Diario di un piccolo Jotun

di Meggy the Witch
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Caro Diario,
Ti ho mai parlato di Baldur? Sarebbe il mio fratello più piccolo. È sempre stato un bimbo tenero e spaventato dalle armi. Ora è cresciuto e…nel peggiore dei modi. Odia ancora le armi, sogna un mondo pacifico e senza guerre, è vegano e quel poco che mangia deve pure essere biologico. È il cocco di papà, di mamma, di tutti i parenti e tutti gli vogliono bene. È bello, certo…capelli bianchi, pelle bianca, si veste di fiori e tutte le Asinne impazziscono per lui. Be, anch’io sono un bel tipo, perché non guardano anche me?! Perché ora tutte vogliono lui e non più questo bellissimo Jotun?! Solo io e gli altri fratelli lo vediamo per quello che veramente è: un emerito incapace in tutto e anche un gran piagnucolone. Un giorno fece un brutto sogno (chissà cosa avrà mangiato) e papà, tutto preoccupato, andò da una sacerdotessa a chiederle spiegazioni (come se gli altri figli non avessero mai fatto incubi!) Questa gli disse che sto stron...ehm nostro fratello, sarebbe morto a breve. Mamma allora fece un incantesimo al cocco per proteggerlo da tutte le armi esistenti, comprese tazze, graffette e post-it. E be, io e gli altri fratelli iniziammo a sfotterlo pesantemente per questa cosa. Sì, hai ragione...lo sfottevamo sempre, ma in quell’occasione raddoppiammo gli insulti. Lui si difendeva, rispondendoci che lui era praticamente immortale e noi no. Immortale? Volevo proprio fargli vedere fin dove arrivava la sua “immortalità”. Chiesi a mamma se fosse sicura di averlo protetto da proprio tutto e lei disse di sì tranne che dal vischio (“cosa vuoi che gli faccia il vischio? E piccolo ed innocuo! Non vedo come possa fargli del male.”), allora io presi del vischio (muahahah) e lo affidai casualmente a Hodr, il nostro fratello cieco, che lo lanciò per sbaglio al cocco che morì (Io lo dicevo a tutti i natali che doveva essere intollerante a qualcosa). Allora Baldur? Dov’è la tua immortalità? Ahahaha. E niente, poi si tenne un funerale da schifo, dove la moglie di Baldur morì di infarto, il suo cavallo morì bruciato (Thor cercò di spegnerlo con il martello, quindi potrebbe anche essere morto di martellate) e per finire la barca con sopra la pira si incagliò nella sabbia e dovemmo chiamare i giganti per spostarla. Insomma, proprio un funerale di m***a e nessuno pensò di indagare su chi avesse ucciso Baldur per ringraziarlo! Punky ad un tratto ebbe una strana idea: sarebbe andato nel regno dei morti per recuperare Baldur! Odino la ritenne una buona idea e così gli diede il permesso di andare. Sto punkettone di un fratello non aveva voglia di andare nel regno dei morti da solo e con chi ci andò? Con Sleipnir! Ma chi diamine gli ha dato il permesso?!?!?! Almeno mi avesse avvisato! Comunque... Punky entrò nel regno dei morti ma Sleipnir decise di rimanerne fuori e di accompagnarlo solo fino alla porta (bravo amore di mamma♡). Punky trovò Baldur (morto) mentre se la stava facendo con la regina dei morti (ma guardalo!) e cercò di convincerla a ridarglielo indietro. Lei rispose che se tutto l'universo avesse pianto per lui, allora lo avrebbe rilasciato; in caso di rifiuto se lo sarebbe tenuta. Punky tornò a casa ad avvertire la famiglia e la famiglia avvertì tutti. Tutti accettarono (ma siete impazziti?) tranne un gigante che proprio gigante non era: infatti ero io travestito da gigante (muahahah). E così Baldur rimase morto.




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