Silvestro o son desto?

di Sylvesteraddicted_
(/viewuser.php?uid=828079)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


“Se ti avvicini di nuovo al piccolo titti, ti arriva un’altra ombrellata in testa!” Ringhiò la nonna. Ettore, come sempre al suo fianco, mostró il suo solito ghigno ripugnante. “Beh? Che diavolo vuoi bestiaccia!” Gli urlò Silvestro. Questo lo fece scatenare, ma la nonna lo tirò via, interrompendo il suo momento d’ira. “Cosa c’è gattone? Sei deplesso folse?” Esclamò Titti. “Cosa c’è?! Cosa c’è? Pennuto, c’è che non né posso più! Corri qui scappa di là e poi prendi ombrellate!” Rispose a tono Silvestro. “Ma.. se ti stufassi, sai cosa potlebbe accadele?!” Rispose Titti, stupito. “Cosa, uccellaccio?” Chiese Silvestro. “Ma è ovvio no, finilebbe il caltone animato, se ti litilassi e smettessi di acchiappalmi, non esistelebbe più niente! La gente va pazza pel le nostle avventule, c’è un business dietlo che tu non ti immagini neanche! Magliette con la nostla foto sopla e tante altle cose!!” Rispose Titti sorpreso. “E allora?” Rispose Silvestro con un tono perplesso. “E allola? Tutti ci adolano, la nostla calliela finilebbe e non ci salebbelo più caltoni animati con noi!” Esclamò Titti, disperato. “Adorano te e odiano me.” Rispose tristemente. “Andiamo micione,sono anni che ci plendiamo in gilo a vicenda! È un gioco olmai!” Disse,ridendo. “No, io credo invece che qui l’unico preso di mira sia io! Cerco di prenderti ogni giorno, e cosa ottengo? Incudini in testa e mazzate!!!” Rispose con tono burbero. “Ma è ploplio questa la logica del caltone gattaccio! Se non fosse così, niente avlebbe senso!” “Non faccio altro che fallire e prendere botte.. il mondo può andare avanti anche senza questo felino!” Così dicendo, abbandonò le riprese e se ne andò. Titti, spiazzato, torno a dare la cattiva notizia alla nonna, sperando in cuor suo di trovare una soluzione, perché in fondo in fondo, un po’ di bene gliene voleva. Nel frattempo il nostro gatto.. “Ci deve pur esserci qualcosa che so fare.. sinfonia di sogliole siamesi.. è mai possibile che tutta la mia vita ha girato intorno a quell’orribile pennuto!” Vagó per giorni, tra i vicoli di New York e gli angoli più bui della città. “Ehy amico? Vuoi questa lisca di pesce? È un affare, due al prezzo di una!” Disse un vecchio gatto, sbucando da un vecchio bidone della spazzatura. “No,grazie amico.. non sono dell’umore giusto.” La puzza era terrificante. “Sono proprio sfortunato.” Improvvisamente, da un muretto tutto sporco di graffiti e pezzi di cibo avariato, sbucò un grazioso canarino azzurro. Silvestro lo vide. “Oh no, no assolutamente no!! Ho chiuso con i volatili!” Il pennuto esclamó:”Fallito! Fallito!” “Ah.. è inutile, sono proprio una frana.. mio padre aveva ragione..” Flashback.... “Papà, papà!! Guarda ho trovato un topo! Posso tenerlo e averlo come mio amico?” “Oh mio dio.. credevo volessi averlo per cena.... sei senza speranza figlio mio..” Fine flashback.... “Lui voleva che diventassi un gatto abile, in grado di saper cacciare, ma io sin da cucciolo sentivo che c’era qualcosa di diverso in me, come se non fossi nato per quello scopo.. ma per altro!” Questo ricordo d’infanzia scateno al nostro amico una serie di domande e riflessioni..... cosa succederà nel prossimo capitolo? Capitolo 1 andate a leggere!! 😀




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3786919