mio.”
Si rannicchiò nuovamente su sé stessa,
guardandosi attorno con fare sconvolto e spaesato, il corpo minuto
scosso dai singhiozzi.
Riuscì a formulare poche parole prima di scoppiare in un
pianto isterico.
- Che cosa ho
fatto… che cosa ho fatto…
***
Angolo
dell’Autrice: Come promesso, ecco qui una nuova
storia sulla saga di Twilight!
Visto che contiene collegamenti con la mia precedente fan fiction
“Milady”
(che è da revisionare) ho deciso di mettere entrambi i
racconti in una serie/raccolta.
Considerato che i personaggi principali saranno i mutaforma Quileute e
i licantropi veri e propri (che nella saga sono chiamati
“Figli della Luna” se non sbaglio), non considero
strettamente necessario aver letto Milady per capire
qualcosa, cercherò di essere più chiara possibile
per quanto riguarda i personaggi che ho introdotto lì e che
appariranno in Silver
Lights, in modo che non vi tocchi saltare da una parte
all'altra chiedendo "Ma questo chi è?"
Poi, dato che il punto di vista dei libri è principalmente
quello di Bella e che ci sono ancora molte cose sconosciute sulla
natura di licantropi e mutaforma, mi prenderò qualche
piccola licenza artistica, o meglio, darò sfogo ad alcune
interpretazioni che ho prodotto rileggendo il POV di Jacob e
informandomi qua e là. Comunque, nonostante abbia intenzione
di inserire qualche invenzione personale, cercherò di non
renderla troppo pesante, né di stravolgere il canon.
Lavorerò su cose “non dette”, ecco.
Vi faccio inoltre un piccolo AVVISO: nessuno dei personaggi
è totalmente al sicuro, nemmeno quelli della saga originale.
Chiaro, non ho intenzione di fare stragi, ma spero non ve la prenderete
troppo nel caso uccidessi qualche vostro beneamino. Non sarà
per sadismo, io uccido personaggi solo quando penso sia utile ai fini
della trama.
Detto questo, spero che il prologo vi abbia incuriosito *passa palla di
fieno*, è tratto naturalmente da una scena futura. Cercherò di pubblicare presto il primo capitolo.
Grazie a tutti per aver letto
Tinkerbell92
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