Black Rose

di Angel_Auro
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Black Rose
 
  
 

Portare un piede davanti all'altro le costa una fatica non indifferente, eppure Charlotte si sforza di non arrendersi. Il bosco è fitto e le radici degli alberi rendono difficoltoso procedere rapidamente, la luna illumina fortunatamente il cielo, ma solo una piccola quantità della sua luce arriva davvero a rischiarare il cammino della donna.

L'elmo e i pezzi di armatura li ha abbandonati già da un pezzo per alleggerirsi il più possibile. Ha il fiato corto e piccole goccioline di sudore le imperlano il volto, scendendo poi lungo il collo. I capelli raccolti nella solita crocchia ora stanno a fatica nel nastro e le rimangono incollati alla fronte, solo la treccia sembra restare intatta, come un simbolo della caparbietà di chi la indossa.

Il peso che porta sulle spalle non è indifferente, se ne sente schiacciata sempre di più ogni minuto che passa durante quell'interminabile fuga verso la salvezza. Certo, quasi tutto il lavoro lo stanno facendo rovi creati dalla sua magia, lei non riuscirebbe mai a trasportare sulle proprie spalle il corpo massiccio di Yami. Tanto quanto la donna assomiglia ad un esile gambo di rosa lui pare un grosso toro incosciente, avvolto in quel bozzolo di rovi che lentamente accompagna il passo della donna.

Sono tutti e due conciati da far paura. A farli sembrare realmente dei fuggitivi, più che le ferite, sono i vestiti rovinati e pieni di terra, divenuti così per lo stesso motivo per cui uno come Yami non si è ancora svegliato.

Charlotte può rivedere la scena nella propria mente. La terra che si spacca sotto i loro piedi, Yami che cade nell'abisso nero e lei che si lancia per salvarlo sfruttando il potere dei propri rovi che escono dalle pareti e creano attorno a loro una sfera protettiva e fanno attrito con la roccia. La cosa però non va come dovrebbe e i due capitani si ritrovano a raggiungere il fondo più velocemente del previsto. La donna può ancora percepire sulla pelle il punto in cui lo straniero l'ha afferrata saldamente per prima di stringerla nelle proprie braccia ed attutire insieme ai rovi l'impatto della caduta per entrambi, battendo violentemente la testa.

"Patetica, sono stata patetica..."

Ripete nella propria mente mordendosi il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.

Si guarda indietro per controllare se l'uomo sta ancora dormendo. Si ritrova così ad incrociare un occhio color nocciola che la fissa. Lancia un grido muto con tutto il corpo e fissa Yami con occhi sgranati, smarrita.

- Tsk, te ne sei accorta… -

Le ci vuole qualche secondo per riprendere il controllo di se stessa ed avvampare, prima di imbarazzo, poi anche di rabbia.

- YAMI! -

La dama ruggisce e i rovi rispondono lanciando via il Comandante del Toro Nero, che finisce a rotolare a qualche metro di distanza.

"Era sveglio..!"

- Ohi, ohi…Charlotte non c’era bisogno di lanciarmi con così tanta forza. -

Yami si tira su a sedere molto lentamente, con l’aria di chi non dormiva così bene da anni. Questo fa andare ancora più in escandescenza la bionda che, perse le inibizioni della mente per la sorpresa, gli si riavvicina con passo marziale, decisamente arrabbiata.

Lui la osserva avvicinarsi con il suo solito sguardo placido e lei quasi trema con le braccia tese lungo i fianchi, i pugni chiusi e la faccia di chi è lì lì per piangere dal nervoso. Yami non ci aveva fatto caso prima, avendo potuto guardarla solo di spalle fino a quel momento, ma questa è la prima volta in cui può vedere la Comandante della Rosa Blu in un contesto nettamente differente da quello della città, delle riunioni e persino delle feste. Charlotte indossa i soliti vestiti della divisa ma questi sono tutti rovinati, la sua scintillante armatura non c’è ed è chiaramente stravolta, eppure agli occhi di Yami la sua bellezza non è sfiorita, anzi possiede l’intenso fascino di una rosa selvatica, nascosta a tutti meno che a lui nei più profondi recessi di quella foresta.

Charlotte si ferma a meno di un metro da lui con le spalle curvate ancora in avanti per lo sforzo di potarlo.

- Grazie per avermi portato via da lì. -

Quello che voleva essere un ringraziamento sincero fa forse solo più danni.

- Ho fatto solo il mio dovere. -

"Non fa niente l’ho fatto volentieri. "

- Sei più forte fisicamente di quanto pensassi Charlotte, sei riuscita a portarmi fin qua.. -

Yami si gratta la barba rada.

- È ovvio che lo sia, sono un Capitano. -

"Ha fatto tutto la mia magia, io non ci sarei mai riuscita a sollevarti da sola con quel fisico che ti ritrovi… "

- E io che pensavo tu avessi superato i tuoi limiti…dovrò chiederti una sfida a braccio di ferro! -

L’uomo sorride e la dama arrossisce voltandosi di lato, conscia di essere stata giocata.

- Una signorina per bene non partecipa a quelle rudi sfide da uomini. -

"Come potrei resistere ad una sfida del genere…mi potresti stritolare già la mano con facilità ancora prima di iniziare, se solo volessi."

- Sono davvero colpito, pensavo mi odiassi al punto da mollarmi là. -

Charlotte si volta di scatto e lo guarda con occhi di fuoco.

- Come puoi dire una cosa del genere, sono davvero ai tuoi occhi quel genere di persona? Beh ti stai sbagliando, io non dimentico i miei debiti…vecchi e nuovi che siano. -

Perché lei non può certo dimenticare il giorno in cui si è innamorata di quel barbaro spadaccino lì presente, ben dieci anni prima.

Gli imperscrutabili occhi di Yami hanno un tremito. Si alza e prova ad afferrare il braccio della dama, ma lei si è già allontanata da lui. Non riesce a capire, ma c’è innegabilmente qualcosa di diverso in colei che gli sta ora di spalle. Una sorta di intenso fluire di emozioni dai suoi occhi.

- Charlotte, mi dispiace, non volevo offenderti. -

Si massaggia il collo taurino rimpiangendo una sigaretta.

- Non pronunciare il mio nome così facilmente. -

Lei rimane girata con le braccia incrociate e gli occhi a terra, o almeno finché non sente un gemito sofferente alle proprie spalle ed il rumore di un corpo che si accascia.

- Yami! -

Guarda il Capitano del Toro Nero steso a terra e si precipita al suo fianco chiamandolo per nome. Incrocia così gli occhi dell'uomo, l'istinto da soldato le fa subito capire di essere finita come una giovinetta nella trappola del cacciatore. Prova ad allontanarsi, a mettere in salvo il proprio orgoglio da ciò che sta per accadere, ma Yami è più veloce. Avverte lo spostamento d'aria, una grande mano, callosa e gentile, che la raggiunge sulla guancia ed un'improvvisa morbidezza sulle labbra. La barba ispida di Yami le punge la pelle delicata come un petalo, mentre l'uomo si prende il suo primo bacio lentamente.

Dieci anni passati a negare al mondo l'esistenza di quell'amore non corrisposto dentro di lei si sgretolano come un castello di sabbia quando le onde lo raggiungono.

Yami la guarda con i suoi occhi nocciola, le scosta i capelli dalla fronte imperlata di sudore e poi la bacia ancora stringendola fra le proprie braccia come il più prezioso e bello dei fiori: perché lei ora è una rosa blu tinta di nero.

 


Commento: Vi sarete forse chiesti perché ho definito Charlotte come "una rosa blu tinta di nero". Ebbene permettetemi di spiegare! (E' una cosa molto carica di disagio, si XD)

La rosa blu ha significato di mistero e saggezza, che alla fine sono un po' le caratteristiche che Charlotte mostra di se. E' una grande donna, che guida un intero corpo di maghi e si presenta quasi austera agli altri; tiene in più nascosto da ben dieci anni il suo amore per Yami e lui vede le sue emozioni come un vero mistero. La rosa diventa nera perché si trasforma nel simbolo di una tragica bellezza, del crollo improvviso di tutte le barriere che Charlotte si è autoimposta per via di quel bacio.

E si dai...magari anche perché il nero è il colore della magia del nostro comandante del Toro e potete intuire cosa possa essere successo dopo *risatina*
 



Bentrovati miei cari lettori **
Io li shippo troppo questi dueeee, non potevo non dedicargli almeno una storia <3
Francamente li ho presi in considerazione come ship seria solo dopo aver visto l'ep 37 di Black Clover...ma la cosa mi è sfuggita tantissimo di mano!
Sono partiti i filmini mentali e tutto il resto, quindi sono passata alla fase addio mondo e è nata questa fanfic XD

Se vi siete presi male anche voi con questa ship ma non avete letto ancora il manga vi consiglio di correre a farlo, perché ci sono delle chicchie ù.ù
Baci baci
Angel




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