Letteratura spicciola per nevrotici d'altri tempi

di Kallisto
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PREMESSA:
Buonasera a tutti, carissimi lettori. E' una gioia indescrivibile tornare a pubblicare su questo sito dopo più di un anno di assenza. Purtroppo mi è stato diagnosticato il disturbo di ansia generalizato e di panico; ho iniziato a soffrirne più di tre anni fa ma l'anno scorso mi ha completamente sopraffatta. E' come vivere con un parassita che ti mangia vivo giorno dopo giorno. Ora sto molto meglio e nonostante io abbia interrotto la stesura della mia vecchia long (ancora per poco), ho deciso di pubblicare qui le pagine del mio fidato diario, che mi ha aiutato nella riabilitazione e nella gestione del disturbo. L'obiettivo è quello di far sentire meno solo chi si è sempre sentito inadeguato, come me. Non siamo soli, mai.
Essendo questi testi prodotti spesso in momenti di scarsa lucidità, probabilmente a volte risulteranno sconnessi, ma è giusto così, non voglio sistemarli, perché l'intento è quello di mostrarvi cosa c'è nella testa di una persona che ha disturbi dell'umore, senza filtri di alcun tipo. Mi dispiace ma purtroppo i contenuti saranno per la maggior parte delle volte poco allegri... non sempre, però! Mi auguro che riusciate a sentirvi più vicini alla vostra anima attraverso la lettura della parte pù profonda e sanguinante di me. Non immaginate che fatica mostrare a tutti ciò che la mia di anima ha spurgato in quel periodo. Fatemi sapere cosa ne pensate, se volete che continui a postare pagine del mio diario. Vi invito a passare sulla mia pagina facebook, Kallisto Efp, per aggiornamenti. Buona serata,
Kallisto.
 


16/10/2017

Non c'è niente che la mia anima ferita possa fare, e nella ballata frenetica di quest'amore infranto io gioco e danzo sui cocci di vetro. All'ultimo respiro io farò ciò che ho fatto per tutta la vita: mi pentirò, perché questa amara sorte è aspra e dura da accettare. Non c'è desiderio che non venga ponderato, studiato, scardinato. Non c'è un solo battito che non porti con sé fatica e desiderio di morte. Non c'è respiro che non m'anneghi d'acqua i polmoni. E ogni musica mi suona stonata in questo concerto senza pubblico e orchestra, dove sul più triste dei palcoscenici diamo prova della nostra infelicità. 
L'amore è insoddisfacente.
La vita è insoddisfacente. 




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