N̷ᴏɴᴄʜᴀʟᴀɴᴄᴇ

di Anila Any Sty
(/viewuser.php?uid=633475)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



"Il termine francese “vintage”, di derivazione enologica, indica il vino d’annata, reso pregiato dall’invecchiamento. Nell’accezione moderna viene utilizzato per indicare un oggetto di culto, fuori produzione, appartenente ad un’altra epoca o generazione.’’

Vintage. Una parola che abbiamo appreso oggi in classe, divertente, è stata l'unica cosa che ho ascoltato per tutta la lezione: ma chi potrebbe biasimarmi? Ero troppo impegnato a fissare l'unica persona di cui mi importi qualcosa a parte il mio pacco. Il suo nome è Kagome Higurashi, al secondo anno nella nostra scuola. Una ragazza normalmente tranquilla e riservata, ma estroversa con le sue amicizie e molto dolce, da quel che ho visto. Possiede dei graziosi occhi azzurri e labbra perfette, le sue ciglia non sono troppo lunghe ma abbastanza per incantarmi, per non parlare dei suoi capelli neri, che la mostrano autentica, ma anche profonda e passionale.

Eppure nella mia scuola ci sono un sacco di ragazze che possono essere scambiate per modelle e dive, é lei è semplicemente una ragazza normale, semplice, in piedi accanto alle mie altre compagne di classe lei è solo... 'carina'. Ma questo è ciò che amo di lei, oltre alla sua attraente personalità. È una cretina completa e abbiamo così tanto in comune.

So già tanto di lei, vista la mia influenza abbastanza popolare. Ci sono persone che si leverebbero il capo e piangerebbero pur di finire nella mia stessa classe, o nella mia stessa stanza, mentre lei non è nemmeno capace di lanciarmi uno sguardo interessato. Sono invisibile a lei? Non mi vede. Perché mi ignora? "Perché?" Dico io tremante, fissando nella sua direzione le sopracciglia corrugate.

"Inuyasha, hai detto qualcosa?" La voce familiare della mia insegnante raggiunge le mie orecchie, e solo allora mi rendo conto che tutti stanno fissando nella mia direzione... anche lei. Ci fissiamo l'un l'altra e lei deve sentirsi così goffa ma nel suo largo maglione blu scuro - è tutt'altro che per me. Sembra così angelica... così pura. Apro la bocca per dirle qualcosa, anche mentre è a metà della stanza - e finalmente cominciai ad avere il coraggio di chiederle il nome, un nome che conosco già, ma devo iniziare con poco.

"Inuyasha, stai bene?" Domandò la signora Kaede, stavolta preoccupata. La guardai per un attimo, e distolsi lo sguardo per tornare verso Kagome che è tornata ad ignorarmi, come se la mia esistenza non avesse un significato. Chiusi le mani in un pugno lasciando passare un moto di rabbia. Perché?

"Inuyasha? " " Chiudi il becco!" Scattai, e notai tutti sorpresi dal mio sfogo, mentre lei sussultò. Non posso dare torto a nessuno, solitamente sono un ragazzo tranquillo, pieno di rispetto quando si tratta di insegnanti e coetanei nonostante la mia natura estroversa. Non so perché sia successo, solo… non lo so…

"Mi dispiace" borbottai piano, chinando leggermente la testa per dimostrare il mio pentimento. Anche se sono più alto di lei in classifica, ed anche se fossi il suo superiore rimane pur sempre un’adulta ed io dovrei stare al mio posto.

"Va tutto bene ..." rispose dolcemente, e potrei quasi dire che mi ha già perdonato. "No, no, non è.." borbottai ancora una volta, le mie guance iniziarono ad avere una leggera sfumatura di rosso mentre mi alzai dal mio posto. "Dovrei essere punito per azioni così inaccettabili" dissi, sospirando piano. "Potrà scegliere la mia punizione". Le ho permesso di controllarmi.

La sua bocca si spalancò. Nessuno dei miei antenati, nessuno dei miei fratelli, genitori, nessuno ha mai fatto una cosa del genere nelle loro vite: era solo una follia, e io non capivo perché lo stavo facendo, sarò impazzito?

"Va bene..." disse lei insicura. "La tua punizione è stare con me per pranzo.’’ sorrise, "E potresti portare un amico.". Non era quello che volevo esattamente, ma è stata una sua scelta, dopotutto.

Sapevo già chi invitare, ma ho sfogliato l'aula piena di ragazzi speranzosi e di ragazze sognanti per far sembrare che non fossi sicuro.

"Lei" dissi dolcemente, indicando la mia amata.

"Scelgo lei.”




Angolo autrice

Ma piacere! 
Ebbene, ammetto che seguo questo sito da anni ed ho sempre letto fictions in queste sezioni, ma non mi sono mai decisa di pubblicare quí fino ad ora. 
Questa fic contiene solo due capitoli, ammetto che non é molto innovativa, é un tipo di storia semplice e molto comune, peró ho provato a scriverla con i mio punto di vista, quindi perdono subito per mancanza di trama o di colpi di scena.
Spero venga apprezzata, ed accetto commenti di tutti i tipi, dopotutto é la mia prima storia in questa sezione, e sono disposta ad imparare volentieri!
Per il resto, ringrazio tutti quelli che leggeranno la mia storia e che siano arrivati fino a quí!
Alla prossima! 
Any ^^

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3781929