Amata immortale, mia luce in una triste Londra spenta

di CauchemarDelirant
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Era ancora immersa nei suoi pensieri quando, servendo da mangiare ad un cliente, lo sentì confabulare con un uomo seduto accanto a lui.
-Hai sentito? Si dice, o meglio, si mormora, che.. Hai sentito insomma del barbiere di Fleet Stret, no?- l'altro scosse la testa. "Il giudice Turpin l'ha fatto allontanare, ancora qualche tempo fa, ma le motivazioni non sono mai state chiare.- il cliente fece un'aria cospiratrice e fece avvicinare il compagno, tanto che Nellie dovette sforzarsi per udire il resto del discorso.
-Si dice.. Che Turpin l'abbia fatto per la moglie del barbiere, Lucy Barker! Per poterle.. Fare la corte, ecco, liberamente.- l'altro lo guardava impressionato -ebbene sì... Le manda fiori, fa di tutto.. Ma lei no, non è il tipo.- -e poi?- -E poi Sir Turpin ha anche preso in custodia sua figlia, non avendo essa più padre- -Non deve averla presa bene Mrs Barker..- l'altro bevve un sorso di gin -Bof, è solo una donna.-

Nellie era abituata ad ascoltare i discorsi dei clienti, era il suo metodo di tenersi informata sulla vita di Londra. Non diede particolare importanza alla vicenda del giudice: su di lui ne aveva sentite tante. Presto si rituffò nelle proprie congetture a proposito dell'ospite fino a che il locale non fu completamente svuotato. Quando Nellie ritornò nella stanza in cui aveva lasciato l'ospite la trovò in piedi, che fissava le ceneri del caminetto spento: sembrava annegare nei propri pensieri.
Finalmente la giovane si accorse della sua presenza. -Oh, Mrs Lovett! Non vi avevo sentita arrivare..- la guardò fissa, come chi ha qualcosa di molto importante da dire. -Mrs Lovett..- Nellie le si avvicinò preoccupata, ed attese che parlasse.
-Io..Ricordo il mio nome. Mi chiamo Lucy, Lucy Barker-.




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