Cinderella man

di Milady Silvia
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Cap.15 Sempre più vicini

 

Rogers era intento a guardare oltre la vetrina la grande coppa e la foto della sua squadra.

"Il punto della vittoria... I nerd non erano incapaci negli sport, campione?" chiese.

Tony ridacchiò, ticchettò sulla foto.

"Io sono incapace solo nelle diete" disse.

Steve ridacchiò.

"La mia cucina non ti aiuterà in quel senso.

Sto imparando un tipo di pastella per ciambella..." lo stuzzicò.

< Non dovrei abbassare così la guardia, ma questo traguardo era troppo importante per me >.

Tony si leccò le labbra.

"Dovrai farmela provare per primo" disse.

Lo guardò, sorrise.

< Sta finalmente dimostrando che è un essere umano come tutti > pensò.

"Sarà una tua esclusiva..." gli promise Rogers.

Gli fece un sorriso.

Tony si passò la mano tra i capelli, sospirò.

"Beh, ti avevo promesso che avremmo vinto. Io mantengo i patti".

"E nella mia parte di patto cosa c'è?" indagò Steve.

Tony rise, gli diede una manata.

"Volevo vederti umano. Ci sono riuscito".

Steve arrossì, sporgendo il labbro inferiore.

"Quindi smetterai di ricattarmi?" tentò.

Tony sogghignò, si sporse sulle punte.

"Dipende. Smetterai di essere un perfettino?".

Rogers s'irrigidì, trattenendo il respiro.

Tony gli si avvicinò, ad un palmo dalle sue labbra.

"Allora?".

Il suo respiro caldo giungeva fino al viso sbarbato dell'altro.

"Pe-penso... tutti vogliano migliorarsi. Io cerco so-solo...". Le parole di Rogers si accavallavano.

Tony gli diede un bacio a stampo.

"Smettila" ordinò, caldo.

Steve chiuse gli occhi.

Annuì piano.

< Lo avrei immaginato in tanti modi orrendi, ma non così >.

Tony sorrise, gli diede un altro bacio a stampo e si scostò.

"Il primo bacio lo riserviamo al tuo One True Love, Cenerentola".

 

******

 

Steven mugolò, coricandosi su un fianco. Tirò su le gambe e le strinse contro il petto, il suo respiro nel sonno era affannoso.

 

“Ti va di passare questa giornata al mio servizio?” domandò Tony.

Steve si mise a gattoni sopra di lui.

“Sono o non sono il suo cameriere, Mr. Stark?” domandò il biondo. Gli slacciò la cravatta. “Sarò tutta la vita al suo servizio” rispose. Si piegò in avanti e gli baciò il collo.

Tony gli passò la mano sulla schiena.

“Non mi aspettavo questo lato di te” sussurrò, mentre le sue pupille divenivano nere e si dilatavano. “Mi hai salvato da tuo padre... Mi hai insegnato il pianoforte. Ora ho persino vinto il campionato con il tuo punto decisivo... questo è il minimo” rispose Rogers. Unì le sue labbra a quelle dell’altro, mentre Tony affondava nel divanetto.

 

Steve sgranò gli occhi e si svegliò di soprassalto, il viso madido di sudore e il respiro accelerato.

Si guardò intorno e vide che le stuoie per terra erano vuote e anche i letti.

< Creed e Logan sono fuori, fortunatamente > pensò.

Si alzò silenziosamente in piedi, raggiunse il davanzale della finestra e si affacciò, il vento della notte gli sferzò il viso bollente. Le sue labbra erano arrossate.

< Ho sempre 'temuto' cose di questo tipo. Odio quei maledetti oggetti che mi fanno utilizzare, però... Adesso questo sogno.

Non ci capisco più niente > pensò. Serrò i pugni e si passò la mano sul viso.

 





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