Lord Henry bussò alla porta di Dorian, che scese in fretta e furia, aprì la porta senza neanche chiedere chi fosse. “Buongiorno Dorian” disse Henry appena si aprì la porta. ”Ciao Henry”

“ Hai detto che volevi farmi vedere qualcosa di molto importante, non è vero?” Chiese Lord Wotton.

“ Esatto, penso che ti sorprenderà non poco quello che ti farò vedere. Seguimi su in soffitta.”

I due salirono in soffitta, mentre Lord Wotton rimase fermo ad aspettare, Dorian si diresse verso il ritratto che era coperto dal paravento verde. Dorian afferrò il paravento e lo lanciò via. I due stettero a fissare il ritratto per un minuto intero senza dire niente. Infine, Lord Wotton chiese balbettando un po’: “ Questo è il tuo ritratto? Quello dipinto da Basil.” Dorian si volse verso Lord Henry e disse:” Questo è molto più di un ritratto, questa è la mia anima”. Lord Wotton fissò Dorian e poi l’orrendo quadro e infine disse:” Non pensavo ti avrei influenzato così con le mie teorie e il mio libro, beh, sappi che sono molto stupito e tu sai meglio di me che io non mi stupisco quasi mai.” Dorian lo guardò e disse con voce disperata: “ Henry io non ce la faccio più! Quel briciolo di purezza che mi rimasta dentro di me, dice ti distruggere quel quadro, non posso più commettere certe azioni, neanche vivere con la costante paura che qualcuno vede il mio quadro.” Dorian era accasciato per terra, alzò lo sguardo e vide lo stesso coltello con cui uccise Basil, lo prese e con rabbia lo lanciò verso il ritratto. Quello che accadde dopo Dorian non riesce a ricordarlo. L’unica cosa che ricorda è che si svegliò in un lettino, si alzò e si guardò allo specchio e urlò. Dorian non era più giovane.