Premessa:
La vicenda si intreccia con
i libri della Rowling riguardanti Harry Potter. Protagonisti della storia
sono Lily Anderson e Peter O’Neil. Per non ripetere rimando, per le
caratteristiche dei due personaggi, al primo capitolo di Lily Anderson e il bosco degli Inferi,
la precedente fanfiction.
Ci stiamo avviando verso la conclusione di questa saga: mancano questa
storia, per la quale sono previsti dodici capitoli, e l’ultima (titolo
provvisorio: La battaglia finale), sempre di dodici capitoli. Dato
che pubblico due volte a settimana (mercoledì e sabato), dovrei finire
questa impresa (abbastanza impegnativa, ma anche particolarmente piacevole…
non pensavo, qualche mese fa, di portarla avanti così velocemente) entro
settembre. In realtà tutti i capitoli sono stati già scritti, ma mi riservo
un po’ di tempo, prima della pubblicazione di ogni capitolo, per la
rilettura e il controllo (ogni volta cerco di togliere incongruenze, refusi,
imprecisioni leggendo il testo diverse volte… naturalmente non ci riesco e
qualcosa sfugge sempre).
Ringrazio tutti voi che mi seguite in questa mia avventura. E’ piacevole
chiacchierare con alcuni di voi (= ace95 e a Barbie_Ettelanie_91, che mi
inviano sempre le loro opinioni e mi segnalano refusi ed errori. Grazie
ragazzi!) e vedere che le varie fanfic vengono seguite, preferite,
ricordate o anche semplicemente lette da tantissimi!!! :)
Un abbraccio a tutti e… buona lettura!
GattyP :)
Capitolo 1.
Un nuovo anno
Ricordavo ancora, parola per parola, la lettera che mi aveva
inviato Lily, circa due mesi prima, dalla Scozia. L’avevo letta e riletta
tante volte!
Caro Peter,
tutto bene? Ti manco un pochino? A me tu tantissimo! Non vedo
l’ora di poterti riabbracciare!!! Ricordo perfettamente la promessa che ti
ho fatto il mese scorso… e so che tu non vedi l’ora di conoscere
“ufficialmente” i miei! Allora ho organizzato il pranzo… Che ne dici di
venire, il prossimo 21 luglio, a Paisley? Così ti presento “ufficialmente”
come mio ragazzo… Va bene, lo sanno tutti… ma è un modo per passare una
bella giornata tutti insieme! Ci saranno, oltre ai miei, anche zia Mary (che
è appena tornata da un giro in Nuova Caledonia, ma deve ripartire per la
Transilvania il mese prossimo), il suo compagno, Aileen e i suoi genitori.
Li conosci tutti e, quindi, non proverai nessun imbarazzo nei loro
confronti! Zia Mary avrebbe voluto organizzare qualcosa a MacDonal Castle,
ma in quel caso mio padre non sarebbe potuto venire… Sai che un potente
sortilegio escludente gli impedisce di entrare lì… comunque, dopo il pranzo,
io, tu, Aileen e i suoi genitori ci spostiamo lì per passare un paio di
settimane insieme, se tu vuoi… Poi, sempre se sei d’accordo, ad agosto,
vengo da te in Irlanda… Così rivedo Eliza e i tuoi genitori… Cosa dici?
Staremo tanto insieme… Mi sembra di immaginare quello che stai pensando… Non
pensarci proprio! Scherzo! (mica tanto). Mando anche un gufo ai tuoi per
chiedere il loro permesso (è vero che in Irlanda si diventa maggiorenni a
sedici anni? Non manca tanto!)
Ti aspetto con impazienza. Ti voglio bene! Tanto, tanto. Tua
Lily.
Oddio. Ero contento di rivedere Lily… ma non è che fossi
impazzito per l’invito a pranzo! Di quello avrei fatto volentieri a meno…
Ricordavo ancora la tensione prima di partire, o meglio, la vera e propria
paura… neanche quando avevo combattuto con il troll o con Grog, il gigante
pazzo e antropofago (nei due anni scolastici precedenti), avevo avuto lo
stesso terrore… dovermi trovare alla stessa tavolata di Severus Piton, il
padre della mia ragazza e il professore più temuto di Hogwarts! Avrebbe
gelato il sangue nelle vene a chiunque!
Ma tutto era andato bene… La madre di Lily aveva voluto
preparare (senza l’aiuto della magia o di elfi domestici) un pranzo italiano
e aveva anche offerto, per secondo, delle buonissime pizze, che aveva
imparato a fare in quel paese (dove era stata qualche anno prima). Tutti
erano stati gentili con me, compresi il professor Piton (che non mi aveva
rivolta nessuna delle critiche che era solito farmi ad Hogwarts) e Mary
MacDonald e i suoi parenti: mi avevano anzi fatto parlare dell’Irlanda e dei
miei progetti futuri (ancora abbastanza confusi), mentre Lily, seduta al mio
fianco, mi guardava raggiante… Dopo pranzo avevamo fatto un breve giro per
Paisley (insieme ad Aileen, che avrebbe compiuto, di lì a poco, dieci anni),
giungendo fino all’Abbazia, dove avevamo ammirato i famosi gargoyle… per
fortuna si trattava delle copie, scambiate qualche anno prima, nel 1992 mi
sembra, con gli originali (ora conservati nel Museo Magico della Scozia
Meridionale e molto più pericolosi)… Poi, tornati a casa, verso le sei,
abbiamo salutato il professor Piton e la signora Anderson e ci siamo
spostati a MacDonald Castle, insieme ai Montague… Qui abbiamo passato due
belle settimane, senza pensieri, senza problemi, riveriti dagli elfi
domestici che si facevano in quattro per compiacerci, a passaggio per il
castello o ad organizzare picnic nella zona circostante… naturalmente con
Aileen, che ci monopolizzava per quasi tutta la giornata! Per fortuna
qualche volta i genitori di Aileen, cioè Judith MacDonald e Bruce Montague,
comprensivi, ce l’avevamo portata via… e allora c’eravamo dedicati al nostro
passatempo preferito…cioè a baciarci e limonare… Lily, una svolta, per
scherzare, mi aveva detto che i suoi avevano disseminato il castello con
sensori segreti invisibili in grado di individuare i nostri eccessi… e aveva
riso al vedere il mio sguardo impaurito, prima di dirmi la verità… La sera
poi i MacDonald organizzavano cene e, in un paio di occasioni, anche delle
feste, a cui invitavano metà delle famiglie magiche della Scozia e
dell’Inghilterra… insomma, dopo due settimane tutti mi conoscevano e
sapevano tutto di noi…
Purtroppo tutte le cose belle finiscono e ci eravamo di nuovo
separati. Ma solo per poco: il 10 agosto era venuta Lily in Connemara! Era
la prima volta che veniva in Irlanda… naturalmente non considerando quando
eravamo passati da Hogwarts direttamente nella mia Isola utilizzando il
Bosco degli Inferi! Ma ora potevamo passeggiare liberamente e assaporare la
bellezza del paesaggio della mia isola.. Ora potevo farle vedere tutti i
posti più belli del Connemara, farle conoscere tutti i miei cugini e anche i
miei amici non magici (o “babbani”, come si dice in Gran Bretagna): vivevo
infatti in un villaggio presso il lago Derryclare, in cui c’erano famiglie
magiche e non magiche, e noi eravamo perfettamente integrati nella comunità
irlandese…
I miei genitori e mia sorella erano stati deliziosi con Lily
(del resto lei riusciva a farsi volere bene da tutti) ed avevamo passato
alcuni giorni felici… circondati da tutti i parenti, amici e conoscenti
(c’era molta più rispetto per la nostra privacy a Hogwarts, o anche a
MacDonald Castle), tra passeggiate, giri turistici, serate al pub e qualche
(raro) momento di intimità.
Ora l’avrei rivista! Era finalmente arrivato il 1 settembre e
io ed Eliza ci eravamo appena materializzati, utilizzando la solita
passaporta, all’ufficio postale di Hogsmeade. Lily era già arrivata e ci
stava aspettando.
- Ciao, Ely. Ciao, Peter - disse semplicemente.
- Ciao, Lily, che bello rivederti! - disse sorridendo mia
sorella. Elizabeta vedeva in Lily la sorella che non aveva mai avuto ed era
felice quando si trovava insieme a lei. Le confidava ciò che provava,
ascoltava i suoi consigli… ad essere sincero io ero un po’ geloso, dato che
mi sembrava di passare in secondo piano!
- Ely… mi sei mancata! Devi aggiornarmi su Alan… - le
rispose.
Oddio, forse avrebbe dovuto dire a me che le ero mancato!
Alan era una specie di moroso di mia sorella, una Serpe del suo anno con cui
scambiava frequentemente lettere… tra i miei e quelli di mia sorella,
quest’anno i gufi avevano frequentato assiduamente la nostra casa e, diceva
scherzosamente mio padre, avevamo speso un capitale in biscotti gufici…
Poi, per fortuna, quell’Alan (un piccoletto più basso di
quindici centimetri di mia sorella) si affacciò timidamente nella stanza,
muovendo con insicurezza la mano in direzione di Eliza. Che ci faceva ad
Hogsmeade a quell’ora? L’espresso non era ancora arrivato, mancava almeno
una mezzora…
- Ciao, scusate, parliamo dopo, Lily - disse sorridendoci
Eliza muovendosi, verso di lui.
- Sì, va bene… divertiti! - aggiunse Lily.
Eravamo soli (Cain partecipava ad un viaggio di studio in
Egitto riguardante la vita sociale degli Scorpioni Oscuri delle Piramidi e
ci avrebbe raggiunto ad Hogwarts nella settimana successiva) e pertanto,
dopo averla baciata, - Mi sei mancata - le dissi, abbracciandola e
appoggiando le mani, “casualmente” in una parte invitante del suo corpo.
- Non ti sono mancati solo i miei baci, sento - mi disse,
maliziosa, senza farmi però spostare - Anche tu mi sei mancato… Facciamo due
passi?
Uscimmo e ci dirigemmo verso il parco, vicino alla stazione.
Ora aveva un’espressione seria e preoccupata. Mi stringeva forte la mano.
Qualcosa non andava, lo avevo intuito. Ci sedemmo su una panchina. Lanciai
mentalmente un Muffliato usando l’anello.
- Possiamo parlare. Fuori il rospo - le dissi.
- Come l’hai capito? - mi chiese.
- Beh, ormai ti conosco… Dimmi cosa ti preoccupa.
- Sai, Peter, penso che quest’anno sarà difficile. Mio padre
è molto preoccupato, è tesissimo e non ho capito perché… Intorno a noi la
gente scompare o viene trovata uccisa… Tu-sai-chi sta assumendo sempre più
potere…
- Sì, questo lo so… anche in Irlanda si parla molto della
situazione del Regno Unito... Come mai dici che tuo padre è preoccupato?
- Non possiamo più andare a Spinner’s End, ad esempio: ci ha
espressamente proibito di avvicinarci… Sta facendo qualcosa di sgradevole…
per il preside o per qualcun altro. Ha spiegato a mia madre che Silente l’ha
incastrato, non so per cosa o in che modo, e lui non vorrebbe fare qualcosa…
qualcosa di brutto, ho capito… Ce l’aveva con Silente, ma non ho capito il
motivo preciso… Con me cerca di essere gentile e disponibile, ma si vede
lontano un miglio che è molto preoccupato.
- Capisco - dissi - possiamo fare qualcosa?
- Ieri è venuto brevemente a trovarci, anche se non lo
aspettavamo. E’ stato un poco con mia madre che, attualmente, è sull’orlo di
una crisi di nervi, e poi, prima di andare via, in un momento in cui eravamo
da soli, mi ha fatto uno strano discorso… - mi spiegò Lily - Mi ha detto
che avrei dovuto avere fiducia in lui, qualunque cosa avessi sentito. E,
quando gli ho chiesto perché mi parlava in quel modo, non mi ha risposto ma
ha cambiato discorso, facendo affermazioni ancora più strane: mi ha anche
suggerito di parlare con te e pensare, l’anno prossimo, per me o per
entrambi ad una eventuale diversa sistemazione, anche in qualche scuola
irlandese… o, se preferivamo, a Beauxbatons. E ha parlato bene di te… non
che non lo faccia… qualche volta… ma sentivo che voleva che mi appoggiassi a
te… perché lui non ci sarà… e poi dava per scontato che il prossimo anno non
ci sarà scuola a Hogwarts… o che non ci sarà almeno per me… E’ stato molto
enigmatico, non so cosa pensare e non mi piace… Se poi aggiungi il clima qui
in Gran Bretagna, con le sparizioni e le uccisioni continue, con Tu-sai-chi
che raduna le sue forze, con i Mangiamorte ancora in fuga da Azkaban
dall’anno scorso, con il Ministero che non sa che pesci pigliare… beh, sono
francamente preoccupata
- Sì, è molto strano - convenni - Sa qualcosa che noi non
sappiamo. Magari nella prima lezione di pozioni, tuo padre dirà
qualcos’altro…
- Ah, non sai la novità? Mio padre non insegnerà pozioni
quest’anno… - aggiunse Lily.
- Non insegnerà pozioni? - domandai, incredulo. Erano tre
anni che frequentavo Hogwarts e immaginare Pozioni senza il professor Piton
era praticamente impossibile.
- No, c’è un vecchio professore, che è ritornato. Un certo
Lumacorno. Mio padre insegnerà Difesa contro le Arti Oscure - disse Lily.
- Ah, meno male, sono contento - dissi. E lo ero veramente -
In Difesa ero abbastanza bravo e il professor Piton era, presumibilmente, un
ottimo insegnante, molto rigoroso (anche troppo). Almeno, poi, non avrei
avuto un insegnante incompetente come quella Umbridge dell’anno precedente,
che ci aveva fatto sprecare un anno… Oddio, io e Lily ci eravamo organizzati
da soli e avevamo svolto un programma parallelo (già dall’anno prima), ma le
lezioni a scuola erano state, nell’anno appena passato, del tutto inutili.
Almeno con il professor Piton questo non sarebbe successo. E poi sapevo che
erano molti anni che voleva quella cattedra…
- Io meno. Tutti dicono che c’è una maledizione su quella
cattedra, che ha lanciato Tu-sai-chi in persona diversi anni fa, e che
nessun insegnante riesce a tenerla per più di un anno… Ho paura per mio
padre - concluse Lily.
- Dai, magari non succederà niente di brutto e si sta
sbagliando. E poi gli staremo vicino…
Lily era serissima. Continuò poi a parlare: - E poi si sta
avvicinandosi il ventesimo anno, quello della profezia… Quella in cui io
dovrò scontrarmi con Tu-sai-chi per aiutare Harry Potter… Ho paura di non
farcela. Adesso sono felice, con te. Sono serena, hai reso la mia vita
bellissima… Non voglio affrontare una guerra magica, con i morti, le
sofferenze che quella comporta…Non so se ne avrò la forza…
Povera Lily. Era la prima volta, in questi anni, che mi
confessava le sue paure… L’avevo vista sempre decisa… ora aveva bisogno
proprio di me.
- Purtroppo qualche volta non possiamo scegliere - le dissi -
Ma so che tu farai tutto quello che devi per coloro a cui vuoi bene. Hai un
carattere meraviglioso, Lily, e mi hai fatto innamorare anche perché sei
buona e gentile. Se ci saranno difficoltà, vedrai che le affronteremo
insieme e supereremo tutto… Oh, non vorrai stare lontano da me, vero?
Mi abbracciò forte. - Cosa farei senza di te? - mi disse.
Pensai cosa avrei fatto io senza di lei ed abbi un attimo di
paura. Lily era tutta la mia vita, veramente. Non potevo concepire la mia
esistenza senza la sua presenza, la sua bontà, il suo sorriso… e se avesse
rischiato la vita? Nascosi tutte le mie paure dietro ad un atteggiamento
sereno e mostrai il mio lato scherzoso, facendo scendere la mia mano sul suo
seno: - E io cosa farei senza di te? Ci sono cose di te che mi sono molto
mancate…
Lily sorrise, guardandomi negli occhi: - Grazie, Peter. E non
aver paura per me. Quest’anno staremo sempre insieme e le difficoltà del
prossimo le affronteremo insieme, vedrai. Ti voglio bene.
Eh, per un attimo mi ero dimenticato che mi leggeva
spudoratamente nella mente, da brava legilimens… Avrei dovuto veramente
prendere lezioni di occlumanzia… Chissà se sarei riuscito a convincere il
professor Piton…
- Non contarci. Ho da tempo espressamente vietato a mio padre
di darti una mano - aggiunse Lily.
Le diedi una piccola sculacciata e poi continuai con un tono
scherzoso: - Ma non mi avevi promesso che mi avresti lasciato la mia
privacy!
- Io… quando mai? - aggiunse Lily sorridendo, con
un’espressione particolare, che faceva quando veniva scoperta a commettere
qualche marachella.
- Ehi, Peter, Lily - sentimmo dire da qualcuno vicino a noi.
Era la voce di mia sorella. Girai gli occhi e la vicini, mano nella mano con
quella specie di moroso, quel piccoletto, Alan. - Sta per arrivare
l’Espresso… andiamo in stazione?
- Sì, dai! - disse subito Lily, alzandosi in piedi. E poi: -
Ciao, Alan. Andate bene le vacanze?
Appuntamento a mercoledì con il nuovo capitolo: Ritorno ad Hogwarts! A
presto. GattyP :)