A VOLTE RITORNANO
Benvenuti, non siate timidi,
Mettetevi comodi e ascoltate i nitidi
Ricordi e le odi
Che un tempo io dedicai
A chi assai amai ...
No, d'accordo, così non va bene.
Non vorrei davvero prendervi in contropiede
Con un tale e pesante tono
Che mi fa sentire estremamente fuori luogo!
Oggi sono qui per ritrovate quel brio
Che un tempo provai per questo scribacchio.
A comporre non ho problemi,
Sappiamo tutti che sono il re dei poetici schemi,
Sono invece i pensieri
Che sembrano non voler quietarsi.
Torniamo allora a quel ieri ...
Per il passato, lo si sa, c'è di che tormentarsi,
Può essere doloroso
Come il morso di uno Shax bavoso.
E, tuttavia, è necessario talvolta tornarci,
Al futuro prepararsi
E acquisire una certa prospettiva
Del presente, che diventa un'attrattiva.
Esporrò un rapido esempio:
Che mascalzone empio
Era quel corvino che scorrazzava per le vie della città,
Rimuglinante con soffocate velleità,
Isolato, affamato e torchiato,
Guardandogli intorno
Non avreste visto che un paesaggio vuoto e disadorno.
Facciamo, invece, un passo avanti,
Perché oggi io non so proprio più dove voltarmi
Per avere un po' di tranquillità.
In cucina si narra di atroci cadute per amore,
In biblioteca, Lucie di James offende l'onore,
E in salotto ... non fatemici pensare,
C'è un Lightworm. Preferisco per un'anatra penare.
Lo so, lo so cosa tutti state pensando ...
E, infatti, ci sto arrivando.
Lei,
Tutti i meccanismi fa funzionare;
Lui, anche la mia anima si occupa di medicare.
Tessa: "Will, tutto bene?" È preoccupata dall'inusuale gravità del marito.
Will: "Sì, è solo che ... non so, probabilmente sto solo invecchiando."
Tessa: "William, hai trent'anni, non settanta."
Will, gesticolando con la piuma in mano: "Sarà tutta questa maturità che mi opprime. Ieri mi sono stirato un muscolo, Tess. Mi sono stirato un muscolo mentre lanciavo un coltello, ti rendi conto?" Ha assunto una buffa espressione disperata.
Tessa, usando un tono allusivo: "Potrei avere un'idea ... Sai, per farti sentire più giovane, ecco. E magari potresti vedere un futuro più liscio."
Will, dimentico del precedente disagio ma con finta noncuranza: "Ah, si? Che idea avresti?"
Tessa, piazzandogli in mano un oggetto: "Raditi quella barba, o non risponderò di me stessa. Non ho sposato Gengis Khan!" Si allontana, lasciando Will solo, con un rasoio in mano.
Angolo dell'autrice: Ecco, non so come giustificarmi per aver pubblicato una simile atrocità, ma una volta che l'ho scritta non ho avuto il cuore di cestinarla. Spero comunque che vi abbia regalato un sorriso e, se ancora non l'avete fatto, vi invito umilmente a leggere le altre poesie della raccolta, sicuramente qualitativamente migliori (ma neanche tanto, ma andatelo a spiegare a Will). Non scrivo e pubblico qualcosa qui su Efp da quasi tre anni, vi prego, siate clementi!
P.S. non ho idea del perché la storia risulti tutta appiccicata, l'ho scritta sul bloc notes del cellulare e ho anche aggiunto le spaziature ma non sembra cambiare nulla ... non appena avrò un computer a disposizione provvederò immediatamente a sistemarla.
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