Ladro
cieco
“È
pianto, è disperazione, stringi i denti e sogna il suo
candore.”
Cos’è
questo gelo, questo scovolino che si infila nella gola a scrostar via
ogni pensiero: mi agguanta, mi strizza, mi succhia l’anima.
Lo
sento arrivare, uno spiffero nel cuore, un ladro cieco che rovista
nell’immondizia dei ricordi.
— No!
— urlo; vestiti laceri che sfiorano la pelle.
‘Balla,
anima disperata, rincorri il verde che ti fu fatale, per
cui
un giorno fosti pronto a
uccidere, balla.’
— Cosa
hai fatto, Sirius! — la voce stridula di James è
perforante ma tu
ridi, incurante. ‘L’ho fatto per lei,’
ripeti nella tua testa,
‘l’ho fatto per vendicarla!’ Poi ti volti
e la risata scema al
ricordo di un campo verde adombrato dalla nebbia; il cuore fa due
capriole nel petto e ogni indugio sparisce. L’ami, nonostante
tutto, l’ami e questo basta a giustificare l’aver
spedito Piton
incontro alla morte.
Sorrido
al cielo fatto di mattoni e vedo attraverso i muri il rosso
dell’amore che mi ha sfiorato una sera, scuotendomi fin nelle
viscere. Placo l’arsura di quegli istanti abbeverandomi della
paura
di un moccioso che speravo venisse dilaniato da
denti aguzzi
sporchi di sangue.
“Sei
un bugiardo, sei infedele.”
Mi
aggrappo con le unghie, coi denti, afferro l’aria e stringo
il
nulla, scuoto la testa: — Non avrete anche questo!
— dispero.
E
le tenebre squarciano la luce, stridono sulla pietra un passo alla
volta, scuotono gli intestini dell’inferno e liberano
fantasmi
neri. Lotto, ma il verde di quegli occhi mi accusa! Mi accascio
sfinito sul suolo ghiacciato ustionandomi, ancora, il cuore.
‘Ridi,
illuso peccatore, così che io possa banchettare con la tua
anima
immonda.’
Era
sera quando, facendo tuo il dolore negli occhi di Lily, hai capito
che l’amavi; in quell’istante, la sua anima turbata
ha lambito la
tua: un tocco delicato, quasi inesistente, un lieve sfiorarsi di
labbra e fosti perduto. Non sapevi cos’era l’amore,
quel
turbamento che nasce dal cuore e gorgoglia libero nelle vene, non
pensavi nemmeno esistesse un qualcosa di così travolgente da
farti
dimenticare, seppur per un breve battito d’ali, che non ti
appartenesse. Ma quella notte, dopo averle rubato un bacio, ogni
altra cosa ha cessato di esistere tranne Lily e il suo dolore:
così
fragile, così delicata, una foglia verde che combatte il
proprio
autunno, instancabile e preziosa.
Ringhio
al mondo, a me stesso, a quello che ero e mai più
sarò. La testa
racchiusa tra le braccia esplode in colori vivaci che vorticano e mi
ricordano che sono vivo, che appartengo al mondo. — Non
voglio, —
urlo, — non voglio cedervi più nulla.
“Non
tentarmi, ovunque andrai sarò legato a te.”
— Andate
via! Andate via! — scaccio con le mani invisibili fantasmi,
—
tutto questo sangue, questa distruzione, dov’è
Lily? Dov’è
James? — mugugno rannicchiato in un angolo. — Sono
stato io, lo
so, lo sento. — E poi non rimane che il vomito per me stesso.
‘Oh,
sei un osso duro, ma non temere corroderemo ogni fibra del tuo
essere.’
L’amore
non fa per me, sono solo un chicco di grandine che si è
abbattuto su
un magnifico prato verde.
Note
dell’autrice: questa storia doveva
partecipare al contest
‘L’amore è bestia, l’amore
è poeta’ indetto da _ Freya
Crescent _ sul forum come sostituta di un’altra che era
risultata
non idonea al bando ma, purtroppo, il mio computer scelse giusto quel
periodo per abbandonarmi! Pazienza, ora mi ritrovo qua a riproporla.
Di seguito una breve introduzione per capire meglio il testo.
“Agli
autori/ci viene chiesto di scrivere una storia che parli di qualsiasi
tipo d’amore, concentrandosi su una sola coppia e seguendo
come
traccia una citazione. La mia scelta è ricaduta su
Sirius/Lily e la
citazione: “perché a volte nei momenti
più impensati, per strada,
puoi sentire l’anima lacerarsi, catturata dalla storia di
qualcuno
che ti è appena passato accanto.” Ho immaginato
Sirius scoprirsi
innamorato di Lily dopo che Piton la tratta male dandole della
‘Sangue sporco’. Lui, sempre
superficiale, rimane
soggiogato dal profondo dolore della ragazza e, non potendo amarla
alla luce del sole, decide di vendicarla mandando il serpeverde nelle
braccia di Lupin, durante la sua trasformazione in lupo mannaro. Qui
ritroviamo Sirius rinchiuso ad Azkaban circondato dai Dissennatori
che gli rubano tutti i ricordi della sua Lily.”
Buona
lettura e sono graditi i commenti. ( p.s. è in fase di
sviluppo una
oneshot sulla coppia. )