Le meravigliose cronache dei principi
Il
vento faceva ondeggiare gli
ombrelloni, anche quello della stoffa rosa.
Il
rumore del mare era in parte coperto
dal verso dei gabbiani, che volavano davanti al cielo azzurro.
Chiyori
camminò sulla riva del mare, i
piedi nudi sentiva la battigia umida sotto i piedi. Le sue gambe
affusolate
scattavano ad ogni passo, si portò alle labbra piene un
gelato con una palla
azzurra e una rosa, decorata con biscotto e cioccolato per sembrare un
coniglio.
Nell’altra
mano aveva un bicchierone di
menta, con dentro una cannuccia a forma di cuore.
Raggiunse
Mikon, steso su una stuoia e
gli porse il bicchiere.
“Tieni”
disse con tono solare. I suoi
capelli color caramello erano legati in delle treccine ai lati del
capo, tenute
ferme con dei fiocchettini rosa, in modo che formassero degli ovali. Un
fiocchettino più piccolo le teneva ferma una ciocca.
Mikon
la vide piegarsi verso di lui,
afferrò il bicchiere e si portò la cannuccia alle
labbra, succhiando
rumorosamente.
Shiji
vide che le stava cadendo il
gelato, le prese la mano e glielo sollevò.
“Attenta,
principessa” sussurrò.
Chiyori
ridacchiò, chiuse gli occhi e
diede una leccata al gelato, sporcandosi di gelato.
Mikon
osservò i seni di lei, prosperosi
in confronto al suo corpo minuto, stretti dal costume dalla stoffa a
quadrati
bianchi e rosa.
Il
corpo muscoloso di Shiji era esaltato
dai boxer blu mare che indossava. Arrossì e
deglutì rumorosamente, si coprì
l’eccitazione
con la borsa dei costumi. Nascose il viso dietro il bicchiere di menta.
“Fa
un caldo pazzesco. Penso che presto
farò un altro bagno” sussurrò. Si
sfilò gli occhiali, si erano sporcati di
sudore.
Le
iridi azzurre di Chiyori brillarono.
“Vuoi
un po’ del mio gelato?” chiese la
giovane arrossendo, piegando le labbra a cuore.
“Ho
visto che hai messo il mio ciondolo”
cambiò discorso Mikon, rimettendosi gli occhiali, alcune
ciocche more gli erano
finite davanti al viso.
“Sì,
in quel cuore dorato ha messo la
foto in cui siamo tutti e tre insieme.
Oh,
che bel sole. Mi ci voleva proprio
un po’ di riposo ora che ho fatto a gara di kendo”
disse Shiji.
“Non
potrei essere più felice di così, ora
che siamo tutti qui insieme” disse la giovane.
Mikon
si alzò in piedi e li abbracciò.
“A-
anche io… sono felice, principessa”
sussurrò.
“Ben
detto, nostra principessa di
zucchero e cannella” le fece eco Shiji.
<
Mikon è quello che ci serve per
essere completi > pensò.
<
In fondo è solo un altro modo per
dimostrarci quanto siamo legati > rifletté la ragazza.
<
Shiji è sempre stato il cavaliere
di Chiyori, ma non avrei mai pensato che entrambi avrebbero reso un
imbranato
come me il loro principe > pensò Mikon.
Appoggiò la guancia sulla spalla di
Shiji, stringendo il fianco di Chiyori.
Aveva
abbandonato il bicchiere vuoto
sulla sua stuoia, insieme alla borsa.
La
ragazzina aveva mangiato un’orecchia
di biscotto del suo gelato, leccando il resto con foga. Prese
l’altra orecchia
mettendola in bocca a Shiji e fece leccare un po’ del suo
gelato anche a Mikon,
sporcandogli la punta del naso.
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