Hairstyle
Kankuro
stava camminando per il corridoio dei piani sotterranei del palazzo
con una bottiglietta di succo in mano e un biscotto tra i denti.
Era
deciso a nascondersi in camera sua finché Temari, Yukata e tutte le
altre isteriche non si fossero date una calmata.
Quel
giorno erano tutte più pazze del solito.
Quando
giunse in camera sua vide la sua amata Sumire seduta sul letto con un
elegante abito tra le mani.
Rimase
immobile un paio di istanti a studiare il suo bizzarro comportamento:
lo fissava con aria corrucciata e se lo rigirava tra le mani.
Passato
quel momento diede un morso netto al biscotto facendo risuonare un
lieve “tac” perfettamente udibile però nel silenzio della
stanza.
Sumire
si voltò di scatto arrossendo un po' per essere stata beccata in
quel momento.
<<
Ciao >> disse poi con tono lieve.
<<
Che hai? >> domandò il ragazzo incuriosito.
<<
Nulla... >> disse girandosi a fissare quell'abito monospalla di
seta con dei dettagli dorati.
Sbuffò
sommessamente prima di continuare.
<<
… è solo che … >>
Matsuri
per il suo matrimonio le aveva chiesto di fare da damigella d'onore.
Gaara
le aveva fatto la proposta due mesi prima e mezzo villaggio era in
fermento per via dei preparativi da allora.
Anche
lei era piuttosto emozionata. Insomma finalmente quel baka panda
si era deciso, però...
Ispirò
chiudendo gli occhi.
Era
un po' in ansia per loro: Matsuri sarebbe diventata la moglie del
Kazekage e l'etichetta le imponeva una serie di impegni che le
avrebbe portato via la maggior parte del tempo.
Inoltre
c'era anche un altro problema...
Come
avrebbe influito tutto questo sul loro rapporto?
Dannazione
aveva criticato tanto Temari ed adesso lei si comportava allo stesso
modo...
Kankuro
le si avvicinò sedendosi accanto a lei.
<<
Ho capito >>
Sumire
aprì gli occhi girandosi verso di lui aspettando che continuasse la
frase.
Alle
fine il ragazzo si decise.
<<
Tu detesti l'arancione >> disse con convinzione.
Sumire
rimase spiazzata un paio di secondi.
In effetti lei detestava quel
colore e Matsuri, nonostante ciò, le aveva chiesto di mettere
quell'abito color pesca, ma non era certo quello il problema in quel
momento.
Stava
per replicare quando il jounin poggiò una mano sulla sua
accarezzandola col pollice.
La
guardò con sguardo complice infondendogli un dolce senso di
tranquillità.
Aveva
capito e quello era il suo modo di dirle che, nonostante i
cambiamenti, sarebbe andato tutto bene.
Annuì
alzandosi in piedi di scatto e si spogliò davanti a lui indossando
l'abito.
Kankuro
guardò la ragazza sistemarsi il fiocco dietro la schiena.
Però,
le stava bene.
Una
volta sistemata una piega della gonna gli rivolse un allegro sorriso.
<<
Voglio più bene a mia sorella >>
*
Una
volta più tranquilla e decisamente più pimpante Sumire si diresse a
passo svelto verso la camera della sorella, ma durante il tragitto
incrociò Gaara.
Il
ragazzo era davvero elegante nel suo avito da cerimonia, sembrava
persino più alto e più adulto.
O
forse semplicemente ai suoi occhi lui era sempre un... baka panda.
<<
Ehi >> disse sorridendogli.
<<
Sumire >> si limitò a dire lui, rigido.
Sembrava
davvero molto teso e Sumire non poté non trovare quel comportamento
molto dolce.
<<
Come ti senti? >>
<<
Bene >>
Ahi.
Risposta veloce e monogrammatica.
<<
Se vuoi c'è Kankuro in camera sua, dovrebbe avere dello scotch in
camer... >>
<<
Niente alcool. E' amaro >>
Sumire
sospirò squadrandolo dall'alto in basso.
Quel
ragazzo era più teso di una corda di violino e aveva il terrore che
nel bel mezzo della cerimonia si sarebbe chiuso in un guscio di
sabbia.
Continuò
a fissarlo finché non notò un dettaglio che non avrebbe dovuto
trascurare.
<<
Hai dei capelli … strani >>
Gaara
strabuzzò gli occhi colto di sorpresa, anche se ormai avrebbe dovuto
farci l'abitudine.
<<
I miei capelli sono perfetti così come sono >>
La
ragazza portò le mani sui fianchi.
<<
Gaara sul serio devi tagliarli >>
<<
Non ci penso nemmeno >>
<<
Sembra che tu abbia una cuffia in testa >>
<<
Non è affatto vero >>
Sumire
inspirò e chiuse gli occhi.
Mai
MAI sottovalutare la potenza di un “Perché no?”
Con
un gesto fluido e veloce estrasse un coltellino nascosto nell'abito e
gli tagliò i capelli accorciandoglieli di qualche centimetri.
Gaara
la fissò allibito per qualche secondo, poi il suo sguardo virò su
un'espressione vagamente omicida simile a quella che aveva da ragazzo
poi infine portò le mani in testa ed urlò.
<< Che
ti è saltato in mente!? >>
Sumire in un primo
momento si ritrovò inquieta di fronte a quello sguardo ma riuscì a
celarlo bene. Fece spallucce come se fosse una cosa normalissima e
gli rivolse un dolce sorriso.
<<
Ormai è fatta. Non hai altra scelta se non farmeli pareggiare >>
disse con aria allegra lasciando il Kazekage completamente basito.
*
Durante
la cerimonia i due sposi erano in piedi dinnanzi l'intero villaggio,
mano nella mano.
In
mezzo alla folla, in prima fila la più grande dei Sabaku si avvicinò
all'orecchio di Sumire sussurrandole delle parole all'orecchio.
<<
Sumy... Grazie per avergli sistemato la testa >>
La
ragazza sorrise compiaciuta.
<<
Dovere Temari >>
Angolo dell'autrice.
Tributo a quei meravigliosi
capelli che si sono persi nel tempo (Naruto se li rasa e Gaara ha
deciso di diventare il nuovo raperonzolo... valli a capire ...)
Ho già trattato in altre ff il
matrimonio di Gaara e matsuri. Quindi per questa ff mi piaceva
sperimentare qualcosa di diverso. Spero vi sia piaciuto.
A presto. Bye.
Violetta_
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