Ob’’yatuya
lyubvi
(Abbraccio d’amore)
Rasputin.
L’uomo
che ti ha tolto tutto, che ti ha condannata a passare dieci anni in un
orfanotrofio dove nessuno ti ha realmente amata.
Colui che ha ucciso
i tuoi genitori e i tuoi fratelli.
È di
fronte a te, ma tu non hai paura.
Non lo temi, Anya.
Non sei più una bambina, ora puoi difenderti e hai tutte le
intenzioni di farlo.
Non gli permetterai
di rovinarti di nuovo la vita proprio ora che l’hai
ritrovata. Ora che sai chi sei.
Stai per
soccombergli; odi quell’essere come non hai mai odiato
nessuno finora.
Poi, Dimitri.
Si presenta
all’improvviso e colpisce Rasputin, donandoti pochi
preziosissimi secondi.
Vorrebbe aiutarti
ancora, ma un lampo verde lo allontana da te.
La magia infernale
di quello che non puoi più definire un uomo – è
un demonio, piuttosto.
Allora, finalmente,
tremi.
Fissi il bel
volto di Anastasia, sdraiata accanto a te.
Lei si
è addormentata subito, tu invece non riesci proprio.
Non ti importa,
pensi. Ti piace osservarla mentre dorme tranquilla.
Improvvisamente,
però, lei trema. Continua a dormire, ma qualcosa turba il
suo sonno.
D’istinto
l’abbracci e la stringi forte contro il tuo petto.
«Shh,
va tutto bene», sussurri, pur sapendo che non ti
può sentire.
Lei è
forte, non ti mostra mai le sue paure, da sveglia.
Dubiti perfino
che ne abbia, a volte; persino affrontando Rasputin l’hai
sentita urlare “Non mi fai paura!”. Ti chiedi cosa
la faccia tremare così, mentre le accarezzi i capelli.
Qualunque sia il
motivo, decidi che la proteggerai.
Lei smette di
tremare; sospiri di sollievo.
Ti addormenti
così, con la sua testa poggiata sul tuo busto,
all’altezza del cuore.
Tremi
perché non vuoi perderlo.
Ti svegli,
realizzando lentamente che hai solo avuto un incubo.
Rasputin
è morto ormai, ha avuto quel che gli spettava. Sei stata tu
a darglielo.
Qualcosa
t’impedisce i movimenti… le braccia di Dimitri,
capisci.
Ti sta
abbracciando.
Ti sciogli
dolcemente dalla sua presa e osservi il suo volto.
È
così bello.
Lui non ti
è stato tolto, è con te… e lo
rimarrà sempre, lo sai, lo senti.
Sei una ragazza
forte, non necessiti un principe azzurro.
Il suo abbraccio
protettivo, però, ti rende felice.
Sorridi beata,
torni dov’eri e ricambi la stretta.
Vorreste restare
uniti così per sempre.
I desideri si avverano, a volte.
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