"...The way you look at me,
the way you touch me, the fire in you eyes…"
{[Hermione POV] ByNeera}
Dio, questa sensazione è
bellissima.
Sarà
l’alcool che caldo mi scorre dentro, ma la
musica…il ritmo…me li
sento nella testa. Sento il mio corpo muoversi al ritmo della musica,
spettatrice lontana non posso far altro che osservarmi muovermi nel
caos della
sala. Le luci abbaglianti e il contatto tra i corpi mi annebbiano i
sensi. Li
posso percepire, gli sguardi di tutti su di me. D’altronde,
non è una cosa
comune vedere Hermione Jane Granger in questo stato. Ma stasera
è più forte di
me.
Afferro il
cocktail che mi porge il ragazzo di fronte a me, lo mando
giù
in un sorso solo. È afrodisiaca questa
sensazione…è libertà allo stato puro.
Tske.. stasera
ho dato a Ron del coglione, invece lo devo soltanto
ringraziare, perché se ora sto vivendo tutto questo
è solo merito suo.
Sento la testa
vorticare, la getto indietro, i capelli, in morbide onde
color caramello mi ricadono sensuali sulle spalle, sul petto, scivolano
in
dolci boccoli provocanti nell’incavo tra i seni.
Il ragazzo
davanti a me mette le mani sui miei fianchi e mi ritrovo in
un gesto spontaneo a ruotare improvvisamente più lentamente
il bacino. Lui mi
tira ancor di più verso di sé con una presa
forte, salda, con un movimento
veloce che mi fa girare la testa. I nostri corpi si scontrano, sento il
contatto del suo
torace potente contro i
miei seni, la pressione libidinosa del suo basso ventre contro il mio,
la sua
eccitazione premere prorompente a contatto con il mio interno coscia.
Le sue
mani scivolano, giù, sul mio corpo sfiorano le cosce, mi
prendono da dietro,
scivolando sui glutei, mi stringe a sé. Mi schiaccia contro
il suo corpo e il
mio mi fa sentire scariche d’adrenalina pura. Io lo lascio
fare. Anzi, anche le
mie mani lo cercano, lo toccano, s’intrecciano seducenti al
suo collo. Getto
indietro la testa.
Forse sto
sbagliando.
Forse sono
ubriaca…………..no non
m’interessa.
So solo che per
la prima volta in vita mia mi sembra di star vivendo davvero.
Sento il mio
corpo muoversi secondo il volere del ragazzo che mi tiene
stretta a sé. Le sue mani mi toccano, scivolano, esplorano
il mio corpo avvolto
in un tubino corto, blu, che mi avvolge dal seno fino a poco meno di
metà
coscia.
Forse dovrei
fermarmi…forse dovrei fermarlo. Ma non ci riesco.
Il tempo di
percepire la vicinanza alle mie spalle di un altro ragazzo,
che già la sua voce roca e bassa mi entra dentro. I brividi
caldi che mi
assalgono non sono sicura me li stia dando solo l’alcool che
mi scorre dentro
insieme al sangue ormai.
- Granger, vuoi
bere ancora?
Mi chiedo se lo
voglio davvero. Ma ancora prima che le mie labbra
riescano a dar voce ai miei pensieri, mi sento rispondere un
“sì” secco.
Evidentemente,
è quello che voglio davvero.
Non so chi mi
porge il cocktail, so solo che non esito un secondo di
più. Bevo anche quello e la sensazione dell’alcool
che scivola nelle vene è
eccitante.
Ho bevuto
parecchio, questo lo so. Forse troppo. …sicuramente troppo.
L’altro
ragazzo dietro di me mi mette le mani addosso, ora sono in
mezzo, posso sentirli strusciarsi contro al mio corpo, percepisco il
loro
calore, i loro respiri. Le mani, che impudiche mi prendono, mi
sfiorano. E io
che gioco con loro. Scendo, mi struscio con una sensualità
che non sapevo
nemmeno di avere ma che, a quanto pare, non dev’essere
proprio carente. Sento
il ragazzo dietro di me avvicinarmi di più a lui, la sua
mano scivola sul mio
ventre mentre quello davanti le sposta sui fianchi. Non smetto.
Il mio bacino
si muove con una lentezza disarmante, i fianchi che con
sensualità si scontrano, strusciandosi su quelli di loro.
Il ragazzo
dietro di me fa scendere la mano.
La sento, che
calda, scivola giù, giù fino al monte di venere,
e mi
preme di più contro di lui, obbligandomi a scendere.
…..
Forse ora sto davvero
esagerando.
Mi fermo, il
mio corpo traballa, ma cosa diavolo sto facendo?!
Mentre io cerco
di liberarmi dalla loro presa sento le palpebre
improvvisamente pesanti e il corpo cedere.
Faccio tempo a
fare solo pochi passi, uscire dall’abbraccio bollente e
libidinoso dei due ragazzi, che uno di loro mi afferra per il
polso…forse
quello moro, forse quello biondo, non lo so. So solo che mi trascina a
sé, con
forza questa volta. La mia schiena contro al suo petto forte, lui mi
stringe in
una morsa possessiva.
- Dove te ne
vai, Granger? Ci stavamo divertendo così tanto…
La testa mi
gira, cerco di spostarmi, mi dibatto fra le sue braccia
forti. So perfettamente, però, che è tutto
inutile. La sua mano mi scende
impudica sulla coscia, si insinua sotto la gonna, alzandomela
lievemente con
una lenta sensualità, mentre mi obbliga a ballare con lui.
No, non voglio, non
voglio più.
-Lasciami,
dai…
L’altro
ragazzo s’avvicina, un sorriso languido disegnato sul volto.
Tra
le mani ha un altro bicchiere.
Ora
è davvero troppo.
Mi dibatto di
più cerco di spostarmi.
Tentativi
inutili. La mano del ragazzo dietro di me si sposta più al
centro e io, istintivamente chiudo le gambe. Posso sentire le loro
risate
basse, mentre di nuovo mi stanno per chiudere in una morsa ancora
più serrata
della precedente. Senza quasi rendermene conto mi ritrovo ad urlare:
-No…basta!
Loro,
però, sembrano non capire. Si avvicinano sempre di
più. Il ragazzo
con il cocktail me lo porta alle labbra.
-Avanti,
Granger…un altro non ti farà male.
Sto soffocando.
-No…no…
Il ragazzo
dietro di me mi fa scivolare la mano fuori dalla gonna
mettendomela sul basso ventre, l’altra mano mi alza il mento,
schiudendomi le
labbra con il pollice.
-Avanti,
piccola…senza farti pregare…
Sento la mia
voce negare, rifiutarsi. Ma non ce la faccio a reagire.
Urlo.
-VI HO DETTO NO!
Ora ho davvero
paura. Cerco di dibattermi di scostarmi ma è tutto
inutile.
Sto per
rassegnarmi, quando…
-Ehi, ehi,
ehi…non l’avete sentita, ragazzi? La signorina ha
detto di no.
Non so chi sia
stato ad intervenire, so solo che conosco questa voce.
Il ragazzo
dietro di me smette di muoversi ma non mi lascia andare.
- Malfoy vatti
a cercare un’altra puttana per questa serata, che dici?
Ehi…
a chi ha dato della puttana questo porco schifoso?
- Razza di
bastardo, ma come ti…!
Mi scosto dal
ragazzo, voltandomi verso di lui, con la chiara intenzione
di colpirlo. Il mio pugno, troppo debole e lento, viene intercettato
quasi
all’istante e in un battito di cuore mi ritrovo con la sua
lingua in bocca.
E’…orribile!
Tento di
spostarmi, ma le sue braccia mi bloccano con forza. Una mano a
tenermi la nuca, l’altra premuta sul fianco. Protesto, ma lui
mi spegne i
lamenti direttamente in gola.
Oddio,
no…
…
- Questo non
dovevi farlo.
La voce
è beffarda ma troppo, troppo gelida. Mi ferma il cuore in
petto
il timbro falsamente divertito e assai minaccioso.
Sento il
ragazzo che mi ha ormai arpionata per le natiche scostarsi, la
sua mano che scivola via dal mio corpo.
- Ah!!! Cazzo!
Cazzo!
- Ti consiglio
di non gridare se non vuoi farti vedere in questa
situazione da tutti gli invitati, Hale.
-
…Il braccio! Il braccio! …Malfoy me lo stai
rompendo!
- Oh, come mi
dispiace.
- Ahr!!!
- Che ne dici
di chiedere scusa alla signorina Simon?
-
…Ah! Senti da che pulpito, Malfoy!
…Ah… AH!!!
Non capisco
quello che sta succedendo… sento sola la testa vorticare
forte, le tempie esplodermi… davanti a me, un ragazzo alto,
biondo, bellissimo
in un completo nero che ne accentua l’eterea chiarezza della
pelle color
alabastro, sta stringendo dietro la schiena del ragazzo che mi ha messo
le mani
addosso il rispettivo braccio.
Non riesco a
distinguerne i lineamenti. Non riesco ad associare a quel
nome che dentro di me fa scattare fremiti forti, un volto.
La sua voce,
roca, all’apparenza divertita, mi fa sussultare. La sento
appena, ma mi manda brividi in tutto il corpo.
- Allora Hale?
Le gambe mi
tremano.
-
…Scu…scusami…
Sento il
sussurro astioso del ragazzo farmi esplodere la testa. Dio…
non
ce la faccio più…
- Tske, Bene.
Allora Hale, ci voleva così tanto?
- Malfoy
sei…
E quando sento
parlare di nuovo il bel biondo, la sua voce mi gela
all’istante.
-
…Non credere Hale. Con te non ho ancora finito. Ora mi
prenderò cura
della signorina ma… vedi di non metterti troppo comodo.
{[Pansy
POV] ByRan}
Alzo
lo
sguardo. Due occhi azzurri e penetranti incrociano i miei per un solo
istante,
un lieve sorriso ironico disegnato sulle labbra carnose.
-Oh,
Blaise, balli?
Dio,
quanto odio queste oche maledette.
Blaise
accenna di nuovo quel dannato sorriso, rivolgendomi un occhiolino di
sottecchi,
il capo appena abbassato, il bicchiere di cristallo fra le lunghe,
bellissime
dita. Passerei ore a guardarlo rigirarsi quel calice nella mano, il
liquore
scorrere ipnotico sul vetro pregiato, schizzare appena sulla sua pelle
di
bronzo chiaro…osare toccarlo, macchiare
l’immacolata perfezione di questo dio
dell’eros.
-Certo
che ballo, piccolina…
Alza
lo
sguardo sulla biondina anoressica che sta aspettando, speranzosa, che
lui la
segua in pista.
Questa
te la vuoi fare, Blaise? Quante ne sono già passate dal tuo
letto, stupido
idiota, quante ancora dovranno passarne prima che tu capisca, prima che
tu
comprenda che queste non sono alla tua altezza?
A me
basterebbe solo un bacio…
Ho
aspettato sette anni qualcosa di più dei tuoi sorrisi che mi
danno il
batticuore, delle tue carezze maledettamente fraterne, delle tue parole
stupidamente gentili.
Non
lo
capisci?
Perché
continui a cercare loro, che possono soltanto darti il loro corpo,
quando io
potrei darti ogni singola cellula di me stessa, del mio corpo, del mio
cuore,
della mia anima?
Blaise
si alza, con un gesto fluido ed elegante che da un brusco scossone al
mio
bassoventre ed al mio petto martellato da un assurdo organo che batte
soltanto
per lui.
Mi
rivolge uno dei suoi tipici cenni sprezzanti, un occhiolino, un
sopracciglio
lievemente alzato, un bacio soffiato a fior di dita.
-Pan,
torno fra poco.
-D’accordo…divertiti.
Mi
sento
rispondere, atona, la voce che si spezza su quel
“divertiti” assolutamente
falso. Ma Blaise non se ne accorge, i miei sono occhi di Serpe, scuri
ed
impenetrabili, occhi silenziosi, occhi gelidi, occhi castani che non
possono mostrare
qualcosa di più di glaciale indifferenza.
Mi
sfiora i capelli, allontanandosi con la bamboletta dannata che, come
tante
altre prima di lei, avranno almeno un briciolo di ciò che
io, Pansy Parkinson,
storica migliore amica dei Principi di Serpeverde Malfoy e Zabini, non
potrò
mai avere.
Dio,
Blaise, quanto ti odio.
-Pan,
ma
non lascerai mai perdere?
Sento
Daphne sedersi accanto a me, con voce comprensiva, porgendomi un
bicchiere. Mi
scolo il liquore senza indugi, già piuttosto brilla, ma
senza preoccuparmene
minimamente. Prima sarò ubriaca, prima riuscirò a
lasciarmi andare al primo che
capita, cercando di non pensare a quanto vorrei che fossero le mani di
Blaise a
toccarmi, invece di quelle di uno sconosciuto.
-Ho
lasciato perdere già in partenza, Daph.
I
miei
occhi, istintivamente, lo cercano. Eccolo là, in mezzo alla
pista, i capelli
neri, serici, bellissimi, fra le dita di quello sporco essere inutile
che non
ha nemmeno il diritto di toccarlo,
di
guardarlo, di sentire quelle sensuali mani sui fianchi, sul
corpo…
Non
resisto, il mio cuore non sopporta, quando vedo le labbra di Blaise
accostarsi
con fare provocante all’orecchio della ragazza, sfiorarla
appena, mandando in
bollore persino me, da quaggiù. Il suo corpo slanciato,
perfetto, vestito per
una volta da una camicia diversa dal nero, è un solenne
richiamo al sesso. Il
bianco fascia a meraviglia il suo torace, il suo petto, le sue braccia
forti ma
non eccessive, i suoi fianchi, Dio che fianchi…le sue
spalle, Cristo, quanto
vorrei morderlo, baciarlo, assaporarlo anche soltanto per una
volta…vedo il suo
bacino fare un movimento verso quello di lei, in un modo
che…che…qualsiasi donna
morirebbe, io muoio semplicemente a guardarlo, ad immaginarlo, a
sognarlo…
Qualcosa
monta però irresistibile dentro di me, quando vedo le sue
labbra carnose
intrappolare quelle insulse di lei in un bacio sensuale, di quei baci
capaci di
uccidere.
-Ora
basta!
Spinta
dalla rabbia e dalla cieca gelosia, balzo in piedi, dritta ed impettita
sulle
mie decolté tacco 12, senza barcollare nonostante
l’alcool che mi circola in
corpo.
-Pan…non
è una buona idea…
-Mi
sono
scassata le palle.
Senza
nemmeno guardare di striscio la mia amica, con il mio solito passo
ancheggiante
e sensuale, mi lascio travolgere da questi corpi ondeggianti, saturi di
musica
troppo alta, di vino, di sesso, l’aria ne è piena,
quasi annebbiata.
Ho
una
forza, dentro, che…forse è soltanto
l’alcool, forse un misto di gelosia e
determinazione che ribolle nel mio cuore da troppo tempo, ma so che non
posso,
non posso più tollerare tutto questo. Non mi sono mai
comportata così, non ho
mai avuto il coraggio di prendere a due mani la situazione e dirigerla
dove
voglio io. Ma adesso sì, ora non posso fermarmi, non voglio,
non lo farò.
L’amico
non mi basta più.
Io
voglio Blaise.
Con
ogni
fibra del mio essere, del mio corpo, della mia mente e del mio cuore.
Lo voglio
da tanto, lo desidero, voglio quelle labbra su di me.
Lo amo e lo so, ma me lo nego da troppo tempo. È arrivato il
momento di accettarlo, e di tirare fuori quello che
provo…difficile, quasi
impossibile, per una Serpe.
Ballando,
sensuale, i fianchi che in affondi e stoccate disegnano una danza che
non è
ballo, ma lotta, lascio che le emozioni ed il battito del mio cuore mi
guidino
fino a lui.
Il
mio migliore amico alza lo sguardo,
staccandosi dal divertente scambio di saliva con il tafano anoressico
che gli
sta abbarbicata addosso come una piovra. Lo vedo sillabare il mio nome,
stupito, perché sa che se scendo in pista io, solitamente,
lo faccio per avere
tutti gli sguardi su di me, per ammaliare, per conquistare. Ancora non
capisce
che è nel giusto, che qualcosa voglio
conquistare, ed è il mio posto, fra le sue braccia.
Ma,
ovviamente, non può essere così facile per me,
algida e fredda, una vera
principessa Serpeverde.
E
quindi, una speranza folle che martella nel petto, a pochi metri da lui
lascio
che le mie palpebre si socchiudano, fino ad oscurarmi la vista, la
musica che
penetra attraverso ogni mio poro e diventa un tutt’uno con me.
Amo
ballare, amo gli occhi che mi guardano. Ed amo alla follia questo
istante,
quando il mio corpo s’abbandona al ritmo pulsante di una
stella ardente, quando
mi accorgo degli zaffiri piantati su di me.
Mi
lascio andare. Voglio stupirlo, voglio essere provocante, voglio che
capisca.
Le mie mani salgono al cielo, la mia figura segue ogni nota, ogni
battito. I
fianchi danzano con forza e sensualità, le gambe si muovono
eleganti, il mio
petto si espone, mettendo in evidenza le mie belle curve.
Scaccio
uno stupido pretendente con un freddo sguardo alquanto allarmante,
quando sento
due mani incredibilmente calde posarsi con delicatezza sui miei
fianchi, un
torace accostarsi alla mia schiena.
-Cosa
stai facendo, Pan?
Il
sussurro al mio orecchio, quelle labbra da stupro premute sui miei
capelli, mi
danno un brivido assurdo, caldo, bollente, che corre dalla nuca fino
alla punta
dei piedi.
È
la
voce che ho sempre desiderato sentire.
È
il
corpo che ho sempre bramato premere sul mio, il suo bacino che
s’accosta ai
miei glutei, il suo petto contro la schiena, le sue gambe che sfiorano
le mie,
nude sotto al cortissimo abito nero che indosso.
Per
tutta risposta, mi struscio su di lui come una gattina desiderosa di
attenzioni, le sue mani che mi sfiorano le braccia, portano le mie fra
i suoi
bellissimi capelli. Dio, che sensazione bellissima…
Scendo
lungo il suo corpo, scendendo lungo il suo petto scolpito, il suo
ventre,
muovendo i fianchi con eleganza studiata ma palpitante. E le sue mani
mi
guidano, le sento su di me, sulle anche, sulla vita.
Quando
la danza mi riporta su, mi fa voltare, mi guarda con i suoi occhioni
celesti,
sorpreso ed allarmato.
-Pan…
-Ho
voglia di ballare con te, Blaise.
Il
suo
sguardo è indecifrabile, pensieroso, combattuto. Tenendomi
per i fianchi mi
avvicina a sé, poso il volto nell’incavo fra la
sua spalla ed il collo, mentre
con dolcezza il mio corpo si adagia sul suo.
Posso
lasciarmi andare, adesso? Mi prenderai se mi lascio cadere, Blaise?
Blaise
avvicina i fianchi a me, in un movimento sensuale che mi da un brusco
scossone
dalle parti del bassoventre. Con me non ha mai fatto così,
non ha mai cercato
di sedurmi, come fin troppo facilmente ha sempre conquistato tutte, ma
proprio tutte le donne che
prevedibilmente sono poi
passate dal suo letto.
Si
accosta a me, sfiorandomi appena con la punta delle dita, disegnando
accennati
arabeschi sui miei fianchi, sulla mia schiena.
I
suoi
occhi celesti sono vicini. Sono maledettamente vicini, ma non so cosa
fare, non
so se annullare lo spazio minimo che ci separa sia una buona idea, se
interrompere il contatto con quei due zaffiri che mi guardano in un
modo
completamente diverso da come ha sempre fatto o se bearmi di quello che
ho
appena conquistato, molto più di quanto avessi mai anche
solo osato sperare…
Ma…
Prima
che uno dei due possa decidersi, prima che possa fare qualsiasi cosa,
istintivamente, mossa da un pensiero quasi illogico, sposto gli occhi
sulla
folla intorno a noi.
Laggiù,
impegnato in un curioso tete a tete
con un idiota che conosco soltanto di vista, c’è
l’altro componente del duo di
idioti Serpeverde con cui mi riduco ad andare in giro. Biondo, alto,
slanciato,
Draco Malfoy è un po’ la primadonna della serata,
si attira addosso gli sguardi
stupiti di tre quarti della Stanza Delle Necessità.
Ma
quando si dice l’esibizionismo…
Lo
vedo
sussurrare qualcosa di sicuramente molto minaccioso al
poveraccio…mi fa quasi
pena, sinceramente.
Oh,
un
secondo: ma quella…
Oddio,
no.
Vi
prego, o lo sopprimo io o fate calare la giustizia dal cielo.
Quella
è
Hermione Granger!!
Ubriaca
fradicia, fatica persino a reggersi in piedi, i boccoli spettinati e
l’espressione confusa. Non la vedo protestare, quando il tipo
che è finito fra
le grinfie del biondo platinato se la fila di gran carriera,
probabilmente dopo
aver perso la sensibilità al braccio destro, e Malfoy le si
avvicina.
No,
no,
questa non mi torna. Per caso il senso di rotazione della Terra
s’è invertito e
non me ne sono accorta?
-Blaise,
dimmi che non sto vedendo quello che sto vedendo.
-Pan,
tesoro…credo proprio che tu ci veda benissimo.
…
Da
quando Blaise mi chiama tesoro!?
Non
faccio in tempo a registrare questo dettaglio che vedo Draco
avvicinarsi a noi,
Hermione stretta fra le braccia che non
si ribella, anzi, si aggrappa al suo collo, alle sue spalle,
per reggersi e
non perdere quel minimo di orgoglio Grifondoro che sembra lottare per
non lasciar
sfuggire. Lui sta facendo cenno a me e Blaise di raggiungerlo, un cenno
minimo,
sprezzante, che noi, però, sappiamo riconoscere.
Oh,
ma
io lo uccido.
Non
può
interrompermi tutto adesso! Malfoy, sei un grandissimo coglione!
-Meglio
che vada a salvare Hermione da quell’idiota.
Sospiro,
lasciando a malincuore le spalle di Blaise…ma lui mi
trattiene ancora un
istante, traendomi a sé, i volti che si avvicinano
pericolosamente.
-Vengo
con te.
Cazzo!!!!!!!!
Ha
una
voce…cazzo. Cazzo, cazzo, cazzo. Ha una voce che definire orgasmica è dire poco, provoca
centinaia di brividi nel mio corpo,
sottopelle, caldi, bollenti, le sue labbra sono ad un respiro da me.
Oh,
porca miseria.
No,
no,
Pan, sveglia, torna in te. Non violentare Blaise in mezzo alla pista,
su. Vai a
salvare Hermione…te la ricordi, la tua amica Grifona? La Caposcuola
bacchettona
e gentile che è diventata tua amica grazie a quelle inutili
pozioni che non ti
vengono mai?
Ecco,
lei. È fra le braccia di un cretino, coglione e pure
rompicazzo.
Santa
pace, Herm, ma che t’è venuto da bere
così tanto? Hai litigato con Weasley? Di
nuovo?
Basta.
Ora vado. Ora vado là, ammazzo Malfoy e le faccio un
Incantesimo di Sobrietà
Perenne. Ora vado e…
E le
labbra di Blaise incontrano le mie.
…
Solo
per
un istante, quelle carnose labbra sensuali trovano le mie, in un bacio
casto,
eppure coinvolgente, le sue mani che mi tirano sui fianchi verso di lui.
Aiuto.
Mi
lascia andare quasi subito, non capisco perché lo abbia
fatto…okay, non
m’interessa. Lo ha fatto e non
mi è
dispiaciuto affatto, ma adesso abbiamo una missione da compiere: un
demente da
uccidere e un’amica da far riprendere al più
presto.
Blaise
mi rivolge un occhiolino, prima di prendermi per mano e trascinarmi
via, ancora
mezzo imbambolata, verso il nostro biondo “amico”.
La
sua
mano è calda, è rassicurante, le dita intrecciate
alle mie…
Ed
io
sono completamente nel pallone. Non riesco a mettermi in moto, non
riesco a
ragionare. Sono assolutamente confusa.
Perché?
Blaise,
che cosa stai facendo?
Perché
lo hai fatto? Se mi vuoi bene, come mi hai sempre detto in sette anni
di
amicizia, non giocare con me…il mio cuore non lo
sopporterebbe.
Raggiungiamo
il nostro tavolo, ora vuoto, nello stesso momento in cui Draco si
trascina
dietro Hermione, fuori dalla massa di corpi ondeggianti.
-DRACO
LUCIUS MALFOY, MI VUOI SPIEGARE COSA STAI FACENDO?
E
tanti
saluti all’algida Serpe.
Draco,
tutto contento, mi rivolge un sorrisetto compiaciuto, mentre fa sedere,
con una
galanteria che ha veramente dell’inquietante, questa povera
ragazza di solito
astemia.
Scorgo
con la coda dell’occhio Blaise che alza gli occhi al cielo,
esasperato, ma sono
troppo impegnata a decidere in quale modo far fuori
quell’emerito cretino per
farci veramente caso.
Dray
mi
s’avvicina, sempre con quel sorrisetto idiota stampato sulla
faccia da furetto,
prendendomi per un braccio e scostandomi un istante da Blaise.
-Pan,
sai una cosa? Questa sera, finalmente, mi farò la Granger.
…
-Oh,
è
un’occasione d’oro, non posso mica lasciarmi
sfuggire una situazione del
genere.
…
-Te
lo
immagini? L’irreprensibile Caposcuola Grifondoro, sedotta ed
insidiata dal
playboy di Hogwarts. La mia fama salirà sicuramente alle
stelle!
…
-Senza
contare che la
Granger,
effettivamente, è…
Basta.
ADESSO
LO DISTRUGGO.
Nonostante
sia più alto di me di una spanna, lo afferro per il bavero
della camicia e lo
tiro verso il basso, trovandomi il suo ghigno compiaciuto a pochi
centimetri
dalla faccia.
-MA
SEI
COMPLETAMENTE RINCOGLIONITO!?
-Ma…ma
Pan, io…io non…
-TU
COSA!?!?
-Io…io
volevo solo portarmela a letto e godermela un po’!
…
Si
può
essere così dementi?
Sì,
se
vi chiamate Draco Malfoy.
Prendo
fiato, tentando di evitare di commettere un omicidio in presenza di
testimoni,
quando Blaise, con un sorrisetto altrettanto idiota di quello del suo
compare, s’intromette.
-Ragazzi,
scusate…
-Che.
Cazzo. Vuoi!?
Sbotto,
inviperita. Blaise mi guarda, stralunato, senza capire come mai me la
stia
prendendo con la sua faccia da cane bastonato. Cretino.
-Io?
Assolutamente niente! Passavo di qua per caso!
…
La
situazione può essere più tragica di
così?
Mi
volto
un secondo, esasperata…e vedo Nott porgere un
altro cocktail alla Granger, che, senza capire assolutamente
nulla di cosa
sta facendo, seccata, accetta e manda giù tutto
d’un sorso.
Ecco
la
situazione sta degenerando ancora di più.
Vedo
Malfoy sgranare gli occhi, e Nott, bello tranquillo, prendere la Granger
per un braccio e
rivolgersi a noi:
-Se
non
vi dispiace, accompagno la Granger………a
dormire! ^_^
Vedo
Draco sgranare gli occhi, e, se fossi in Nott, avrei sinceramente
paura.
L’intensità dell’occhiataccia che gli
sta lanciando non è palese…di più.
-Ehi,
ehi, ehi, tu, giù le mani! L’ho vista prima io!
-Beh,
tu
ti stavi facendo cagnare da Pansy…
-Nott,
evapora. ….adesso.
-ADESSO
BASTA!
Adesso
implodo. Adesso faccio del male a qualcuno.
-TU:
sparisci!
Faccio
a
Nott.
-TU:
stai zitto!
-Ma
io…
-HO
DETTO “STAI ZITTO” MALFOY!
-…okay!
-E
TU!
Indico
Blaise, che passa (ancora) di qua per caso.
-Io!?
-Sì,
TU!
Siediti una buona volta!
-Ma
che
ho fatto di male? ç___ç
-ESISTI!-
Okay.
Pansy. Calmati.
Hermione
si alza, barcollante, dirigendosi verso di me. Si aggrappa al mio
braccio con
tutto il suo peso, e dato che nessuna delle due è molto
forte, rischio pure di
finire culo per terra.
Con
degli occhioni lucidi da bambina innocente, mi fa, semplicemente:
-Pan…non
credi che sia ora di darsi una calmata?
…
Faccio
sì e no in tempo a sgranare gli occhi, che:
uno:
Hermione scivola, e sta per cadere quando Malfoy la prende al volo;
due:
non
riesco a fare in tempo a dire all’idiota di mollarla, che
vengo improvvisamente
assalita da un Avery assolutamente ubriaco che si para tra me e Mister
Cogliamo-L’Occasione-Prima-Che-La-Granger-Si-Riprenda,
decisissimo a portarmi a ballare.
Tre:
la
vocina assolutamente innocente di Malfoy mi invade le orecchie.
-Beh,
allora noi andiamo eh, a dopo!! ^_^
Mentre
lo vedo prenderla quasi di peso e sparire fra la folla, tento
l’ultima carta.
-Blaise!!!!!!!!!!
Fai qualcosa, fermalo!!!!
-Io?
Ma
io dovevo rimanere seduto!!!!!!!!!
…
-Blaise,
sei un imbecille.
{[Hermione POV]
ByNeera}
-Mm…Mal…
Malfo…
Malfoy!! Ora si che… mi ricordo chi diamine se… ii
La
consapevolezza
di stare tra le braccia del mio peggior nemico mi piove addosso come un
fulmine, mentre lui mi sta sorreggendo da dietro avanzando in un lungo
corridoio buio. Dove siamo? Dove stiamo andando? …Non lo so.
So solo che in
questo
istante, Malfoy è dietro di me, a sorreggermi.
Posso sentire
la
durezza dei suoi pettorali contro la schiena… il suo respiro
caldo sul collo…
è… oddio… è piacevole?
Lo sento ridere
sommessamente.
-
Ehehe… evviva
Granger. Lieto di sapere che hai rimesso in moto il cervello.
…
Ehi!
Con un gesto
infastidito delle braccia mi sottraggo alla sua presa.
-
Nnn… TU!!!!
Mi giro verso
di
lui e barcollando mi puntello al suo petto, spingendolo via.
-…Brutto
fureeetto
platinatooooo che… non sei altro… dove mi stai
portando???
Il ghigno
compiaciuto che mi rivolge mi fa tremare dentro… ma forse
è solo l’effetto
dell’alcool.
Perché
non si
sposta?!
Le sue mani mi
arpionano i fianchi. …Il calore che mi suscita questo tocco
è indescrivibile.
Vedo il suo viso abbassarsi, vicinissimo al mio. Le sue dita eleganti,
mi
cominciano ad accarezzare piano fianchi, anche…
sensuali… lente…
- Quanta
acidità
Granger nei confronti di chi ti ha tirata fuori dai guai poco fa. E io
che ti
stavo gentilmente accompagnando a nanna.
Oddio…
mi sta
facendo ribollire il sangue nelle vene. Sento il mio corpo scaldarsi,
il cuore
in gola.
Indignata
smetto di
spingerlo via, alzando il mento, orgogliosissima.
- Beh
Malfoy…
grazie… ora però vado da sola… sono
perfettamente in ghrado di badare a me
steeeeeessa…
E voltandomi me
ne
vado per la mia strada.
…
Il pavimento
è più
duro di quello che pensavo.
- Oh si
Granger… lo
vedo.
…
Cazzo.
Non protesto
quando
due braccia incredibilmente forti mi prendono su da sotto le ascelle,
alzandomi
senza tanti problemi come si alza un cucciolo.
- Vieni qui.
…Razza
di cocciuta che non sei altro.
Un braccio di
lui
scivola sotto l’incavo delle mie ginocchia, l’altro
mi passa a cingere la
schiena.
In poco meno di
un
secondo mi ritrovo attaccata al suo petto.
…
Oddio, cosa
sono
queste sensazioni?
Chiudo gli
occhi.
Mi gira la
testa.
Mi abbandono
tra le
sue braccia, cullata dal battito assurdamente rassicurante del suo
cuore e
dalla sua camminata spavalda.
Quando
però riapro
le palpebre non riesco a capire dove mi trovo. So solo che NON sono
nella mia
stanza di Caposcuola e NEMMENO a Grifondoro.
…
Dove cazzo mi
ha
portata questo maniaco imbecille?!
Il letto su cui
sono sdraiata è di un verde smeraldo cupo, il velluto della
coperta è
assolutamente piacevole al tatto. Sento la consistenza delle lenzuola
accarezzarmi la pelle nuda delle gambe e rabbrividisco di piacere.
Confusa mi
puntello sul braccio, alzando la testa, che mi gira vorticosamente.
La camera
è
incredibilmente ampia, elegantemente arredata, perfettamente in ordine.
Il mobilio,
dai colori scuri dell’ebano egiziano, è di palese
ottima fattura.
Un solo sguardo
intorno a me, al baldacchino imponente e alla ricchezza
dell’arredamento… e la
consapevolezza di dove mi trovo mi attraversa il cuore.
Oddio no.
La camera di
Malfoy
no!
Mi alzo a
sedere,
ma la testa mi costringe a cadere all’indietro sul materasso.
…Cazzo.
ODIO questa
dannata situazione.
…
Un profumo
letteralmente afrodisiaco mi invade la testa. Il cuscino di Malfoy.
Oddio.
Oddio. Oddio.
Oddio.
E’…
una droga.
…Non
faccio in
tempo a dare un nome al profumo, che un movimento ai piedi del letto mi
costringe a voltarmi.
Il cuore mi
balza
direttamente in gola.
-
Cosa… cosa… cosa
cazzo… COSA CAZZO STAI FACENDO?!
Malfoy, la
camicia
sbottonata per tre quarti, scosta lo sguardo dalle sue dita eleganti
che
slacciano con una lentezza estenuante il penultimo bottone dalla
rispettiva
asola, continuando a fare quello che stava facendo ma rivolgendomi
un’occhiata
che mi fa veramente esplodere qualcosa dentro.
- Secondo te
Granger?
La malizia
riflessa
in quegli specchi di ghiaccio e argento è una scarica
elettrica per me.
Rimango senza
parole. Completamente rapita dai movimenti seducenti e lenti di lui,
che con un
ghigno compiaciuto stampato sul viso si gira completamente verso di me.
Perfettamente
conscio dell’effetto che PUO’ fare.
La sua
voce…
incredibilmente sensuale e bassa mi si insinua dolce nella testa.
- Che
c’è
Mezzosangue? Troppo pudica per reggere una cosa del genere?
Argh..
ma… ma come
si permette questo.. questo… QUESTO COSO!!!!
- Che razza di
montato, Malfoy.
Lui per tutta
risposta sorride. Oddio è…
è… eccitante è dire poco. Le sue mani
scivolano
lentamente alla cintura dei pantaloni neri, eliganti. La apre con una
lentezza
impossibile, con una sensualità che un gesto del genere non
dovrebbe avere.
E io mi ritrovo
a
seguire i movimenti delle sue dita. E lui invece mi guarda. Lo sento.
Sento il
suo sguardo addosso, divertito, compiaciuto… eccitante.
Sento i brividi sulla
pelle toccata dalle sue lame d’acciaio freddo.
Slaccia la
cintura…
Abbassa la
cerniera
dei pantaloni.
Perché
sorride?! Cazzo,
perché non la smette il bastardo?!
Cerco di
spostare
lo sguardo ma inevitabilmente non ci riesco per troppo tempo.
Mi sento
bollente,
sento il mio corpo caldo, sento la testa girare…
e… i suoi occhi… Dio… non ce
la posso fare.
Malfoy si
toglie
con un gesto secco la camicia, lasciandosela scivolare giù
dalle braccia.
Mi muore il
respiro
in petto.
Spalle forti,
clavicole sottili e tuttavia evidenti, braccia dai muscoli possenti e
tuttavia
non eccessivi, pettorali ben disegnati e… Dio…
non posso scendere. Hermione,
Cazzo!
…Quegli
addominali
sembrano essere fatti apposta per essere baciati.
Ogni linea dei
suoi
muscoli, ogni centimetro di quella pelle, mi sta mandando in estasi.
L’istinto
di adorarlo effettivamente è pericolosamente presente.
…La
testa mi
comincia a pulsare sempre più forte… lo vedo
girarsi un attimo per darmi le
spalle, appoggiando la camicia alla testata del letto.
Il tempo di
vedere
quelle scapole perfette contrarsi su s’è stesse
che…
Chiudo gli
occhi.
…Qualcosa
mi dice
che l’immagine di Malfoy tormenterà tutti i miei
sogni.
Ok ragazzi, eccoci qui
entrambe con un esperimento di fic che a nostro parere si potrebbe
anche rivelare più interessante e simpatico del previsto ^^
Che dirvi, speriamo tanto di coinvolgervi in quest'odissea di litigate,
momenti assurdamenti imbarazzanti, metamorfosi insensate,
comicità demenziali, romanticherie e... si... anche
grandissimi scleri ormonali (Neera:
Ran, ok tutto, ma datti un contegno =P)(Ran:
Blaaaaaisseee *o*)(Neera:
-.- ok, cm non detto -.-') .
Scherzi a parte ^^
...Speriamo che il lavoro piaccia e... recensite in tanti!!!!
Bacissimi
Glo&B =P
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