Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: Hypnotised - Coldplay.
Vegeta/Kamhara.
Kamy è una mia Oc. What if.
Day
9 cose che hai detto mentre stavo piangendo
Cap.10
Il bacio della strega
Kamhara
allungò una mano davanti a sé con le dita
tremanti, con l'altra si
allontanò le ciocche vermiglie dal viso. La sua lunga
capigliatura
era scarmigliata e sporca di sangue in diversi punti, la sua
giacchetta di pelle viola era strappata. Se la sfilò e
questa
ricadde a terra, rotolando via.
Vegeta
si sfilò i guanti, a loro volta macchiati e li
lanciò via. Un
ki-blast dorato li raggiunse e la stoffa arse, divenendo della cenere
grigiastra.
Vegeta
appoggiò la mano su quella della figlia di Bardack, fece
combaciare
le loro dita di posizione, ma le dita di lui erano più
grandi.
Il
vento sferzava il canyon rossastro, facendo volare la sabbia
aranciata tutt'intorno a loro.
Il
principe dei saiyan strinse nella mano quella di lei, le sue dita
erano bollenti e abbronzate, quelle di lei erano rosee.
Le
iridi color cielo della giovane avevano riflessi smeraldo ed erano
liquide, le lacrime le avevano solcato le gote.
Vegeta
fletté le gambe, strette dall'aderente battle-suit blu e si
sedette
per terra, la condusse a sé tirandola delicatamente per la
mano.
Kamhara
si mise a gattoni sopra di lui, che si era sdraiato a faccia in su.
Il petto del giovane si alzava e abbassava irregolare, le iridi color
ossidiana erano liquide e le sue pupille dilatate.
I
capelli a fiamma nera ondeggiavano e alcune ciocche larghe tre dita
gli erano ricadute sulla fronte spaziosa, dando vita a una frangetta
che gli copriva in parte gli occhi.
Kamhara
gli appoggiò la mano libera sulla spalla muscolosa, Vegeta
avvertì
il proprio battito cardiaco accelerare. Guardò gli occhi di
lei con
aria sperduta, ma si leccò le labbra, desideroso.
Kamhara
gli posò un bacio sulle labbra, schiudendole, quelle
bollenti di lui
le catturarono e Vegeta fece intrecciare le loro lingue, le loro
salive si mischiarono.
Kamhara
conficcò la punta degli stivaletti di pelle nera che
indossava nel
terreno, dando vita a dei piccoli solchi.
Vegeta
era accaldato, la mano con cui teneva quella di lei umida di sudore.
Kamhara
gli sfiorò la stoffa della battlesuit con le unghie aguzze,
laccate
di nero, dell'altra mano.
Allontanarono
le loro bocche, ingoiando aria a piccoli sorsi, le loro code
s'intrecciarono, strusciandosi in una danza di seduzione.
In
lontananza, sopra il canyon, si alzava del fumo dalle case
semi-distrutte e dalle carcasse bruciate. Una navicella saiyan
candida, di forma sferica, era parcheggiata alle loro spalle.
Il
cielo si stava tingendo di rosa e i tre soli stavano tramontando, per
far salire un'immensa luna. I fiume iniziarono a straripare e
rigagnoli invasero il canyon.
I
due saiyan spiccarono il volo e trovarono riparo in una sporgenza
della parete di roccia. Si stesero qui, spogliandosi lentamente,
accarezzandosi e baciandosi con movimenti impacciati.
<
Ci sono cose che ho detto piangendo, sogni che ho avuto il coraggio
di rivelare > pensò Kamhara. Entrambe le mani intente
ad
accarezzare il petto del principe dei saiyan.
<
Maledette le sue lacrime per averla fatta soffrire, benedette per
averle fatto dire che mi ama > pensò Vegeta.
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