Parigi 1889

di Maki Tsune
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Parigi, 6 maggio 1889
Villa Agreste
Sera.
 
“Non ci posso credere! Ce l’abbiamo fatta!” disse con impeto il signor Adolphe Alphand, direttore generale dei lavori dell’Esposizione Universale, battendo una pacca sulla schiena del giovane uomo Adrien Agreste.
“Eppure eccoci qua a festeggiare.” Rispose educatamente, nonostante la voglia di tossire per il colpo sulla schiena ricevuto dal direttore.
Il direttore era un uomo per bene e non certo minuto, infatti ogni sua pacca era un livido certo.
Adrien lo guardò attraverso la sua maschera nera felina e notò che Alphand ne era sprovvisto. “A proposito di festeggiamenti. Questa è una serata in maschera, dov’è la vostra? Se permettete la mia curiosità.”
Alphand rise e Adrien, oltre alla schiena livida, si ritrovò sulla spalla la mano pesante del direttore. “Parbleu! Ti sembro tipo da maschere?” con l’altra mano si aggiustò i baffi brizzolati e la barba bianca. “La mia barba prende già tutta la scena. Non mi serve una maschera figliolo. Mi riconoscerebbero subito!” Rise dandogli altre pacche sulla spalla.
Adrien incassò in silenzio e mostrò un sorriso forzato. “Che ne dite allora di brindare all’Inaugurazione di oggi? E che questa Esposizione Universale possa essere un successo.” Adrien prese un calice contenente champagne da un piatto d’argento cui i camerieri servivano passando tra la gente.
Adrien guardò il cameriere di colore e gli sorrise appena in segno di gratitudine. Il cameriere, attraverso i suoi occhiali tondi, ricambiò socchiudendo gli occhi.
Voilà, Monsieur.” Adrien porse il calice mezzo vuoto al direttore.
“Oh, Merci” lo prese dalle mani del giovane uomo ed entrambi alzarono i loro calici al cielo.
“Brindiamo all’Inizio di questa Esposizione Universale e al suo successo nel tempo!” disse Alphand. “E ricordiamoci del centenario della Rivoluzione Francese, la presa della Bastiglia e il diciottesimo anniversario della Terza Repubblica.” Sorrise Adrien a un signore piuttosto compiaciuto dal suo sapere.
Cher Adrien, sei un ragazzo sveglio e di mille risorse! Ho fatto bene ad affidarmi a te per questa Esposizione e te ne sarò grato finché avrò vita.”
“Grazie per le lusinghe, ma il merito e il successo è e sarà tutto vostro. Voi avete organizzato tutto.”
Il signore rise compiaciuto. “Allora al brindisi aggiungiamo anche noi e le persone che hanno lavorato per allestirla.”
Adrien sorrise e annuì. “Mi sembra giusto. Sono pienamente d’accordo.”
I loro calici si toccarono emettono un flebile cin, nascosto dal loro “A votre santé”.
Subito dopo bevvero lo champagne.




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