Comeasuare
“Giuro, adesso non ho più una pistola”
Shimada è
un ragazzo serio e piuttosto tranquillo. Sembra sempre che nulla lo
turbi, e riesce a stare calmo in più o meno ogni situazione.
Non parla molto, saluta i
vicini con un cenno della testa o un “salve” affrettato,
prima di controllare il cellulare per vedere se è in
ritardo. Non gli piace arrivare tardi a scuola, perché
odia avere fretta e l’idea di correre alla fermata
dell’autobus più vicino per arrivare quasi nei pressi
della sede scolastica gli dà davvero fastidio.
Lui per comunicare non usa
quasi mai le esclamazioni. Pensa semplicemente che non gli servano,
dato che il suo viso dà esattamente l’idea di come si
senta in quel momento, così come i suoi movimenti e gesti.
Però, quella
mattina, non poteva fare semplici segni per esprimersi e le sue
espressioni facciali neanche avrebbero aiutato.
Doveva dire una sola e
semplice parola, che però non era sicuro di pronunciare al suo
ex amico Ishida. Si erano rimessi in contatto per via del film che lui
e Nagatsuka stavano girando, ma non si sono mai rivisti propriamente, e
Shimada voleva sistemare questo incontro mancato.
Come as you are, as you were
As I want you to be
As a friend, as a friend
(Or) As an old enemy
Mentre
camminava per arrivare dietro alla sua vecchia scuola elementare, luogo
dell’incontro, il biondo era tormentato da più di una
domanda:
Con questo incontro lui ed Ishida avrebbero potuto riavere l’affiatamento di anni prima?
Sicuramente era cambiato,
da quando era piccolo. Ma quel cambiamento da parte di Ishida era un
bene o un male per il legame tra i due?
Quando arrivò, in anticipo, dietro all’edificio, ebbe la sua risposta:
Lui non voleva essere per forza amico di Ishida. Lui era l’ultima persona da cui potesse pretendere una cosa simile.
Pretendeva qualcos’altro da quell’incontro.
Nagatsuka aveva chiamato
Shimada per la colonna sonora del film, e gli disse che era stato
Ishida ad avere l’idea di rimettersi in contatto con lui per
questo.
Ishida, però, non
gli aveva mai detto perché avesse scelto proprio lui, con tutti
i musicisti migliori che c’erano in giro. Ciò fece sorgere
un’altra domanda:
Gli serviva solo come strumentista, o anche come amico?
Voleva una risposta secca, senza giri di parole e soprattutto sincera.
Era andato lì per trovare una vera risposta alla sua domanda.
Take your time, hurry up
The choice is yours, don't be late
Take a rest as a friend
Shimada sapeva che Ishida era un ritardatario, ma di tanto in tanto roteava gli occhi, infastidito proprio da questo suo tratto
Dall’altra parte,
però, pensava che l’unico sbaglio commesso da Ishida era
stato quello di non partire qualche minuto prima, e che prendersela
comoda di per sé non è una cosa malvagia, quindi in un
certo senso quel ritardo glielo poteva perdonare.
Anche se dalla sua fremeva dal sapere se lui lo odiasse ancora per tutto quel che gli ha fatto passare.
Quelle non erano colpe che
potevano cancellarsi facilmente, ma Shimada cercava di sperare, anche
se gran parte di sé era pessimista. Ben venga il suo perdono, ma
se ciò non sarebbe accaduto, lo avrebbe perfettamente capito.
Dopo una ventina di minuti passati ad aspettare, i precedenti dubbi sull’arrivo di Ishida finalmente svanirono.
As an old
Memoria
Era di nuovo in ritardo rispetto ai suoi amici.
Li
salutava da lontano, esclamando di aspettarlo, e loro si ritrovavano a
stare lì impalati ad attendere il loro compagno, che arrivava da
loro sempre con il fiatone.
«Sei sempre in ritardo, Ishida!»
Sbruffò Hirose , salendo già le scale per entrare a scuola.
«Siete voi che arrivate troppo in anticipo!»
Protestò Ishida
«Se tu partissi prima risparmieresti fiato…»
Si intromise Shimada, guardando l’orologio.
«Non mettertici anche tu, Shima! Sai che mi scoccia svegliarmi prima!»
«Shimada!»
Il ragazzo sentì la voce di Ishida da lontano. Alzò la mano in segno di saluto, mentre il moro lo raggiungeva.
«Scusa il ritardo, sono partito tardi da casa!»
Era strano per Shimada sentir ammettere da Ishida che era effettivamente in ritardo.
«Non fa niente».
Dopo qualche minuto di silenzio, Ishida fu il primo dei due a proferir parola.
«Mi avevi scritto che dovevi dirmi una cosa»
Shimada annuì, alzandosi dalla panchina presente nel prato dietro l’edificio scolastico.
«Sarò breve.»
And I swear that I don't have a gun
Shimada guardò negli occhi Ishida. Era confuso ma curioso allo stesso tempo.
No I don’t have a gun
Fece un respiro profondo. Poi si ricurvò, abbassando il capo
No I don’t have a gun
«Scusa, Ishida.»
Angolo autrice
Momento spiegazione: Hirose è il bimbo che era amico di Ishida alle elementari, insieme a Shimada.
Finalmente l’ho finita! Ce
l’avevo da tipo 2 mesi! (il che è tantissimo perché
generalmente finisco queste one shot in un pomeriggio o poco
più)Champagne!
Ringrazio ancora Paola: Sei la mia beta reader di fiducia-
Buonasera, prima di tutto. (Giorno… Sera…)
Ho scritto questa storia perché probabilmente sono una masochista. Qui lo dico e qui non lo nego.
Shimada appare per tipo tre
fotogrammi nel film e solo tipo 10-8 vignette (numeri a caso) nel
manga. Ma si, scriviamoci sopra anche i suoi complessi, sapendo
già che mi metterò le mani nei capelli!
Masochismo a parte…
Mi è un po’
dispiaciuto che questo qui non abbia avuto un chiarimento preciso con
Ishida, mentre molti altri invece si.
Nel manga (alla fine) si vede
solo che fa la colonna sonora per il film che devono girare Ishi e
Nagatsuka , nel film invece dopo la scena del banco dei taoyaki
sto’ poverello non viene mai più citato.
Aveva anche portato Ishida
all’ospedale, quindi in qualche modo non è che se ne
fregava di lui e, a quanto dice la wiki, non ha mai detto niente
proprio perché era pentito del bullismo che gli ha fatto.
(Che poi rimane ancora con il
pentimento per una cosa delle elementari…? Vabbè,
dettagli. Sta’ cosa c’è anche per tutti gli altri
personaggi, quindi vabbè)
Ho voluto dargli un po’ di forza.
Perché Come As You Are?
Perché, mi sono cercata
il significato di questa canzone, e ho scoperto (almeno, secondo
l’interpretazione a cui ho voluto credere) che voleva dire di non
giudicare una persona quando non la vedi da molto tempo e quindi cresce
e cambia.
Questo tema per me ci calzava a pennello con questo film/manga.
Poi vabbè, ho fatto in
modo che le strofe separate ci stessero bene con la situazione che
volevo descrivere, ma più o meno il flash che ho avuto è
partito da lì.
Perché Shimada?
Come ho detto almeno tre volte,
sono una masochista, quindi non volevo scrivere di personaggi che,
diciamo, avevano già “risolto” con Ishida,
perché appunto il chiarimento si vede già
nell’opera originale.
Devo dire che ero indecisa tra Ueno e Shimada ma, proprio per il motivo citato sopra, ho scelto il caro Kazuki.
…Wow. Non ho mai scritto un angolo autrice tanto lungo.
Quindi… Mi congedo, alla prossima!
-Tomorrow
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