Ci sono posti che ci entrano subito nel cuore quando li conosciamo e li
visitiamo per la prima volta, un pò come quando si guardano
i film, alcuni di essi ci rimangono dentro, come succede anche con gli
attori, con le canzoni e a volte anche con le cose da mangiare o con
quelle più stupide ma che magari dimostrano molto di
più di quanto effettivamente esse valgono. Ci sono
città che in qualche modo restanno dentro di noi quando le
vediamo, sappiamo tutti che l'Italia è piena di
città meravigliose, Roma la nostra capitale con il
Colosseo, la Fontana di Trevi, il Pantheon e la culla della storia
romana, medievale e anche rinascimentale insieme alla bellissima
Firenze, Venezia che è una città unica al mondo
con le sue gondole, le sue calle, la bellissima Piazza San Marco, il
teatro "La Fenice" e anche i prezzi assurdi dei ristoranti e dei bar,
Milano che pur mostrando una città grigia e industriale dopo
l'expo 2015 è rinata totalmente e la bellezza del suo Duomo
e del castello Sforzesco rimane sempre immutata, a Bologna la mia
città con le sue torri, i tortellini,
l'università, il Dottor Balanzone, le tagliatelle e
sopratutto i suoi portici, molto utili se ci si deve riparare dalla
pioggia che non è raro che cada in giorni uggiosi in autunno
e inverno ma non è nemmeno così
raro anche in estate.
La città di cui vi voglio parlare però non
è Bologna, che è la mia città natale e
che l'amo a prescindere da tutto e da tutti ma di una piccola cittadina
non lontana da Bologna e nemmeno così lontana dalle Marche e
dal suo capoluogo Ancona, una città magari non piena di
momumenti come quelle citate sopra ma che ha tante cose da offrire a
tante persone e in qualche modo riesce a farsi volere bene da tutti,
questa città è unica in Romagna e si chiama
Riccione.
Riccione svariati anni fa non era come la conosciamo ora, dopo la
seconda guerra mondiale ovviamente andare una giornata al mare non era
una cosa così facile e scontata come magari può
essere ora che comunque tra mille casini almeno una giornata o un week
end in riviera si riesce sempre a fare ma in quel tempo era davvero un
lusso per pochi. Riccione era una semplice cittadina di pescatori
appena fuori da Rimini, ci vivevano poche persone, Viale Ceccarini
ancora non esisteva probabilmente, l'Aquafan era ancora pura utopia e
per non parlare dei vari hotel sparsi per la città adesso.
Piano piano però Riccione si è fatta conoscere
grazie al turismo, tanti italiani iniziavano a scegliere la riviera
romagnola come meta delle proprie vacanze estive e specialmente
Riccione era la più gettonata tanto che anche svariati
personaggi dello spettacolo sceglievano questa piccola cittadina alle
porte di Rimini per passare le loro vacanze, con gli anni Riccione ha
visto aumentare in modo esponenziale la crescita e la richiesta di
turismo, ovviamente in estate e sopratutto l'apertura del parco
acquatico Aquafan nel 1987 ha favorito un incremento gigantesco del
turismo in particolar modo di quello giovanile e da qui in poi Riccione
è cresciuta sempre di più, diventando una
città di modeste dimensioni e nonostante siano passati
ancora tanti anni dal boom del turismo in Romagna, Riccione si dimostra
sempre la regina dell'estate per molti italiani e tanti turisti
stranieri provenienti da un pò tutto il mondo e che ogni
riempiono o vari alberghi della città e non solo in estate
visto che Riccione anche nel periodo invernale (Specialmente quello
prima del periodo delle festività di natale) è
molto attiva e sopratutto con tanti eventi e attività da
fare e molte di esse sono anche gratuite.
Non starò ad annoiarvi sulla storia di Riccone ma vi voglio
raccontare un episodio su questa cittadina a cui sono molto legato
sopratutto perchè riguarda me e una persona speciale che
come me ha Riccione nel cuore, ovvero la mia fidanzata Irene che da
svariati anni ha una casa proprio a Riccione a pochi passi dal famoso
Viale Ceccarini e dalla stazione ferroviaria. E da qui parte la nostra
storia ma per farlo bisogna andare un pò indietro nel tempo
anche se non di tanto.
Era l'estate del 2012, quella che secondo i maya doveva essere la
nostra ultima estate perchè il 21 dicembre sarebbe finito il
mondo in maniera inequivocabile. Io ancora non stavo ufficialmente con
la mia ragazza ma ormai i giochi erano fatti, la scintilla sarebbe
scoccata qualche mese più tardi poco dopo la fine
dell'estate, quindi parlandone con lei decidemmò un giorno
di fare un giro per Riccione, il giorno prima eravamo stati all'Aquafan
ed eravamo molto stanchi, molte file per fare i vari acquascivoli e
tante ore di divertimento stancano chiunque e così il giorno
ce lo siamo presi di meritato relax ma non volendo andare in spiaggia
facemmo un lungo giro per Riccione, me lo ricordo bene era quasi agosto
e sull'Italia c'era da svariate settimane una intensa ondata di calore,
era caldo e si sudava molto, insomma c'era già una
temperatura da apocalisse e i maya non centravano niente al momento ,
io e Irene uscimò di casa per le 15:30, era caldo ma
purtroppo stare in chiusa in casa ci annoiava come idea e
così decidemmo di fare un lungo giro per la città
armati di tante bottiglie d'acqua e di due capellini con visiera per
proteggerci dai raggi solari, la mia ragazza uscì di casa
addirittura in infradito. La città era quasi vuota almeno in
centro, erano tutti ovviamente in spiaggia, il sole era altissimo nel
cielo e ovviamente era la giornata perfetta per abbronzarsi o prendere
una bella tintarella, il sogno che ogni caldofilo vorrebbe trovare in
estate dopo un freddo, lungo e magari nevoso inverno e dopo le tante
piogge dei mesi prima dell'estate. Partimò da Viale
Ceccarini dopo una veloce sguardo alle vetrine, in questo viale sorgono
i principali negozi e ristoranti della città e non tutti
hanno prezzi economici anzi tutt'altro quindi nel caso andiate in
vacanza a Riccione ricordatevelo. Partimò da li e abbiamo
iniziato a camminare sul lungo mare, uno spettacolo meraviglioso io e
Irene che ci tenevamo mano per la mano cantando le canzoni degli 883,
in particolare durante l'estate si sentiva parecchio "Sempre noi"
cantata da Max Pezzali in duetto con J-Ax, era diventata un tormentone
grazie al suo ritmo frizzante e allegro. Camminiamo e camminiamo,
passiamo vicini ai vari stabilimenti balneari, dai nomi più
fantasiosi a quelli più improbabili, ad ogni stabilimento
vedevi i bambini divertirsi nelle varie aree giochi che devo dire tutte
cercano di avere un gioco più fantasioso dell'altro, i tanti
ragazzi che giocavano a beach volley o con i racchettoni, i bambini che
si rincorrevano in spiaggia sollevando enormi quantità di
sabbia con o genitori che urlavano come pazzi perchè poi
avrebbero portato tutta la sabbia in hotel, bambini che si prendevano i
loro gonfiabili dalle forme più curiose e se ne andavano a
fare il bagno, quel giorno c'era la bandiera bianca quindi
nessun pericolo per la balneazione, io osservavo tutte queste cose che
dopo un anno intero passato a Bologna ti sembrano quasi del tutto
nuove, non ci sei abituato anche se magari vieni in Romagna da 20 anni
ma ogni volta che le vedi ti emozioni come se fosse la prima
volta.
Direte voi che sono cose normali, insomma emozionarsi per i vari colori
degli ombrelloni degli stabilimenti è stupido penserete e
invece vi assicuro che vedendo la cosa nel suo contesto trasmette tanta
gioia e tanta bellezza. Io e la mia ragazza continuavamo a camminare
lungo il marciapiede che costeggia il lungomare, osservando il gran via
e vai di ragazzi che arrivavano dalle grandi città del nord
e sud Italia o che semplicemente andavano in spiaggia a prendere un
pò di sole o a fare semplicemente i deficienti, magari
fingendosi fighi e sexy con qualche ragazza tedesca e io e la mia
ragazza che li osservavamo ridendo come degli scemi, la cosa ci
divertiva perchè vedere gli italiani che facevano i finti
burloni con le tedesce era comico e con alcuni di loro che invocavano
gridando ancora i gol di Fabio Grosso e di Del Piero durante la notte
magica di Dortmund nel 2006 e Irene che li guardava ridendo dicendo:"
Che scemi che sono! Se le tedesche li prendono a sberle non hanno poi
tutti i torti". Mi sono messo a ridere e abbiamo continuato a camminare
mano nella mano.
Senza che ce ne rendessimo conto siamo arrivati fino a quasi al confine
con Miramare, ovvero nella prima periferia di Rimini (Un pò
come dire Arese a Milano o Ladispoli a Roma) se continuavamo a
camminare saremmo potuti arrivare tranquillamente nel centro storico di
Rimini ma ci siamo fermati circa a metà e li osservando il
mare Adriatico che quel giorno era totalmente limpido, non sembrava
nemmeno lo stesso mare che per anni avevo criticato per la tanta
presenza di alghe e delle mucilaggini quel giorno era
totalmente pulito, non sembrava nemmeno vero, insomma il mare Adriatico
senza nemmeno un alga, una medusa morta a riva, schiuma o altre
schifezze simili, il mare era piatto, praticamente perfetto tanto che
sembrava quasi disegnato, ovviamente non sto dicendo che fosse come il
mare della Sardegna ma era veramente limpida e cristallina l'acqua e
anche osservandolo da lontano si riusciva a vederlo bene... Mentre
osservavamo il mare Irene mi prende la mano e mi dice:" Sai
perchè adoro Riccione così tanto e la sento quasi
più la mia città rispetto a Bologna?".
Lo guardata incuriosito, eravamo comunque in una
città che più che altro è famosa per
un parco acquatico che fa gli schiuma party, per un parco che fa
esibire i delfini e per una discoteca molto famosa ma allo stesso tempo
discussa che è stata chiusa svariate volte per problemi di
ordine pubblico e per altri motivi che forse molti di voi
già conoscono, non c'erano monumenti, non c'erano duomi,
piazze, castelli, rocche o resti comunque storici e culturali come si
possono trovare a Bologna, c'erano hotel, sale giochi, ostelli e negozi
che vendevano articoli per il mare e edicole, non c'era niente di
quello che magari uno è abituato a vedere nella propria
città e così ho chiesto ad Irene in modo
curioso:" Dimmi per quale motivo preferisci Riccione a Bologna?". Irene
mi sorrise e mi ricordo che disse queste parole che probabilmente non
dimenticherò mai:" Beh! Vedi uno rimane nella propria
città tutto l'anno per lo studio, per il lavoro o
perchè nessuno verrebbe mai in un posto del genere in
inverno dove è buio alle 16:00 del pomeriggio e dove il
freddo ti stacca dalla pelle da quanto è forte, io qui mi
sento a casa, c'è il mare, c'è il buon cibo, ci
sono tante persone disposte ad aiutarti quando hai bisogno, non
c'è il caos che c'è a Bologna, si, lo so sono due
realtà completamente opposte ma credimi a volte non serve
altro che sapere che nel tuo cuore c'è un posto su cui puoi
contare, dove puoi andare per staccare un pò la spina, dove
poter andare quando le cose non vanno come hai sperato che andassero,
quando puoi andare in un posto che senti tuo non ti sentirai mai un
estraneo perchè alla fine saprai in qualche modo che sei a
casa!". Queste parole mi lasciarono molto stupito e dissi a Irene in
modo comico:" Ma è il mare che tira fuori il lato filosofico
di te oppure hai letto molti libri? Sei filosofica quando osservi il
mare!". Irene sbuffò e mi disse in modo scocciato ma
ovviamente scherzoso:" Caspita Fede, rovini sempre le atmosfere
romantiche e poetiche che creo, saresti da denunciare sai, ma come
faccio, ti voglio troppo bene, mi sentirei in colpa dopo! Non
è il mare ma penso che sia davvero quello che penso, quello
che dice il mio cuore, i miei mi hanno sempre portato qui in estate, da
quando ero in fasce e adesso che ormai sono in quinta superiore
continuo a venire qui per rilassarmi, io e Riccione in qualche modo
siamo cresciuti insieme, ognuno ha visto crescere l'altro e credimi non
c'è cosa che mi rende più orgogliosa di aver
visto questa città cambiare, evolversi e perfezionarsi,
perchè Riccione non è solo ragazze in bikini in
spiaggia, non è solo l'Aquafan e i suoi scivoli e i suoi
schiuma party, le discoteche o i delfini di Oltremare, Riccione sa
offrire tante cose e chiunque venga qui che sia un bambino, un ragazzo
della nostra età o un anziano a Riccione saprà
trovare il suo spazio e divertirsi durante le vacanze estive ma non
solo, io quando sono qui sono come estranea dal mondo, non voglio avere
l'ansia di orari, di arrivare in ritardo ad appuntamenti, di non
sentire la sveglia alla mattina perchè altrimenti arriverei
in ritardo a scuola, a Riccione mi sento libera di essere me stessa
perchè tante volte anche le cose che noi riteniamo
più scontate o banali sanno regalarci e donarci un mondo di
cose meravigliose e ciascuna di loro deve essere valorizzata e
condivisa perchè solo così possiamo dire di
vivere davvero!". Per la seconda volta le sue parole mi avevano stupito
e io abbracciai Irene osservando il mare le dissi tenendola stretta a
me:" Hai proprio ragione Irene, Riccione è casa nostra!". Ci
siamo fermati per un pò ad osservare il mare ed il cielo e
di tanto in tanto passava qualche caccia militare facendo un frastuono
assurdo ma Irene aveva ragione, Riccione aveva molto di più
da offrire oltre ai parchi acquatici e alle discoteche ma
forse questa cosa troppe persone la danno per scontata
perchè non sanno vedere oltre.
Dopo l'estate del 2012 ogni anno in estate torniamo a Riccione ma in
qualche occasione andiamo anche prima dell'avvio della bella stagione
anche perchè specialmente verso il mese di agosto Riccione
diventa invivibile e a settembre con il rinizio delle scuole e della
gente che torna a lavorare nelle grandi città la situazione
si calma notevolmente. Riccione è casa nostra lo cantavano
anche i B-Nario nel lontano 1996 e quella canzone raccontava in qualche
modo ciò che significava per i componenti di quel gruppo
Riccione e nel 2011 alla città venne dedicata anche la
canzone di Max Pezzali "Ogni estate c'è" contenuta
nell'album "Terraferma" dove Pezzali racconta le sue prime vacanze da
giovane che come scritto nella sua biografia si sono svolte proprio a
Riccione e spesso all'inizio della sua carriera andava a cantare
all'Aquafan. Come vedete Riccione è entrato nell'immaginario
collettivo anche dei cantanti, degli scrittori e di tante altre
celebrità gli ultimi ma non per eccellenza sono stati i "The
Giornalisti" ma anche J-Ax cita l' Aquafan nella canzone Deca Dance:"
Sono stato a Riccione con le tasche vuote fuori dall'Aquafan!". Insomma
parliamo di una città che è diventata in qualche
modo un simbolo, una città che per quanto modesta ha
ispirato tanti personaggi famosi e che ogni anno viene scelta anche da
altri nomi noti dello spettacolo per le proprie vacanze, non
è raro infatti incontrare sulla spiaggia di Riccione
calciatori, ex veline, attrici, attori, comici e altri personaggi
famosi... Io e la mia ragazza abbiamo incontrato le ex veline Costanza
Caracciolo e Federica Nargi, ma anche l'attrice romana Michela
Quattrociocche, Christian Vieri e Matteo Viviani delle "Iene" Inoltre
grazie alla presenza fissa di radio deejay è nella norma
incontrare all'Aquafan Linus, Rudy Zerbi, DJ Angelo e Albertino e
inoltre la mia ragazza ha incontrato anche Michelle Hunziker... Insomma
Riccione piace a tutti famosi e non famosi, è una
città che in qualche modo ti rimane fissa e impressa nei
ricordi, ricordo ancora il cartello scritto in un bar sul lungomare:" A
Riccione piangi due volte, quando arrivi e quando parti,
perchè Riccione non si dimentica!". Inutile dire che quella
scritta fosse dannatamente vera, Riccione ti entra nel cuore come un
regalo che non ti aspetti, la spiaggia, la brezza fresca del mare, le
conchiglie che raccolgono i bambini, la sabbia che brucia come
l'inferno sotto ai piedi, l'omino del :" Cocco bello, cocco fresco".
L'animazione e i balli di gruppo in riva al mare, tutte cose che ti
rimangono dentro e che magari riempiono una giornata che molti pensano
sia sprecata perchè te ne stai in spiaggia ma a Riccione le
cose non sembrano mai quelle che appaiono davvero, la magia che si
respira qui è qualcosa davvero di assolutamente incredibile
e meraviglioso. Anche io le prime vacanze senza genitori le ho fatte
proprio a Riccione e in qualche è un tappa per la crescita
di tanti ragazzi, Riccione ci prende per mano e ci dice in qualche
modo:" Questa è la tua prima vacanza da adulto senza i
genitori, vai e divertiti, non preoccuparti offro tutto io, tu vai e
pensa a divertiti e a stare bene!". E credetemi non c'è cosa
più bella che pensare a questo. Irene aveva proprio ragione
certi luoghi ti rimangono proprio dentro nel cuore e ora sto scrivendo
questo racconto dalla terrazza della casa di Irene a Riccione, il sole
piano piano sta salendo, le prime persone stanno già andando
verso la spiaggia e c'è chi fa colazione, qui i ritmi sono
diversi rispetto alla vita da grande città, qui tutto
cambia, qui tutto ha un altro sapore, osservo il cielo, osservo il sole
che cerca di farsi strada in questa piovosa e fresca estate 2018 eppure
Riccione è sempre qui che ogni anno ci offre emozioni,
divertimenti, risate e ricordi di inestimabile valore, Irene ha proprio
ragione, Riccione è davvero casa nostra e lo sarà
per sempre e nelle generazioni future, perchè a Riccione si
piange due volte, quando si arriva e quando parti, perchè
Riccione non si dimentica mai!".
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