Il ricordo di sempre

di laschiumadeigiorni
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Cent'anni or sono la città di Ekaterinburg era avvolta dal buio della notte mentre le ombre calavano anche sulla famiglia imperiale dei Romanov.
Nella notte tra il 16 ed il 17 luglio del 1918 lo zar Nicola II e la sua famiglia morivano per la volontà di quel popolo russo su cui avevano regnato per più di trecento anni.
In uno scantinato, quello di casa Ipatiev, moriva Nicola, uomo mite, padre amorevole, marito devoto che non aveva mai voluto essere zar.
Moriva Alessandra, la zarina tedesca che nessuno aveva mai accettato e a cui si rimproverava il sangue malato del piccolo Alessio, l'erede al trono, ma lei aveva sopportato tutto pur di stare accanto all'amato Nicky.
Moriva Olga, consumata dagli orrori della guerra e dalla violenza della rivoluzione, lei che doveva diventare regina di un Paese straniero ma che non voleva separarsi dalla sua famiglia e dalla Russia era stata così accontentata.
Moriva Tatiana, la più bella tra le sorelle, la copia di mamma Alix che aveva affiancato con la sua forza fino all'ultimo giorno.
Moriva Maria, l'angelo della famiglia, si spegnevano i suoi bellissimi occhi blu, i piattini di Maria, le sarebbero forse spuntate quelle ali che Nicola tanto aveva temuto?
Moriva Anastasia, la più piccola, la monella che sapeva far ridere Olga e Tatiana, si spegneva mentre il suo nome sarebbe diventato leggenda.
Moriva Alessio, il tanto atteso figlio maschio ed erede al trono e finiva la sua sofferenza per quella terribile malattia, l'emofilia.
Sarebbe mai diventato zar?
Una domanda che non può più avere risposta perché il suo sangue malato, sorgente di tanti dubbi, è lì che scorre con quello di tutta la famiglia.


*AngoloAutrice* 

Salve a tutti, 
cento anni fa moriva l'ultima dinastia dei Romanov ed io essendo cresciuta con la loro storia non ho potuto non scrivere qualcosa su di loro in questo giorno. Il titolo è tratto dalla canzone Quando viene dicembre del cartone animato Anastasia e questo è appunto il mio ricordo su di loro, su personaggi storici vissuti più di cento anni fa ma che io ho imparato ad amare. Spero che in loro onore la mia mente abbia partorito qualcosa di decente.  
Un bacio  
Ella




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