Non tutti amano l'estate

di AntiFantasy
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Jeff calciò una lattina vuota, spedendola ad un paio di metri di distanza. 
Si diresse verso i cassonetti, il punto più sicuro per uno come lui, e si accoccolò a terra nell'unico punto privo di rifiuti. Si calcò bene in testa il cappuccio della felpa, in modo da nascondersi ulteriormente, poi chiuse gli occhi maledicendo ogni sorta di essere presente sulla Terra, in particolare Liu. 
«Come avrò fatto a non ammazzarlo quella sera…?” si chiese, prima di sprofondare in un sonno profondo. 
Poteva permetterselo, tanto chi mai a quell’ora della notte poteva recarsi ai cassonetti di un quartiere tanto malfamato? 

Si svegliò piuttosto presto, con il calore di un raggio di sole a disturbarlo. 
Quanto odiasse l’estate, soltanto il cielo poteva saperlo. 
Si stava stiracchiando pigramente, incerto se alzarsi davvero o restare sdraiato su quell'asfalto tanto comodo, quando la sua mano sfiorò una scatola di cartone.
Sul momento pensò che si trattasse di un semplice scarto, considerato dove aveva appena passato la notte, ma quando aprì gli occhi si rese conto di aver sbagliato.
Nessuno avrebbe buttato un’intera scatola di cioccolatini perfettamente integra. 
Jeff controllò se fossero scaduti, diffidente. 
Non lo erano affatto, ma in compenso notò un piccolo bigliettino azzurro accuratamente piegato e appiccicato con un pezzo di scotch al lato della scatola. Lo staccò con delicatezza, ormai preso dalla curiosità, e lo aprì. 
Ne fuoriuscì un microscopico cuoricino di carta, forse un coriandolo o roba del genere, assieme a una breve dedica scritta in un rosa confetto. 
“Mangiali pensando all'amore infinito che provo per il mio piccolo folletto talpa birbone. 
P.S. Come fai a dormire senza palpebre?”
Jeff trasalì. 
“Cazzo…” 

Laughing ed Eyeless schizzarono al piano inferiore alla velocità del suono. 
“Sleeeeeendyyyyy!” strillò il pagliaccio, facendo svolazzare il piumino nero (o rosa, a detta di Jeff) che portava sulle spalle.
La creatura senza volto accorse, innervosita. 
“Cosa? Cosa vuoi?”
“Liu è sparito” 
“Piantala con queste stronzate, clown” 
“Non sono stronzate” ribatté  Jack, allungandogli un biglietto azzurro “Abbiamo trovato questo in camera sua” 
Slender gli strappò il pezzo di carta dalle mani, leggendo velocemente. 
“Consegnate Jeffy o mi dovrò accontentare di suo fratello”, queste erano le parole, scritte in un nauseante color rosa.
“Se è uno dei tuoi scherzi ti assicuro che…” iniziò la creatura. 
“Non sto scherzando” affermò il pagliaccio. Eyeless si affrettò a confermare  annuendo  ripetutamente.
“Voi pensate…” 
“È una certezza. Lei sa dove siamo”


Jeff fissò stravolto il biglietto che stringeva fra le dita, in preda a un tremendo senso di ansia. 
Per un attimo il suo pensiero volò a Liu e agli altri. 
Già, sperò vivamente che un fulmine li colpisse tutti. 
Come avevano potuto pensare di lasciarlo là fuori con quella psicopatica in giro?!
Si mise in tasca il pezzo di carta azzurra, per poi riflettere sul da farsi con il dono.
Scartò subito l’idea che potessero essere avvelenati: quella non lo avrebbe mai fatto fuori, e la plastica che ricopriva la confezione era ancora intatta. Nessuno la aveva toccata.  
Allora…magari…
Afferrò l’intera scatola, sventrandola e cacciandosi in bocca una manciata di cioccolatini, gustandosi il dolce del loro sapore. 
Al diavolo chi glieli aveva portati, sprecare dei dolci andava contro ogni morale.







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