Ç'est toujours moi

di Corvina13
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Ç'EST TOUJOURS MOI


TRE TAZZE DA TE'

 
Erano le nove di una tranquilla mattinata di inizio luglio. Marinette si stava recando nuovamente dal Maestro Fu in compagnia di Tikki. Pareva che il piccolo Kwami avesse avvertito una connessione spirituale con Wayzz, che le chiedeva di fare loro visita. A quanto pare c'erano delle novità. 
«Vieni, entriamo» le disse l'esserino rosa. Una volta dentro, il Maestro la fece accomodare nell'altra stanza. Parlarono per circa un'ora.
D'un tratto qualcuno bussò alla porta. Il Maestro andò ad aprire, lasciando la ragazza a riflettere intensamente per conto suo e fare chiarezza su ciò che si erano detti. Disse al nuovo arrivato di sedersi sulla poltrona. Poi prese un vassoio: vi poggiò tre tazze da tè e lo pose sul tavolino di fronte alla poltrona. Riempì le tre tazze, ne prese una e, dopo aver scambiato un paio di parole con l'ospite, tornò nell'altra stanza. Ma la porta si riaprì subito dopo, e apparve sulla soglia la ragazza.
«Marinette?» esclamò sorpreso.
«A quanto pare noi due abbiamo qualcosa da dirci, Adrien» affermò lei, quasi come se non avesse ancora realizzato bene di cosa riguardasse l'argomento.
«Credo di sapere di cosa stiamo per parlare» disse lui serio.
Ormai era chiaro, inutile fare i timidoni increduli, non sarebbe servito a niente fare le vittime della verità più grande della loro vita, sarebbe stato vano fingere di essere troppo sorpresi. Una volta che la cosa fu mostrata esplicitamente, tutto acquisiva improvvisamente più senso e niente pareva più così assurdo.
La mora andò a sedersi sulla poltrona di fronte a lui.




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