Heather era di pessimo umore quel pomeriggio... no, non era
perchè si trovava su un autobus pieno di gente e nemmeno
perchè faceva caldo. Ok, forse si, anche questo influiva...
Ma il motivo principale era quella carogna del suo ragazzo!
Già. Perchè quella carogna, grandissima,
grandissima carogna, si era rifiutata di accompagnarla a fare shopping
e farle da bestia da soma trasportando tutti gli accessori e vestiti,
certamente utilissimi, che avrebbe comprato rendendo finalmente onore
al "burro" del suo cognome!
La ragazza cominciò a temere che si sarebbe dovuta
trattenere nel fare compere non potendo trasportare tutto
lei…
C’erano solo due lati positivi in effetti… uno,
aveva fregato i soldi al fidanzato Al. Due, i suoi genitori e quelle
due insopportabili bestiole dei fratelli minori erano partiti e
sarebbero stati via per qualche giorno.
-Signorina, posso cogliere l'occasione per parlarle di nostro Signore?
- domandò uno sconosciuto dietro di lei con tono
disgustosamente gentile.
"Non ci posso credere... Anche sugli autobus?! Dovrebbero renderlo un
crimine..." pensò infuriata la giovane "E proprio a me
doveva capitare? Beh, forse stare con qualcuno che parla lo spagnolo mi
sarà finalmente utile..."
-Chigliedos escusissimas segnoritotos maos nos escognoscitodos suasus
lenguagliada...s. - ok... non conosceva realmente lo spagnolo, ma
bastava aggiungere suoni tipo gl, gn, os ed s a casaccio per risultare
degli spagnoli credibili, giusto? Beh, a giudicare dalle risa che
provocò in una donna, posizionata dietro il predicatore,
probabilmente no... ma in fondo bastava che funzionasse con lui. Per un
attimo la risata le sembrò pure familiare.
l’uomo la squadrò infastidito, facendo particolare
attenzione al suo top violaceo e i suoi pantaloncini.
-Tsz... tanto che gliene può fregare a una vestita
così di nostro Signore... ed io che volevo farle un favore e
salvarla dalle fiamme eterne. - sbuffò infastidito.
-Come scusa?! - esclamò Heather afferrando il malcapitato
per il colletto. Venne interrotta dalla stessa fastidiosa risata di
prima e si sentì stappare dalle mani la preda che venne
spostata di peso, come se fosse un oggetto che bloccava il passaggio,
dalla donna divertita in modo che potesse scambiarsi di posto con essa.
-Credetemi, siete entrambi molto divertenti... sul serio!- disse non
riuscendo a trattenersi dallo sghignazzare. -Però preferirei
che evitaste risse sugli autobus, soprattutto quando siete vicino a...
m-me... - la giovane donna guardando finalmente in faccia Heather
rimase folgorata. Sul viso della giovane asiatica si formò
un ghigno agghiacciante. La donna che si era inizialmente intromessa in
modo così brusco fra Heather e il predicatore
deglutì e spostò nuovamente quest'ultimo per
rimettersi al suo posto. Lei tenne lo sguardo dritto davanti a
sè cercando di evitare quello di Heather e attendendo con
ansia la fermata più vicina, ma la giovane asiatica aveva
finalmente trovato la sua vittima sacrificale e non l'avrebbe lasciata
andare così facilmente, infatti scese con lei dal autobus.
-Leshawna! Ma che fortunata coincidenza! - esclamò
sorridendo. La donna sospirò e si girò verso di
lei infastidita.
-Cosa vuoi? - domandò un po' rassegnata.
-Stavo giusto andando a fare shopping e mi serviva proprio qualcuno che
mi aiutasse a portare le cose...- disse tutta giuliva.
-Chi se ne fotte? Ciao ciao! - ribattè frettolosamente
Leshawna, facendo con la mano destra un gesto poco carino.
-Sei sempre così fine...- sospirò Heather mentre
Leshawna cercava di svignarsela. -Sai che ora sono fidanzata con
Alejandro? - domando vaga.
-Non invitatemi al matrimonio! Addio! - rispose velocemente Leshawna
accelerando il passo.
-E sai che potrei con la sua influenza, ricorderai sicuramente di chi
è figlio, mandarti in carcere al fresco per un po' per
avermi aggredito e fatto saltare un dente? - le disse odiosamente
divertita. Anche Leshawna rise, ma nervosamente.
-Stai sicuramente bleffando. - concluse cercando di apparire sicura di
sè.
-Insomma... non ti ho provocato lesioni gravi e... e sono incensurata
quindi...- Heather si lasciò sfuggire uno sguardo sorpreso.
-Sì, sono incensurata, che ti aspettavi? E poi, non
è passato troppo tempo?-
-Beh... Io al posto tuo non rischierei... Ma... -
-...Ma?- chiese la ragazza sollevando per un attimo le sopracciglia
-Se mi porterai tutte le buste senza fiatare non ti
succederà niente. - Leshawna la osservò perplessa.
-Sì, stai sicuramente bleffando. - disse fiduciosa. -Non mi
chiederesti mai così poco in cambio. - le voltò
le spalle nuovamente, ma la sentì ridere in un modo che non
prometteva nulla di buono così si fermò
osservandola come se stesse cercando di studiarla e capire quali
fossero le sue reali intenzioni e quanto ci fosse di vero in quello che
diceva.
-Proprio perchè ti sto chiedendo un favoruccio da niente
dovresti approfittarne, ma va beh, se proprio hai soldi da spendere per
cercarti un avvocato... -
-Magari se mi paghi potrei anche accettare… - propose
Leshawna, Heather scosse le spalle.
-Ok, tanto oggi ho soldi da spendere. - E fu così che
Leshawna si ritrovò ad andare avanti e indietro per la
città con una trentina di buste.
"Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?" si domandò
innervosita. "E se e le dessi una bella botta in testa? Ah... no,
peggiorerei solo la mia situazione. " sbuffò attirando un
occhiataccia di Heather. Cercò di sgranchirsi un po' le
spalle e osservò con sospetto la ragazza. "Certo che
è proprio strano... perchè non sta cercando di
infierire in qualche modo? È troppo silenziosa…"
In effetti Heather si era limitata a fare qualche commento sui vestiti
che lei non avrebbe mai potuto permettersi sia per soldi che per fisico
e le aveva porto le buste. Nient'altro... "Non che mi dispiaccia
ovviamente... Ma magari è così poco maligna
perché si sta per sentire male a causa del caldo e alla fine
mi toccherà pure portala in braccio fino a casa..." Ma la
ragazza sembrava stare abbastanza bene nonostante non sembrasse per
niente a suo agio. A Leshawna sembrava tutto molto strano, ma decise di
ignorare la cosa.
Era ormai sera quando Leshawna potè finalmente sbarazzarsi
delle svariate buste che portava e depositarle nella stanza di Heather.
La ragazza scaricò tutto sopra il letto matrimoniale. Lo
osservò con curiosità e si voltò verso
Heather che le rispose ancora prima che lei glielo chiedesse.
-Ho un'odiosa sorellina ed un detestabile fratellino, quando eravamo
piccoli, siccome i miei erano troppo pigri per comprare dei letti
singoli hanno deciso di riutilizzare il letto matrimoniale della nonna.
Dovevamo dormire tutti e tre insieme in questa stanza... -
-Ah, capisco. - Leshawna sorrise andando a ritroso con la memoria.
-Anche le mie cugine da piccole facevano così invece di
comprare un letto per una. Quando andavo da loro dovevamo dormire tutte
e quattro insieme, si moriva veramente dal caldo! - ricordò
divertita.
-Noi in realtà abbiamo dormito tutti e tre insieme solo
per... una settimana credo. Poi ho preteso che questa stanza e questo
letto diventassero miei e ai mei genitori toccò comprare
altri due letti e sistemare i miei fratellini in un'altra stanza. -
ridacchiò Heather.
-Ah... prepotente fin da piccola, eh? -
-Oh, troppo gentile! Sono lusingata! -
Leshawna si sedette sul letto per riprendere fiato dalla lunga
camminata.
-Ehy! Via dal mio letto!- disse Heather fissandola minacciosa, ma
Leshawna le sorrise e se ne fregò.
-Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa insieme? - propose sfinita.
-Come, scusa?! -
-Non ho voglia di tornarmene a casa per mangiare, sono troppo stanca
quindi il minimo che tu possa fare è indicarmi un posto in
cui cenare.-
-E perchè mai dovrei venire con te?-
-Per assicurarmi che non mi indichi un posto che faccia schifo. E poi
ti farà bene passare una serata in compagnia. -
scherzò la ragazza.
-Non ho certo bisogno di te per stare in compagnia! Ci sono un migliaio
di persone che farebbero di tutto per passare del tempo con me, ma io
non ne voglio nessuna attorno, chiaro? Neanche per sogno! -
-Meh, non ho mai detto il contrario… - anche se si
ritrovò a chiedersi quanto tutto ciò potesse
essere vero dato che il suo carattere grazie al reality era conosciuto
in tutto il globo. -Benissimo, dovrò comunque riposarmi qui
prima di andarmene. - sbadigliò e si distese sul letto,
incurante delle proteste dell'altra.
-Scendi subito! -
-Spostami tu se ci riesci... - la sfidò ridendo.
-Ti ricordo la denuncia! -
-Ah beh... fa pure... io di qui non mi muovo... anzi, buona notte. -
Leshawna chiuse anche gli occhi fingendo di stare per addormentarsi.
-Ok, va bene! Ma lo decido io dove andiamo! -
-Perfetto, è quello che ti avevo chiesto.-
-Almeno potresti startene zitta. - Leshawna per tutta risposta si mise
a fischiettare, ma dopo un'occhiataccia glaciale si fermò.
"Va bene... Meglio non tirare troppo la corda!"
La giovane donna si sentiva completamente spaesata, si era ritrovata
molto raramente in una situazione simile. Cosa peggiore, Heather aveva
preteso di ordinare per entrambe e si trattava di un piatto che non
l'aveva mai neanche lontanamente ispirata.
Heather sembrava godersi abbastanza l'espressione sospettosa della sua
nemesi alla vista di quel piatto composto da riso e pesce.
-E' sushi. - le suggerì saccente.
-Lo so cos'è il sushi... - sospirò infastidita
l'altra.
-Avresti preferito che ti avessi ordinato direttamente la frutta?
Magari un bell'ananas...-
-Ah, ah… sai bene che sono allergica! - Leshawna finse una
risata poi disse con poco entusiasmo. -Ma quanto sei adorabile... -
-Lo so. -
Leshawna avvicinò con incertezza la forchetta mentre
studiava attentamente la pietanza.
-Non puoi provare ad usare le bacchette? - chiese Heather dandole anche
una dimostrazione. Leshawna si guardò in torno e
notò che praticamente la maggior parte dei clienti cercava
di usare le bacchette.
-Ah, che moda stupida...- sbuffò. Impugnò una
delle due bacchette con la stessa maestria di un bambino dell'asilo che
sta imparando a utilizzare correttamente una penna mentre Heather la
guardava perplessa. -Devo infilzare il sushi come se stessi facendo uno
spiedino, giusto? -
Heather prese del sushi e lo avvicinò a Leshawna. -Vedi? E'
così che lo devi prendere...- Leshawna senza preavviso si
sporse con la testa e le fregò il boccone.
-E' viscido e non ha molto sapore... - sentenziò Leshawna.
-Ed è viscido... -
-Questo lo hai già detto...- ribattè acida
Heather.
-Ma la salsa di soia non è così male come
pensavo. Mi spiace ma dovrò utilizzare le posate... a meno
che tu non voglia continuare a imboccarmi per il resto della serata! -
si mise a ride e lo fece anche più forte quando Heather
invece di risponderle si limitò a un gestaccio. -Deve essere
davvero una gioia averti come fidanzata! -
Leshawna avrebbe dovuto insospettirsi del fatto che Heather si fosse
improvvisamente messa a sorridere, ma non ci prestò
attenzione più di tanto e continuò a impastare
con una bacchetta la strana sostanza verde che le avevano messo per
contorno del sushi. Poi se la portò ingenuamente alla bocca
mentre le labbra di Heather si distendevano in un ghigno sempre
più ampio. Sul viso di Leshawna si formò una
sgraziata smorfia di disgusto, afferrò una delle
bottigliette di birra al limone che avevano portato e la bevve per
togliersi dalla quel sapore tremendo dalla bocca mentre Heather rideva
a squarcia gola.
-N-non fa affatto ridere! - esclamò Leshawna che aveva
praticamente finito la bottiglia.
-Si invece! Dovresti fare più attenzione al cibo che non
conosci, lo sai? - rispose la ragazza in preda ad una crisi di risa
isteriche. -Se ti interessa sapere il nome del tuo killer, si chiama
wasabi!-
-Non capisco chi mai lo potrebbe ingurgitare
volontariamente!- si sfogò ancora infastidita.
-Beh, de gustibus! -
-Non ti mettere anche tu a fare l'intellettuale, un Harold mi basta e
avanza... - commentò scherzando.
Heather uscendo dal ristorante si sentì un po' strana oltre
che particolarmente stanca.
"Non sarà mica questo l'effetto dell'alcol?" si chiese un
po' preoccupata, in realtà aveva sempre fatto molta
attenzione a bere. I suoi genitori erano entrambi astemi e bastava poco
per farli stare male, così aveva sempre evitato per quanto
possibile. Non credeva che un terzo di bicchiere di birra potesse avere
qualche effetto, ma non sapeva cosa aspettarsi da una presunta
ubriacatura e cercando di capire se fosse ubriaca o meno
notò che il suo equilibrio si era fatto precario. "Umh...
non ci voleva." si voltò nervosa verso Leshawna, aveva
bevuto più di lei, ma non sembrava avere nulla di strano.
Il telefono di Leshawna squillò, guardò lo
schermo sorpresa.
-Ops... me ne ero completamente scordata! - rispose alla chiamata con
un po' di esitazione. -Ehy! Mamma, come va?- Heather sentì
dei farfugli confusi, ma senza dubbio infuriati provenire da quel
telefono. -Sì, lo so che sarei dovuta andare a prendere
ripetizioni oggi, ma... avevo altro da fare! Sai, una mia amica si
è sentita male! - disse Leshawna evitando un poco
giustificabile "Me lo sono scordata" Heather scoppiò a
ridere a squarcia gola, Leshawna la guardò male e la
allontanò temendo che la madre la potesse sentirla.
-Sì, certo mamma, ora va tutto bene, devo solo
riaccompagnarla a casa, sai mi è sembrata un po' triste
così ho preferito tenerle compagnia.
-Che sempliciotta! Se la è bevuta, eh?- continuò
a ridere Heather con tono più molesto del solito. La ragazza
fece pazienza e la allontanò di nuovo.
-Si, mamma... ciao ciao! - Leshawna chiuse la chiamata.
-Comunque non sono affatto triste, ti stai sbagliando. - disse Heather
un po' irritata.
-Ehm... guarda che era solo una scusa per mia madre... - le
spiegò sorpresa la ragazza.
-Ah sì... - disse con lo sguardo perso nel vuoto.
-Sì, sì... giusto...- Leshawna finì
effettivamente per preoccuparsi, c'era qualcosa che non andava. -Non
sono per niente ubriaca! - la rassicurò Heather con scarsi
risultati.
-Okeeey... meglio che ti porti immediatamente a casa. - Leshawna
dovette rallentare parecchio per tenere il passo della ragazza.
-Andiamo, non puoi esserti davvero ubriacata con della birra al
limone... ed era più una limonata che una birra! A che gioco
stai giocando? -Heather sembrò rifletterci.
-Te l'ho già detto, non sono per niente ubriaca. - disse con
tono offeso. Leshawna alzò le sopracciglia e assunse
un'espressione scettica, ma non disse nulla. -Quindi... tra il prendere
ripetizioni e uscire con me preferisci la seconda? Interessante... -
disse divertita la ragazza, poi di punto in bianco si sedette a terra.
-Heather... cosa stai facendo? -
-Sono stanca.- rispose assonnata. -Portami a casa in braccio!
- ordinò seria.
-C-come scusa? -
-Alejandro mi saprebbe trasportare... pure su una fune! E anche Duncan
c'è riuscito nonostante Courtney sia molto più
grassa di me.- si lamentò Heather.
-In realtà è solo più formosa...-
aggiunse Leshawna.
-Il seno grande è terribilmente sopravvalutato! -
protestò Heather gesticolando. - Dai, essere un energumena
è la tua unica qualità! E poi Harold riesci a
sollevarlo come se niente fosse, non mi freghi! Siamo quasi della
stessa statura quindi perché lui si ed io no? -
-Heather, una cosa è sollevare una persona, un'altra
è portarla a piedi fino a casa! -
-Eh va beh! Non diventare pigra proprio ora. Tanto è vicino
inoltre fare un po' di esercizio non può farti che bene! -
ci rimuginò sopra un altro po'. -O forse metterai su muscoli
e diventerai ancora più pesante... chissà! -
Leshawna andò avanti sperando che Heather stesse scherzando
e che vedendola allontanarsi l'avrebbe seguita, invece le
toccò tornare indietro a prenderla.
“Non potevo lasciarla sola così…
purtroppo…" pensò Leshawna mentre si ritirava con
Heather in braccio. Guardò Heather che aveva un'espressione
parecchio contrariata. "Questa è la faccia della
gratitudine. Sono quasi commossa..." la ragazza sospirò.
-Allora... che hai? Ti sto portando a casa come volevi tu, no? -
Heather aveva un’espressione ancora più
corrucciata.
-Dovresti andare a lavorare come scaricatrice di porto, sei
praticamente nata per questo lavoro.- commentò dopo qualche
secondo di silenzio.
-...Grazie? Farò finta che sia un complimento visto che sono
buona. - Heather scoppiò a ridere lasciando Leshawna molto
sorpresa, poi tornò a guardarla storto.
-Buona... - ripetè sarcastica. -Ma certo, del resto non hai
ferito i miei sentimenti o niente del genere. -
-Avrei fatto cosa?!-
-Hai ragione, io non ho dei sentimenti. Non sono neanche un essere
umano dopo tutto...-
-Guarda che io non intendevo... anche se...- Leshawna si
bloccò un attimo. -Sul serio, di cosa stiamo parlando?
Sono... leggermente confusa. -
-Come se fosse una novità. - sbuffò. -Tranquilla,
tanto non ho mai preso sul serio la tua amicizia, mica mi sono fidata.
Non eravamo amiche quindi non c'è assolutamente nulla di
strano nel fatto che tu mi abbia malmenato a caso. E ovviamente non mi
ha ferita minimamente che tu non ti sia sentita neanche un po' in
colpa! No, per niente! Perchè come ti ho già
detto non ho creduto che fossimo amiche. Io non posso avere amiche. -
-Ah... ho capito... Stai giocando al gioco dei contrari. -
cominciò a sentirsi abbastanza a disagio e si fece un po'
rossa in viso e sul collo.
-Ma c-che?! Nessun gioco dei contrari. Se io dico no è no!-
-Senti... mi di spiace… Sinceramente non ho pensato se ti
avevo ferita oppure no… E' un po' difficile ricordarsi che
essendo un essere umano hai dei sentimenti. Praticamente per dirmi
quello che provi stai fingendo di essere ubriaca e anche
così non sei esattamente diretta… O forse credi
realmente di esserti ubriacata?-
-Ma quale ubriaca?! Lo vuoi capire che sono perfettamente sobria! Non
sto fingendo un bel niente, caso mai sei tu a comportarti in modo
strano! Ti ho detto che non ho bisogno di alcuna scusa
perchè non c'è stato nessunissmos
despacimentitos! - disse scalciando e mettendo a dura prova
l'equilibrio di Leshawna.
-...N-nessunissmos despacimentitos? - ripetè lentamente
Leshawna. -Sul serio? -
-Esatto proprio così. - annuì seria Heather.
-Hey... e le mie scuse?! Perchè non me le stai
più facendo?- domandò delusa e infastidita la
ragazza. Leshawna cominciò a domandarsi se non fosse lei ad
essere ubriaca dopotutto, in quel momento Heather faceva quasi
più tenerezza di Lindsay...
"Ma che cazzo c’era in quella birra?!"
-Non voglio delle scuse perchè ne abbia bisogno, mi sia
sentita triste o qualcosa del genere… però...-
-Emh... mi dispiace davvero... - disse cercando di organizzarsi un
discorso. -E’ che mi sono sentita molto in imbarazzo per il
modo in cui mi sono lasciata fregare da Alejandro, ma tutti sembravano
fare molto più caso al fatto che ti avessi colpita ed erano
piuttosto contenti della cosa, quindi diciamo che ne ho approfittato. -
Heather la guardò malissimo, le afferrò i
capelli, raccolti in una coda, tirandoglieli un po'. Leshawna gliela
fece mollare senza che opponesse troppa resistenza. -Ok... diciamo che
questo non mi fa sembrare una brava persona.-
-E poi sarei io quella perfida e manipolatrice? Sparli e ridi delle
persone di cui dovresti essere amica.- disse indicandosi. -E ignori
quella che dovrebbe essere la tua migliore amica solamente
perchè ha colpito il tuo fidanzato con una pala...-
-In realtà mi sembra un buon motivo, la pala poteva romperla
anche per terra… oppure poteva rompersela in
testa… ok, scherzo, perlomeno per quanto riguarda la seconda
parte scherzo...-
-E ora salta fuori pure questo? Beh... l'avrei fatto pure io al posto
tuo... però io mi comporto male apposta! Tu ferisci le
persone senza rendertene neppure conto semplicemente perchè
non sai riflettere prima di agire e sei inaffabile! -
-...Intendevi inaffidabile? - Heather rimase a rifletterci per un po'
"Sì, mi ricorda molto Lindsay in questo momento...
è inquietante!"
-Paradossalmente quello con cui ti sei comportata meno peggio e
Harold... e lo hai lasciato fra le fauci di uno pterodattilo meccanico!-
"Però parole come “fauci” o
“pterodattilo” non le sbaglia..."
-L'ho salvato io quello, per riprendermi la parrucca! Perchè
non mi ha fatto una statua in ora? Mi deve la vita no? Se lo vedi
ricordagli della statua in oro!-
"Ok, sta delirando! lo so che non dovrei trovarlo divertente,
però..." -Beh, l'hai detto anche tu che lo hai fatto per
riprenderti... una parrucca? Scusa ma mi sono persa, non capisco di
cosa diavolo stai parlando.-
-La sfida sui film preistorici della seconda stagione...-
-Ah... vero… Era una fuga istintiva.-
-Ho deciso…- ghignò Heather.
-Che cosa? -
-Per ripagarmi, quello là, dovrà diventare il mio
trasporta buste personale! Costringilo a lavorare per me! -
-Ecco… Stiamo sempre parlando di Harold? A parte che non lo
vedo adatto al trasporto di buste pesanti… Costringerlo? Non
è che lui sia esattamente una mia
proprietà… Sai, possedere le persone,
è un tantinello illegale con l’abolizione della
schiavitù… -
-Non capisco… -
-Sì, ti assicuro che illegale… -
sospirò Leshawna sempre più stanca.
-Non intendevo questo! Non dovresti sentirti malissimo? Ti ho fatto
capire che sei una persona orribile ed inaffidabile, non dovresti
negare e disperarti?- domandò molto sorpresa e curiosa.
"Avrò mai altre possibilità di vederla
così fuori di testa e infantile?" si domandò.
-No, hai detto la verità. Inoltre mi conosco, lo so di non
essere la persona migliore o più affidabile sul
pianeta… e a volte neanche la più riflessiva.-
spiegò sollevando un po' le spalle.
-Ti adatti alle situazioni con una facilità incredibile...-
rispose cercando di non far trasparire alcuna ammirazione.
-Però... mi dispiace di averti ferita. Non ci ho proprio
pensato...- ammise la ragazza.
-Eri troppo occupata a vantarti di aver preso a pugni la terribile
Heather... -
-G-già...-
-Sai... Anche gli altri fanno davvero schifo! - disse ricominciando a
scalciare. -Soprattutto quella Bridgette! Le ho mai fatto nulla? No.
Perchè è così felice quando mi
capitano cose negative? Allora?! - si sfogò. -Ti
dirò un segreto... - disse abbassando la voce e
avvicinandosi all'orecchio di Leshawna. -Quella fa tanto la
santarellina, ma in realtà è soltanto una brutta
arpia!- Leshawna scoppiò a ridere nel bel mezzo della via.
Forse per il tono solenne con cui Heather le aveva fatto quella che per
lei, in quel momento, era una rivelazione incredibile o forse
perché il sussurro le aveva fatto solletico
all’orecchio -Guarda che è proprio come ti dico
io... Secondo me è solo gelosa perchè quel
rincoglionito del suo fidanzato mi considera attraente... ma allora
tutta la popolazione femminile dovrebbe avercela con me… ed
in effetti è così, ma puoi biasimarle? Guarda che
meraviglia che sono!- Leshawna continuò a ridere.
-Guarda che così finirai per farmi cadere... - disse
riprendendo fiato e appoggiandosi con la schiena al muro.
-Comunque perdi davvero la testa quando ti fanno dei complimenti...-
osservò Heather. -Capisco che non hai grandi
qualità e che quindi è raro che qualcuno trovi
qualcosa di decente in te, ma non dovresti comportarti così.
Se fossi diversa non ti saresti fatta fregare così da
Alejandro, non mi avresti fatto saltare un dente e ti saresti potuta
rendere conto di avermi trattata male invece di crogiolarti
nell'approvazione degli altri per avermi colpita, soprattutto di
quell'orribile strega bionda.-
-Sai Heather... io non ci andrei pesante con una persona che ti sta
portando a casa in braccio... va bene che non hai torto, va bene che
devo sentirmi in colpa e va bene devo essere carina dato che non sembri
in te... però al posto tuo eviterei di tirare troppo la
corda. - la avvertì gentilmente.
-Dovresti stare il più possibile lontana da Harold! L'ultima
cosa di cui hai bisogno è un fidanzato come lui! Dovresti
trovarti uno molto più critico che si accorga solo raramente
dei tuoi lati positivi... Un fidanzato con un carattere come il mio
sarebbe l'ideale.-
-Okeeey... Questa è l'avance più strana che abbia
mai ricevuto... si... - disse sorridendo. Heather finse di ignorarla.
-Quindi secondo te c'è li ho dei lati positivi, eh? -
-Faresti anche un gran favore ad Harold, sei la peggiore fidanzata
possibile e immaginabile. -l'attenzione di Leshawna fu inspiegabilmente
attratta da dei bidoni verso cui cominciò a dirigersi.
-E quelli sono dei bidoni dell'immondizia... tu vai nell'umido, giusto?
-
-Scherzavo! - disse scalciando spaventata. -Per quel piccolo masochista
bastardo sei sicuramente un'ottima fidanzata! -
-Ah, lo senti questo ottimo odore di pesce marcio? - Heather
ricominciò a tirare l capelli di Leshawna. -Tranquilla, non
ti butto sul serio. - spiegò la ragazza un po' delusa.
-Guarda, siamo quasi arrivate a casa tua...- le dita di Heather si
erano impigliate ai suoi capelli.
-Diventano proprio crespi quando non li allisci...- osservò
cercando di estrarre le dita.
Entrate nella casa Leshawna mollò finalmente Heather, si
diresse nella sua camera e si stese sul letto.
-Emh... cosa vorresti fare esattamente?- domandò contrariata.
-Te lo scordi che vada a casa, sono esausta! - chiuse gli occhi e si
addormentò nonostante i numerosi tentativi di Heather di
buttarla giù che alla fine si arrese e si adagiò
vicino a lei per riposare.
Il giorno successivo Alejandro andò a fare visita a Heather
e si ritrovò quella strana intrusa in casa che nonostante
sembrasse ancora assonnata, appena lo aveva avvistato aveva cominciato
a fissarlo in cagnesco.
-Ma che piacere averti qui, Al. - disse mostrando i denti.
-Oh, Leshawna! Da quanto tempo! - la salutò cordiale. -Fammi
capire… ti sentivi talmente sola e abbandonata da dover
chiedere a Leshawna di dormire da te? - domandò confuso poi
sorrise amabilmente. -Guarda che se proprio avevi bisogno di compagnia
potevi chied… - Heather che aveva già i nervi a
fior di pelle per conto suo e gli pestò il piede.
-Prima mi ha fatto andare avanti e indietro per la città con
un mare di buste, poi ho dovuto riportarla a casa dal ristorante
orientale in braccio… credo sia normale che mi sia sentita
esaurita e abbia dovuto dormire qui, no? - spiegò Leshawna
mentre si godeva l’impagabile volto disorientato del ragazzo.
-Ho alzato un po’ il gomito… - disse Heather
infastidita. Leshawna sembrava divertita mentre indicava una bottiglia.
-Sul serio, ti sei ridotta in modo da non potertene tornare a casa da
sola per una limonata con leggero retrogusto di birra? - disse scettico
guardando la bottiglia. -Sicura di non esserti solamente suggestionata?
- insinuò divertito. -Non mi sembri mostrare alcun sintomo
da post sbornia… -
-E sembri ricordare benissimo tutte le cose carine che mi hai detto
ieri sera… - aggiunse Leshawna canzonandola.
-Io vi odio ragazzi… davvero, vi detesto! - disse con le
braccia conserte prima di buttare fuori entrambi.
Note:
Nel caso (remoto credo? Sinceramente non lo so...) in cui non lo
conosceste o non l’aveste mai assaggiato. Il wasabi usato per
condire il sushi si presenta come una sorta di salsetta verde piuttosto
densa, è ottenuto da una pianta, è piuttosto
piccante e tende a stimolare la mucosa nasale… una
volta mia sorella l’ha assaggiato senza sapere cosa fosse, mi
ha divertito la sua reazione. Lo so, sono una brutta
persona… ma ho anche dei difetti…
Mi sento davvero una brutta persona per aver fatto parlare ad
Heather un falso spagnolo come quello... ma mi sono divertita molto! La
mia severissima professoressa di spagnolo delle medie mi ammazzerebbe!
Effettivamente l’effetto di una sostanza può
essere modellato per certi aspetti dalle nostre aspettative a
riguardo(l’effetto placebo funziona su questa base) ma ho un
po’ esagerato.
Non ero sicura di scrivere sul serio questa cosa o di pubblicarla,
è una cosa stupida, ma io e la stupidità siamo
compagne inseparabili, inoltre mi divertiva molto l’idea di
Heather fuori come un balcone…
Se voleste lasciarmi un parere mi fa molto piacere naturalmente, spero
che la storia possa piacervi.
|