Voyager

di mystery_koopa
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Voyager
 
Alzasti la testa verso la notte, stringendoti all’interno della corazza metallica che ti ricopriva: il cielo era così infinito che a guardarlo fisso dava le vertigini. “Sarò il primo a uscire da questo Sistema”, pensasti, dubitando, “arriverò mai in quel mondo lontano per fondare la nostra prima colonia?”
 
Dovevi arrivarci, da solo, e poi inviare un messaggio verso la tua vecchia casa. Poi ti saresti congelato e avresti aspettato, finché i tuoi simili futuri non ti avrebbero raggiunto. Se, ti avrebbero raggiunto. Il tuo pianeta era a rischio, e la sopravvivenza della sua stirpe dipendeva unicamente da te.
Terra: era questo il nome che i suoi abitanti originari davano a quel pianeta, quello che sarebbe stato tuo; l’avevi letto su quella placca d’oro, che era arrivata sul tuo pianeta montata su una piccola navicella alla deriva.
 
***
 
Eccoli, sono qui; abitanti della Terra intera, salutate la vostra fine: e la sua causa siamo noi, con la nostra smania di farci conoscere.




Note:
Storia partecipante alla "666 prompt per essere come il diavolo challenge" indetta da Arianna.1992 sul Forum di EFP, con il prompt-citazione n.47 (nel testo in corsivo) tratto da "Norwegian Wood".


SPAZIO AUTORE:
Carissimi lettori,
so di aver sospeso per una/due settimane le mie principali serie in corso (Cronache Bizantine in primis, che salterà un aggiornamento) per dedicarmi a una minilong per un contest, ma sono entrato in un blocco di alcuni giorni e questa flash buttata lì mi è proprio servita per sbloccarmi. Grazie a tutti^^
 




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