Mio padre mi rivolge uno sguardo incoraggiante.
-Clara, entra.- Non lascio il suo braccio.
Le luci si riflettono ovunque allinterno della bella sala, fino alle finestre che danno sul giardino buio.
Mi presenta a molti suoi colleghi, fiero di me e dei miei studi.
Si avvicina un giovane.
-Mi concedete questo ballo?- Papā sorride. Non ha smesso di sorridere nemmeno per un istante.
-Naturalmente.- Prende la mia mano. Č calda, morbida.
Giungiamo in fondo alla sala, e porta la destra sulla mia schiena.
-Sono Fritz Haber.- Esordisce, non appena muove il primo passo. Alzo gli occhi nei suoi. Sono scuri, profondi, sinceri.
-Clara...- La sua guida č vigorosa.
-Immerwahr. Conosco vostro padre.- Sorride ampiamente.
-E cosa fate nella vita, Herr Haber?- Mi rassicura.
Sembra volermi proteggere con il suo corpo.
-Studio chimica.- Sorride di nuovo alla mia sorpresa.
-Anche voi!- Il suo sorriso...
-Come vostro padre, č proprio in questo modo che ho avuto il piacere di...- Ha frainteso.
-Come me.- Lo interrompo. Ora sono io a sorridere del suo stupore.
Quando esco dalla sala, mi giro unultima volta verso di lui.
Mi sorride, e abbassa lievemente la testa.
Sorride. |