Monstra Inc.

di Lo Otta
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3. Trovare


  Il luogo del ritrovo era un piccolo magazzino nella vecchia zona industriale, che venne chiusa dopo una delle prime battaglie di Ubc Jr. Dannati, John non gli avrebbe permesso di utilizzare ancora una volta quei luoghi per i loro loschi traffici. Accese il suo fido registratore a nastro ed iniziò a muoversi coperto dalle casse, fino a trovarsi abbastanza vicino allo spiazzo centrale.
  Da un lato c’erano Jerry, Lerry e Audenzio. Criminali di poco conto, rubagalline urbanizzati, furfantelli che John aveva incontrato sovente nei suoi stralci di nera. Il lato opposto era invece vuoto, ma sembrava che i tre aspettassero l’arrivo di qualcuno.
  Quel qualcuno arrivò, preceduto da due giganteschi gorilla. Rimase indietro, fuori dal cono di luce dell’unica lampadina ancora sana, cosicché il volto era coperto.
  -Se vuole darci la grana, signo’, noi ce ne andremmo. La Madama ci cerca e i lavoretti che ci ha fatto fare non le sono piaciuti troppo.- a parlare fu Jerry, la mente del gruppo. Un gorilla gli si avvicinò e gli diede una valigetta. Per John era un’occasione troppo ghiotta per farsela scappare. Posò il registratore e tirò fuori una macchina fotografica, espressamente a rullino, per avere concretamente in mano le fotografie.
  Spostandosi di qualche cassa, riusciva ad avere un’angolazione migliore, con insieme la guardia portaborse e Jerry, che se ne stava tranquillamente a meravigliarsi di quella valigetta piena di banconote. Guardò dentro l’obbiettivo e premette il tasto di scatto, ma una scheggia gli entrò nell’occhio. Indietreggiando, vide che tutta la macchinetta era diventata un groviglio di schegge racchiuse in un pugno, e indietreggiando ancora s’imbatté nel corpo della mano. Un terzo gorilla lo aveva aggirato, e adesso lo teneva vicino a sé.
  Preso per la collottola, John venne portato sotto la luce fioca. La figura nell’ombra ordinò con voce chiaramente contraffatta -Guarda se ha dei microfoni.- il gigante lo rivoltò a testa in giù e si mise a sbatterlo tre o quattro volte. Cadde un gettone del tram straniero e una mentina all’aglio, schiacciata dal grossone con una velocità che non si sarebbe detta visto il fisico. Finita la ripassata, biascicò -Finituh.
  -Non la farete franca, mostri! Appena verrà eletto Ubc Jr. i vostri giochi finiranno.
  -Lei ha proprio ragione, signor John. Quando verrà eletto, il giovane Douglas avrà il potere di intaccare consistevolmente la nostra azienda.- l’uomo della Monstra si fece avanti, fino a trovarsi faccia a faccia con il catturato. L’abito color pervinca aderiva perfettamente al corpo allungato, accostandosi piacevolmente ai capelli albini -Ma perché dovrei farlo?
  -Sai, mio caro John, tu non sei un grande giornalista. Non sei neanche nella media. Le tue abilità di scrittura sono al minimo dell’accettabile, il minimo che ti permette di scrivere sul tuo giornaletto da quattro soldi. Quindi non dovresti certo essere un problema per noi. Ma con la tua ostinazione ci hai infastidito i baffi. Potremmo licenziarti anche ora, ma se ti avessimo solo tolto il lavoro avresti continuato con il bailamme. Quindi ho pensato di organizzarti una festicciola. Voi, alzatelo.- un gorilla avanzò mentre Ubc Jr. indietreggiava. Il gigantone lo prese per un braccio, mentre quello che già lo teneva prese l’altro braccio, allontanandosi finché John si trovò teso sollevato dai polsi.
  -Un ultimo cero, signor John? Desidera sapere qualcosa?- Il giovane Douglas Jr. sorrideva dalla sua posizione di superiorità.
  La gola era secca per la notizia scioccante -Perché, perché lo fa? Lei ha sempre combattuto contro la Monstra. Lei è fuggito dalla Monstra!- tossì. La posizione in cui era non era comoda.
  -È la copertura perfetta. Il giovane fuggito da un mondo spregevole. Il povero derelitto che vuole rialzarsi e combattere contro la perfida matrigna. Avrei avuto tutto il sostegno mediatico necessario per ottenere il potere politico. È stato un piano perfetto, non per niente è stato un mio piano. Quando appena qualche anno fa la Monstra Incorporated stava vedendo calare i suoi guadagni, ecco che ho esposto il mio programma. Una campagna a lungo termine, in cui catalizzavamo tutto l’odio delle masse sotto gli ordini di una solo burattino, che avrebbe fatto carriera con quell’odio. Chi invece era contrario alle idee delle masse avrebbe sostenuto la Monstra, radicalizzandosi e accrescendo le sue tesorerie. E vuoi sapere una cosa ancora più bella di tutto questo piano? Anche gli oppositori avrebbero appesantito le tasche della Monstra, comprando in negozi consigliati dalla loro guida, negozi alternativi che avrebbero cambiato logo ma sarebbero rimasti proprietà Monstra. Win win.
  Ubc Junior si riavvicinò a “steso” John -Un semplice gioco di intrighi, in cui il cardine è l’appoggio inconsapevole delle masse. Semplici sciocche masse. Basta dare loro un nemico da odiare è dimenticano tutto il resto, senza vedere che i veri mostri non sono quelli contro cui combattono, ma quelli che gli hanno aizzati. Una sciocchezzuola. Alla scuola manageriale la insegnano il primo giorno.
  -Finita la lezioncina?- sempre più debole, John riuscì a tirar fuori le tre parole.
  -Ha ancora il fiato per essere sarcastico. Mi dica solo una cosa- la distanza tra John e Douglas era ridotta ad un braccio -Posso contare sul suo voto?
  Una scossa orizzontale della testa fu l’ultimo debole movimento di John, prima che un destro gli fece perdere i sensi.

  I poliziotti non sapevano identificare il corpo, o almeno quello che ne restava. Trovato da un ubriacone nottambulo, questo aveva avvisato la polizia, che non mandò nessuno. Solo il mattino successivo mandarono una pattuglia, dopo una nuova segnalazione da parte di un gruppo di operai che passavano vicino al fosso.
  Le pratiche di identificazione furono lunghe, ma trovarono una corrispondenza con un caso di sparizione datato stesso periodo. Dovettero chiamare la moglie per il riconoscimento, procedura inutile dato lo stato di carbonizzazione del cadavere. Quando uscì, la vedova di quel giornalista era un fiume di lacrime.
 

Angolo dell'Autore:

Prendo un piccolo spazio dopo questo triste epilogo (forse un poco esagerato), per annunciare un progetto che comincerà a breve. Se vi è piaciuto questo, salvatevi l'account Classe: Fcrittori oppure controllate le Commedie. Tenetevi pronti a risentirmi il 10/03/2018 
 





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