Ob''yatuya lyubvi

di Mari Lace
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Ob’’yatuya lyubvi

(Abbraccio d’amore)







Rasputin.
L’uomo che ti ha tolto tutto, che ti ha condannata a passare dieci anni in un orfanotrofio dove nessuno ti ha realmente amata.
Colui che ha ucciso i tuoi genitori e i tuoi fratelli.
È di fronte a te, ma tu non hai paura.
Non lo temi, Anya. Non sei più una bambina, ora puoi difenderti e hai tutte le intenzioni di farlo.
Non gli permetterai di rovinarti di nuovo la vita proprio ora che l’hai ritrovata. Ora che sai chi sei.
Stai per soccombergli; odi quell’essere come non hai mai odiato nessuno finora.
Poi, Dimitri.
Si presenta all’improvviso e colpisce Rasputin, donandoti pochi preziosissimi secondi.
Vorrebbe aiutarti ancora, ma un lampo verde lo allontana da te.
La magia infernale di quello che non puoi più definire un uomo – è un demonio, piuttosto.
Allora, finalmente, tremi.

Fissi il bel volto di Anastasia, sdraiata accanto a te.
Lei si è addormentata subito, tu invece non riesci proprio.
Non ti importa, pensi. Ti piace osservarla mentre dorme tranquilla.
Improvvisamente, però, lei trema. Continua a dormire, ma qualcosa turba il suo sonno.
D’istinto l’abbracci e la stringi forte contro il tuo petto.
«Shh, va tutto bene», sussurri, pur sapendo che non ti può sentire.
Lei è forte, non ti mostra mai le sue paure, da sveglia.
Dubiti perfino che ne abbia, a volte; persino affrontando Rasputin l’hai sentita urlare “Non mi fai paura!”. Ti chiedi cosa la faccia tremare così, mentre le accarezzi i capelli.
Qualunque sia il motivo, decidi che la proteggerai.
Lei smette di tremare; sospiri di sollievo.
Ti addormenti così, con la sua testa poggiata sul tuo busto, all’altezza del cuore.

Tremi perché non vuoi perderlo.
Ti svegli, realizzando lentamente che hai solo avuto un incubo.
Rasputin è morto ormai, ha avuto quel che gli spettava. Sei stata tu a darglielo.
Qualcosa t’impedisce i movimenti… le braccia di Dimitri, capisci.
Ti sta abbracciando.
Ti sciogli dolcemente dalla sua presa e osservi il suo volto.
È così bello.
Lui non ti è stato tolto, è con te… e lo rimarrà sempre, lo sai, lo senti.
Sei una ragazza forte, non necessiti un principe azzurro.
Il suo abbraccio protettivo, però, ti rende felice.
Sorridi beata, torni dov’eri e ricambi la stretta.

Vorreste restare uniti così per sempre.
I desideri si avverano, a volte.





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