Bracciale di perline

di 09Chia
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Bracciale di perline

Ovvero: troviamo motivi per sorridere in questo mare di sf**a. Ma ho preferito il titolo più caruccio.

 

Ho ritrovato poco tempo fa una scatola rimasta nell’angolo di un armadio per almeno una quindicina d’anni, con dentro un’infinità di piccoli braccialetti di perline, riposti evidentemente con cura e dedizione da una me stessa molto più piccola.

Se sapete di cosa parlo, avete di certo passato un discreto quantitativo di tempo durante la vostra infanzia a infilare perline colorate in un filo elastico e semi trasparente, convinti di realizzare opere di gioielleria degne di entrare nella prossima collezione di Tiffany.

Per quanto mi riguarda, posso affermare che un discreto 90% dei miei braccialetti risultano privi di qualunque schema di base: infilavo perline a caso, senza nessun interesse per misura, colore, peso o forma.  Il restante 10%, credo fossero quelli realizzati insieme alla mia “cugina grande”, evidentemente dotata di un senso estetico migliore del mio.

Nonostante tutto, tra questi bracciali tendenzialmente raccapriccianti, qualcuno si salva: legge del caso, intervento divino, qualche consiglio della mamma dato al momento giusto, lampi di lucidità da parte mia… non chiedetemi perché o come, ma fidatevi se vi dico che, in quella scatola fortunosamente ritrovata, ci sono degli agglomerati di perline che non seguono alcun filo logico, ma che risultano graziosi.

Presa dalla commozione per il mio ritrovamento, ho deciso di realizzare uno di questi braccialetti. Sono però troppo grande per mettermi a infilare perline: credo che finirei in un manicomio seduta stante.

Dunque, ho deciso di realizzare un braccialetto di perline narrative.

Storie piccole e semplici, perché non voglio una collana di diamanti, ma un piccolo braccialetto simpatico e leggero, da portare tutti i giorni.

Storie carine, divertenti, da strappare un sorriso, perché nonostante la loro diversità dovranno risultare graziose una accanto all’altra.

Storie vere: piccoli stralci di quotidianità, di incontri, di conversazioni origliate sull’autobus, di gesti che se non li scrivi rischiano di sfuggire via; perché è un peccato se le perline più belle le lasci rotolare fin sotto al divano e rimangono lì dimenticate.

 

 

Spero di saper costruire un braccialetto che sia piacevole portare al polso, da guardare quando si è un po’ tristi e c’è bisogno di ricordarsi che, in mezzo al grigiume della giornata, può sempre capitarci in mano una perlina scintillante.

A presto,

                                                                                                                                                                                 Chia





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