Chiamami col tuo nome e io ti chiamerò col mio...

di Felicity_1993
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Sono passati vent'anni ma quella parola è ancora impressa nella mia mente.

Later. Dopo.

Non me ne sono dimenticato, sai?

Prima di andartene, per l'ultima volta, mi hai sorriso e quando pensavo che ormai fossi cambiato e quella parola fosse scomparsa con quello che era di noi, l'hai lasciata scivolare dalle tue labbra.

Quella labbra che avevo imparato a conoscere alla perfezione, quella labbra di cui assaggiavo il sapore e che lasciavano baci sulla mia pelle, eplorandone ogni centimentro.

A volte ci ripenso, sai?

A noi, a quell'estate quando credevamo di avere tutto il tempo del mondo, troppo stupidi per capire che sarebbe stato l'unico davvero significativo in una vita di menzogne.

Io sono andato avanti, o almeno così ho preteso di fare.

Ma tu? Ti sei mai lasciato andare come quell'estate?

Ti ho visto, sai?

Ho letto nei tuoi occhi il desiderio represso, parole non dette, un sentimento che avrebbe potuto essere molto di più.

Te lo chiedi mai? Come sarebbe stato un futuro tra noi?

Credevo te ne fossi dimenticato, sai?

Sei andato avanti, una nuova vita, un lavoro, una moglie, i figli. Ho visto i tuoi occhi illuminarsi quando parli di loro... Una volta quello sguardo era riservato a me.

C'è ancora spazio nel tuo cuore per me?

E mentre sei in volo verso casa tua mi chiedo se non avessi dovuto fermarti. Correre in aeroporto come fanno in quelle stupide commedie americane. Ma la vita non è un film, vero?

Ci sono aerei che quando partono lo fanno per sempre.

Non ci sono folli corse verso i gate, dichiarazioni strappalacrime e la promessa di eterno amore.

Ci sei tu, a migliaia di chilometri di distanza. E ci sono io, davanti al fuoco a rimpiangere ciò che non è stato e che poteva essere.

Mi manchi, sai?

Elio, Elio, Elio. A volte ripetevo il mio nome ad alta voce e chiudevo gli occhi. Come se tu, così, all'improvviso, potessi varcare la soglia della nostra camera.

Oliver, Oliver, Oliver. Avresti detto. Io ti avrei baciato, felice che te ne ricordassi ancora. Di quel nostro gioco che nessuno avrebbe potuto comprendere.

"Chiamami col tuo nome e io ti chiamerò col mio..."

Elio.

Oliver.





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