Pillole

di Ronnie92
(/viewuser.php?uid=738999)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Un giorno, ero piccolo, mi sono detto "da grande voglio campare di scrittura".
Crescendo l'ho trovata una aberrazione dell'ego.
Non si può trasformare in pecunia una passione, altrimenti non è più una passione, è un lavoro.

Poi sono cresciuto ancora, e mi è tornata la fissa per la scrittura.
Non so, non sono continuo, lineare.
Non riesco a scrivere ai bimbiminchia, o dei bimbiminchia, o sui bimbimbinchia,
Dell'amore giovanile ho tutta una mia versione dolce, amara, amara, pertanto sono sicuro che al 99,99% dei lettori non piacerebbe.

Non ho conoscenze, tutori, spintarelle, soldoni da investire in una qualsiasi attività.
Eppure riconosco che lo scrittore deve campare così.
Deve conoscere la miseria per evaderne.

Se una persona avesse già tutti i confort, la "sicurezza" cosa avrebbe da raccontare?
I viaggi a Malibù, insieme e a Barbie e Ken?

Allora, ad un quarto di secolo dalla mia nascita, immagino e sento,
sempre più forte dentro me, che mi sto invaghendo della scrittura.
Non doveva farmelo questo brutto scherzetto, no! Non doveva proprio azzardarsi.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3755945