“Sai che è tutto nella tua testa.”
E tremo.
Le lacrime scendono celate da una camera quasi vuota di menti. Una sola, rotta.
È tutto nella mia testa.
Il disagio.
La paura.
Il formicolio.
I pensieri inutili.
L’ammasso di voci.
Il dolore.
È tutto nella mia testa.
La confusione.
Confusione, sì, perché prima andava tutto bene, ero tranquilla. “In pace col mondo”, pensavo.
E poi sono arrivate tutte le emozioni, tutti i pensieri, tutti insieme.
Il panico.
E vorrei vomitare, perché questa nausea talmente insistente mi sta terrorizzando.
E vorrei dormire, perché questo mal di testa mi sta distruggendo. Ma non riuscirei.
Mi stenderei sul letto e, poiché immobile, i pensieri s’infiltrerebbero ancor più facilmente.
E piangerei.
È tutto nella mia testa.
Se i brividi siano dettati dal freddo o dalla follia, non ve lo saprei dire.
So solo che vorrei restare dannatamente sola e allo stesso tempo che ci fosse qualcuno qui a stringermi talmente forte da far venire fuori l’angoscia.
E non parlo.
Perché è tutto nella mia testa, sì.
Ma c’è.
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