After the battle

di The girl in the moon
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Attorno a sé non c'era altro che oscurità e Incubi che nitrivano, come se stessero ridendo di lui. La debolezza che sentiva nel corpo, fin dentro le ossa, era frustrante; tutto quel potere provato in quei pochi giorni lo aveva inebriato, si era sentito un dio onnipotente e aveva davvero creduto di poter vincere: i Guardiani sarebbero scomparsi, Frost si sarebbe ritrovato da solo e forse, avendo perso tutto, si sarebbe unito alla sua causa, e lui, l'Uomo Nero, sarebbe tornato a governare incontrastato sull'umanità come nei gloriosi Tempi Bui.

Eppure, la paura, sua solita grande alleata, lo aveva tradito. Aveva lavorato per secoli sul proprio autocontrollo, per far sì che non temesse niente anche in momenti svantaggiosi, ma era stato proprio quel potere a ingannarlo e depistarlo dal suo piano: il pensiero di perderlo aveva rovinato tutto ciò su cui aveva tanto lavorato.

Ed ora era circondato da quell'oscurità che lo avvolgeva come una rassicurante coperta, com'era per i bambini quando vedevano la sua ombra nel buio delle loro camerette e si rintanavano sotto le lenzuola.

Si leccava le ferite come un vecchio gatto randagio, pietoso e sconfitto, ma che rimaneva in silenzio perché altro non c'era da dire se non piangersi addosso per i propri sbagli.

Ma Pitch Black non avrebbe sicuramente pianto e, ora che aveva imparato da questo suo ultimo errore, sarebbe un giorno tornato più forte di prima.

Avrebbe chiesto vendetta, devastando ogni cosa si presentasse sul suo cammino, tormentando i suoi nemici con grottesco divertimento, distruggendoli prima che se ne possano rendere conto. Sarebbe stato più subdolo e manipolatore di quanto non lo era mai stato. Ghignò quando si rese conto che tutto questo avrebbe solo reso più gradita la lenta e dolorosa morte che avrebbe inflitto ad ognuno di loro, facendo scomparire quegli ideali che tanto portavano, per sempre.

E anche se si fossero seguite giornate calde e soleggiate, non ci sarebbe stata neanche una scintilla di luce negli occhi di nessun essere umano in quel mondo governato da crudeltà e terrore.

Un mondo perfetto per lui. 





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