Buondì
Quella che segue è una specie di “guida parodia” su cosa accade quando la mente di una ragazzina di undici anni appena compiuti, dopo due ore trascorse a leggere, viene attraversata da un lampo nefasto:
“Voglio skrivere 1 libro anke io!”
Prenderò come esempio la mia prima creazione, Through the Galaxy.
Perché, sì, ero IO quella ragazzina. Ero io quando avevo 11 anni.
Giuro e spergiuro su tutto ciò che mi è più caro (dopo un attimo di riflessione ho pensato a Jeff the Killer, le creepypasta e Leo DiCaprio) che il testo seguente è quello vero e originale del mio…capolavoro (?), con in aggiunta i commenti autoironici della sottoscritta un po’ invecchiata (ma neanche tanto) che saranno scritti in questo modo. Se EFP consente li farò anche verdi, quindi in questo modo.
Altrimenti mi inventerò qualcosa.
(Ringrazio l’autrice Artemisya -spero di aver scritto bene- per avermi involontariamente incoraggiata a fare questa cosa. Anche lei ha pubblicato una faccenda molto simile con una storia scritta un po’ di anni fa, quindi se vi interessa leggetela)
Comunque, ciancio alle bande e iniziamo con l’omicidio dei nostri neuroni/ analisi del CAPOLAVOROH. |