21 Guns

di Angel TR
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Nome: Angel Texas Ranger
Fandom: Tekken
Ship: het
Personaggi: Lars Alexandersson, Alisa Bosconovitch
Rating: giallo


R - Ribelle


Il giardino in stile giapponese era splendido, illuminato appena dai raggi del sole invernale. L'aria frizzantina solleticava le guance dell'uomo, ricordandogli che era vivo, nonostante tutto era ancora vivo.

«Nelle tue vene scorre il sangue dei Mishima, Lars-san. E non c'è niente di sbagliato.» cercò di farlo ragionare Alisa, parandosi davanti a Heihachi Mishima. «Non sparare a tuo padre.»

Lars strinse la pistola più forte, facendo cenno all'androide di spostarsi. «Alisa, ti prego. Questo non ti riguarda. Quello non è mio padre, è solo un miserabile tiranno. Il sangue non è che acqua. Trent'anni di vita me l'hanno dimostrato» spiegò, sentendo la vena del collo pulsare. Nonostante tutto, nonostante gli anni di analisi su se stesso, era arrabbiato; con Mishima, con il mondo per quello che stava succedendo. Solo Alisa si salvava in mezzo a quella melma, Alisa che era così buona e innocente eppure così saggia.
La piega che aveva preso la sua vita davvero non gli andava a genio per questo ora si ritrovava a puntare una pistola contro lo sconosciuto che avrebbe potuto chiamare "padre". Lars non era uno che restava a guardare, aspettando che qualche manna scendesse dal cielo: Lars prendeva in mano la sua vita e aveva deciso di essere l'eroe che avrebbe voluto vedere in azione.

Il lavoro come generale della Tekken Force era diventato così il trampolino di lancio per organizzare la ribellione contro la Mishima Zaibatsu. I suoi soldati gli erano fedeli, così fedeli che rischiavano ogni secondo la loro vita per lui.

Loro erano la sua famiglia, non quell'orribile vecchio sghignazzante che gli stava di fronte e non aveva problemi a farsi scudo con una ragazzina.

«Potrai ribellarti alla dittatura della Mishima Zaibatsu ma mai al tuo sangue, giovanotto. Sei un Mishima, per quanto annacquato. Ti dirò di più! Se sei arrivato fin qui, è proprio grazie alla tua eredità» rise Heihachi, guardandolo fisso con quegli occhi neri come la rabbia che inghiottiva Lars, beandosi del suo rifiuto, godendo della confusione che gli poteva leggere in faccia. «Negarlo ti condurrà sullo stesso cammino di quello scapestrato di mio nipote Jin» gli suggerì.

«Taci!» gl'intimò Lars, facendo un passo in avanti.

«Lars-san, aspetta! La tua famiglia non determina chi sei. Sparargli non cambierà che biologicamente è tuo padre. Non sparargli dimostrerà che sei meglio di tutto questo» sussurrò Alisa in un filo di voce, dolcissima, un sorriso gentile e comprensivo a incresparle la boccuccia a cuore.
Gli parlò come si parla agli animali infuriati e spaventati.
Lars scosse la testa ma abbassò la pistola.

Non avrebbe mai voluto deludere Alisa.
Avrebbe ucciso Heihachi Mishima a mani nude.


N/D: mamma mia, che famiglia disagiata. Lars è l'unico che si salva. LarsxAlisa, un unico grande amore. Mi sento Cupido. Svolazzo gioiosa





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