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Noctis era felice…
Noctis era molto felice…
Perché mai non dovrebbe esserlo?
Non capita tutti i giorni che il tuo migliore amico si
dichiari alla persona di cui era innamorato da secoli, soprattutto se la suddetta persona è quella che tu
consideri alla pari di un fratello, quella che non è sangue del tuo sangue ma
non t’importa perché daresti la vita per lui in un istante, senza nessuna
esitazione.
Noctis era felice per loro.
Noctis era decisamente
felice per loro… le prime settimane.
Vedere una coppia che si ama, comportarsi come una copia di
neo-sposini, è sempre tenero. Soprattutto quando non conoscete la suddetta
coppia. Chi non si addolcisce guardando due persone felici che si amano?
Noctis la pensava così prima…
Noctis non aveva mai visto Gladio in una relazione prima…
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Il Principe-ora-Re aprì la portiera della Regalia con uno
sbuffo, e si stiracchiò. Il pisolino appena finito non aveva fatto nulla per
lenire alla stanchezza provocata dall’uso continuato della magia del Cristallo,
e il ragazzo era ancora nel mondo dei sogni quando ci fu il primo avviso che la
relazione sbocciata trai due avrebbe portato Ignis e Noctis all’esasperazione.
“Hai intenzione di rimanere in macchina ancora per molto,
Prompto?” disse Ignis accanto a lui, con la testa rivolta verso il biondo
ancora seduto in machina, troppo intento a giocherellare con il cellulare per
rendersi conto che erano arrivati ad Hammerhead, dove
avrebbe passato la notte.
Questo alzò gli occhi verso la voce che lo aveva distratto,
per poi guardarsi intorno. “Gia arrivati?!” esclamo
sorpreso rimettendosi il cellulare in tasca. Fece per scendere dalla macchina
quando la portiera si aprì.
Ignis vide Gladio sorridere dolcemente al fotografo, che
mormorò un “Grazie mille, tesoro.”
“Di niente, stella.”
Rispose lui con dolcezza, prima che Prompto si alzasse sulle punte per
lasciargli un tenero bacio sulle labbra.
Alla vista, Ignis alzò leggermente un sopracciglio per poi
distrarsi, vedendo con la coda dell’occhio Noctis che si avvicinava al
distributore di merendine.
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Il secondo segno fu un po’ più evidente, ma i due non gli
diedero molto peso dato che avevano appena ucciso un Bahemot.
In seguito daranno la colpa alla stanchezza.
La creatura giaceva a terra, ricoperta di sangue. Ignis la
ignorò e si diresse verso il principe, una pozione pronta per essere utilizzata
nelle sue mani. Gladio accanto a lui, scosse la testa.
“Dovresti fare più attenzione, quel colpo lo potevi evitare
e lo sai bene,” lo rimproverò.
Noctis scosse la testa, mentre prendeva la pozione che Ignis
gli stava offrendo e la versava sulla ferita sul braccio. Stava aprendo la
bocca per rispondere quando Prompto, sbucato all’improvviso, lo interruppe. Il
ragazzo aveva un mazzo di gigli in mano.
Sorrise imbarazzato e li porse al fidanzato intento a
rimproverare l’amico. “Li ho visti e ho pensato a te. Sono bellissimi, non
trovi?” il sottinteso belli come te
arrivò chiaramente.
L’espressione di Gladio cambiò in una frazione di secondo.
Il volto gli si illuminò mentre allungava la mano per prendere i fiori, per poi
chinarsi e baciare dolcemente il biondo, con le guance rosse per l’imbarazzo.
Ignis scosse la testa con un sorriso un po’ esasperato,
mentre Noctis fingeva di vomitare.
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Il terzo segno arrivò con l’innocente voce di Iris, la
sorella minore di Gladio.
L’idea di partenza della giornata era la seguente:
Ignis e Gladio sarebbero andati a fare compere al mercato
locale, Noctis avrebbe dormito fino all’ora di pranzo, e Prompto sarebbe andato
a scattare qualche foto.
Iris aveva stravolto leggermente il programma. Aveva
convinto Prompto a seguirla in una collinetta vicino alla città, dove la
ragazza giurava ci fosse un panorama
spettacolare… e Gladio aveva deciso di accodarsi a loro. Ignis aveva quindi
costretto Noctis a svegliarsi prima delle 10 di mattina, per poi incontrarsi
con gli altri per pranzo.
La spesa fu interrotta dalla giovane adolescente che li
raggiunse con una espressione sconvolta in volto.
Gli allarmi di Ignis si accesero. L’impero? Un gruppo di
animali pericolosi? Ardyn?
“O mia Shiva, Ignis non so davvero da dove cominciare,”
disse la ragazza abbracciandosi da sola. Ignis la pregò di fare un bel respiro
e stava per intimarle di raccontare cosa era successo quando la ragazza
esplose.
“Prompto continuava a chiamare Gladio Orsacchiotto?! Hanno dei nomignoli?” chiese la ragazza sconvolta,
“… e Gladio lo stava tenendo per mano e aveva questo sorriso ebete in faccia. Per
non parlare di Prompto. Continuava a dare dei bacetti sulle nocchie della mano
di Gladio, e quando siamo arrivati in cima alla collinetta, per Bahamut. La vista era spettacolare, te lo assicuro, ma
Prompto continuava a fare foto a Gladio dicendo che lui era la cosa più bella
che avesse mai visto e che la luce del sole gli illuminava il volto e che
sembrava un angelo. Un ANGELO capite?? Gladio??? Come fate a sopportarli??”
Alle spalle della ragazza spuntarono i due interpellati, e
Ignis e Noctis guardarono con orrore i due ragazzi bloccarsi in mezzo alla strada
per darsi dei baci, e il modo in cui Gladio guardava Prompto, come se il mondo
girasse intorno a lui, o come Prompto allungasse la mano per accarezzare il
fidanzato…
Il Principe e il suo consigliere si guardarono orripilati,
consapevoli che avrebbero dovuto passare il prossimo futuro, a stretto contatto
con loro.
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Il quarto segno non esiste.
Non esiste perché i quattro ragazzi, di tacito accordo,
decisero di non parlarne mai.
Non è mai successo che Ignis si fosse dimenticato le chiavi
della Regalia sul sedile del guidatore. Non è mai successo che Noctis, diretto
al lago vicino a dove era parcheggiata la macchina, abbia seguito l’amico. E
certamente, nessuno dei due ha mai visto Prompto, a cavalcioni su Gladio,
stringersi al suo ragazzo per nascondere la mancanza dei vestiti. E Gladio non
ha mai certamente evocato lo scudo all’improvviso per coprire lui e Prompto.
Tutto ciò non è mai successo…