Gravity Rush 2 - File name: Diva

di TheBrainStealer
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PROLOGO.
Ce l’aveva quasi fatta: sarebbe bastato un piccolo gesto e ancora una volta il suo dovere sarebbe stato compiuto.
Questo è l’ultimo ricordo della persona che si è appena risvegliata.
Aprì gli occhi e si alzò di scatto, poi si guardò intorno e aspettò di verificare che nessuno fosse attorno prima che le domande iniziassero a volargli per la mente
Dove sono?
L’individuo rimase davvero sorpreso nel vedere che si trovava in un posto completamente diverso da quello in cui si trovava prima di svenire: uno strano e minuscolo parco delimitato da pareti che si estendevano in verticale.
Tuttavia, non andò nel panico: doveva capire dove si trovava.
Iniziò quindi a camminare, osservando l’albero al centro dell’ubicazione prima di avviarsi sulle scale che circondavano quello che era un giardino dotato di uno scivolo e di un’altalena.
Dopo alcuni scalini si fermò dopo aver visto alcuni manifesti attaccati sui muri che, a giudicare dall’aspetto, dovevano trovarsi lì da parecchio tempo: vi era raffigurata una ragazza dai capelli biondi.
Inoltre, c’erano anche delle scritte incomprensibili.
Il soggetto capì subito che non era più nel suo paese, tantomeno in un qualunque paese di cui conoscesse l’esistenza…quel tipo di scrittura non lo aveva mai visto.
Continuò a salire, fino a quando non si trovò davanti a una porta metallica dall’aspetto piuttosto rugginoso.
“questo posto non credo venga frequentato spesso” pensò
Appena aprì la porta venne accecato temporaneamente dalla luce subito prima di vedere qualcosa di decisamente nuovo.
La porta conduceva al vuoto: un vuoto dove galleggiava un’intera città costruita da persone che parlavano una lingua sconosciuta, persone che erano dotate di macchine che volavano in lontananza e che conducevano la loro vita qui.
Non aveva mai visto nulla di simile, ma malgrado ciò non disse niente: aveva già capito cosa doveva fare.
Continua...




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