ReggaeFamily
Questa è una
song-fic, ma è stata costruita con diverse canzoni, perciò
troverete il link a ogni brano schiacciando sul titolo delle canzoni
che nominerò durante la storia!
Buona
lettura ♥
Karaoke
Da
quando sono partito in vacanza, non ho fatto che rilassarmi e stare
in totale relax.
Scegliere
una meta come l'Italia è stato azzeccato, ma la cosa migliore
per me e Angela è stato trovare un bell'albergo in Sardegna. È
un'isola italiana che non avevo mai visitato prima d'ora, ma non sono
rimasto deluso; sto bene, non ho incontrato dei fan e per il momento
tutto procede per il meglio.
È
pieno di turisti e l'atmosfera è magica, specialmente quando
si fa sera e il lungomare si tinge di luci colorate e bancarelle di
ogni sorta. Ad Angela piace particolarmente passeggiare dopo cena,
dice che adora respirare l'aria che il mare emana quando non c'è
più la luce cocente del sole a bagnare le sue acque.
I
chioschi sulla spiaggia completano il quadro con animazione di ogni
genere: qualcuno ingaggia delle band più o meno emergenti per
delle esilaranti esibizioni dal vivo, qualcun altro organizza balli
di gruppo o animazione per bambini. Si respira positività e
allegria ovunque.
Come
al solito io e Angela stiamo passeggiando sul lungomare, tra persone
che inseguono i loro figli lungo la strada e altre che si fanno
trascinare dai loro amici a quattro zampe.
«Vedi
quel bassotto? Vorrei un cagnolino come quello» dice
all'improvviso la mia ragazza, accennando discretamente a un
cagnolino marrone che scodinzola felice.
«Sai
che io preferisco i cani di grossa taglia» replico con un
sorriso.
«Vuoi
un husky, lo so» sospira lei.
Ridacchio
e le circondo le spalle con un braccio, attirandola più vicino
a me. «Potremmo prendere anche un bassotto» butto lì.
«Il
tuo husky potrebbe mangiarselo» scherza.
Sto
per ribattere, quando in lontananza sento un grido strozzato.
Inizialmente non riesco a capire di cosa si tratta, ma qualche altro
passo fa arrivare fino a me altri rumori simili.
«Stanno
facendo il karaoke!» esclama Angela in tono divertito, per poi
voltarsi a guardarmi.
Ci
fissiamo per un attimo e sul viso di entrambi spunta un sorriso a
trentadue denti.
«Andiamo»
affermo, avviandomi in fretta verso il chiosco che ospita gli
aspiranti cantanti.
Il
grido strozzato si rivela essere un tentativo piuttosto fallimentare
di acuto, prodotto da una signora bionda, grassottella e bassa.
Sta
cantando qualcosa in italiano, e la canzone in questione non mi è
del tutto sconosciuta, anche se al momento non so classificarla.
Io
e Angela ci addentriamo discretamente nel chiosco in legno scuro e ci
piazziamo in un angolo a goderci lo spettacolo.
Qualcuno
accanto a noi ride sfacciatamente e commenta in una lingua che non
comprendo, ma che intuisco essere un dialetto dell'italiano.
La
signora si congeda tra gli applausi dei presenti, e un ragazzo
giovane parla al microfono. Non so esattamente cosa sta dicendo, però
probabilmente è in cerca di altre persone che vogliano
esibirsi.
Un
uomo sulla sessantina si accosta alla consolle, parla con gli
organizzatori del karaoke, poi afferra il microfono che gli viene
porto e annuncia: «Io
Vagabondo!».
«Questa la conosco»
dico ad Angela.
«Sul serio?»
«È una canzone
molto famosa. È italiana, ma è conosciuta ovunque»
le spiego, mentre l'orribile base midi risuona all'interno del
chiosco e a me stridono le orecchie.
Il tizio comincia a cantare
ed è un vero scempio. Per non dover ascoltare soltanto la sua
voce stonata, prendo a cantare anche io.
Io
un giorno crescerò,
e
nel cielo della vita volerò,
ma
un bimbo che ne sa,
sempre
azzurra non può essere l'età...
Ho paura di quando arriverà
il ritornello, questo tizio è proprio negato per il canto.
Però apprezzo molto chi si mette in gioco tanto per
divertirsi, senza preoccuparsi di fare una brutta figura.
«Serj, perché
non vai anche tu a cantare?» mi propone Angela, dandomi di
gomito.
Alzo gli occhi al cielo,
mentre il ritornello della canzone prende avvio e il signore stecca
come se non ci fosse un domani, scatenando le risa e gli applausi dei
presenti.
«Credo che abbiano
solo delle basi di musica italiana, non fa per me» rispondo.
Lei fa spallucce. «Potresti
sempre chiedere, no?»
La canzone prosegue, e
all'improvviso un altro signore si unisce al primo; i due condividono
il microfono e il nuovo arrivato è pure peggio del suo amico.
Lo scempio finisce presto,
per fortuna, e accanto alla consolle staziona già un altro
giovane interessato a cantare.
«Vediamo cosa ci
propone questo ragazzo» dice Angela.
Ci
impiego un po' a riconoscere il brano per via della base riprovevole,
ma quando mi accorgo che si tratta di Stairway
To Heaven
mi viene da piangere e ridere insieme.
«Hai visto? Hanno
anche le basi di musica straniera! Devi cantare anche tu!»
torna all'attacco la mia ragazza, sempre più entusiasta
all'idea che io vada a esibirmi.
«Prima ascoltiamo come
canta lui, nel frattempo ci penso» rispondo ad Angela, mentre
il nuovo cantante in erba dà il via alla sua performance.
There's
a lady who's sure all that glitters is gold
And
she's buying a stairway to heaven.
When
she gets there she knows, if the stores are all closed,
With
a word she can get what she came for.
And
she's buying a stairway to heaven.
Nonostante la prima parte
del brano sia piuttosto bassa, il ragazzo se la cava, nonostante non
sia un cantante eccezionale.
Mentre lui canta, rifletto
sulla proposta di Angela: in fondo sono in vacanza, mi sto divertendo
e nessuno pare avermi riconosciuto come il cantante dei System Of A
Down. Quindi perché dovrei rinunciare a divertirmi e a fare
qualcosa che mi piace? Inoltre ci sarà sicuramente da ridere
per via della base e del contesto in generale, e probabilmente Angela
vorrà riprendere tutto con il suo cellulare.
Mi volto a guardarla e le
sorrido, stringendole la mano. «Vado a cantare, va bene?»
Lei ridacchia e mi regala un
breve abbraccio, battendomi affettuosamente sulla schiena. «Ottima
scelta! Hai già in mente cosa cantare?»
«Non lo so ancora,
però comincio ad avvicinarmi alla consolle. Tu vieni con me?»
Angela scuote il capo. «Sto
qui di fronte, ho una buona visuale per filmare ogni tua mossa!»
esclama tutta contenta, armeggiando già con il suo smartphone.
Sospiro e le scompiglio i
capelli, per poi avviarmi alla consolle, mentre il ragazzo sta per
arrivare alla parte più alta della canzone. Sono curioso di
sentire come la eseguirà.
Rimango sconvolto dalla sua
bravura, ha davvero talento e la cosa viene fuori con naturalezza.
Con un po' di tecnica in più potrebbe veramente fare strada.
And
as we wind on down the road,
Our
shadows taller than our soul.
There
walks a lady we all know,
Who
shines white light and wants to show
How
everything still turns to gold.
And
if you listen very hard,
The
tune will come to you at last.
When
all are one and one is alll,
To
be a rock and not to roll...
Il ragazzo riceve grida
d'approvazione, applausi e complimenti da tutti i presenti, e a
malapena si sente quando pronuncia la frase finale in un sussurro.
And
she's buying a stairway to heaven...
Si volta d'improvviso nella
mia direzione e noto la sua espressione cambiare. Mi ha riconosciuto,
è palese, e io non so assolutamente come comportarmi. Forse
dovrei andarmene con discrezione, ma la cosa potrebbe anche sortire
l'effetto contrario, attirando maggiormente l'attenzione su di me.
Decido di rischiare e faccio
una mossa azzardata: mi accosto di mia iniziativa al ragazzo e gli
tendo la mano, regalandogli un sorriso enorme.
Lui mi guarda stralunato
attraverso un paio di occhiali dalla montatura scura e squadrata, poi
allunga la mano e me la stringe, bofonchiando qualcosa in un
maldestro inglese dal forte accento italiano.
«Ehi,
amico! Sei stato bravissimo con Stairway To Heaven!»
esordisco, facendo finta di niente. «Complimenti!»
aggiungo.
La sua faccia diventa
immediatamente paonazza e il suo balbettare sconnesso è sempre
più accentuato.
«Tranquillo, ehi! Va
tutto bene! Ora voglio cantare io. Conosci i Faith No More?»
butto lì con disinvoltura, sperando che nessuno noti il suo
palese disagio nel starmi accanto.
«Sì... Faith No
More...» biascica.
«Ecco,
faccio un loro brano. Che ne dici di Digging
The Grave?
Ti piace?» proseguo.
«Sì... tu...»
«Piacere, Serj! Tu
come ti chiami?» lo interrompo, mentre nota che già
un'altra ragazza si è avvicinata all'organizzatore del karaoke
per proporsi. Dovrò aspettare qualche altro minuto.
Mentre la nuova arrivata
grida al microfono e nomina Laura Pausini, il tizio di fronte a me
sta per entrare in iperventilazione.
«Allora? Come ti
chiami?» ripeto.
«Mirko... canto di
fronte a te... no, ho... non parlo molto bene l'inglese...»
risponde in profondo imbarazzo.
«Non preoccuparti!»
lo rassicuro con un sorriso.
«Piacere di
conoscerti» dice Mirko felice. «Non dico che sei qui,
okay?» aggiunge, divenendo man mano sempre più sicuro di
sé.
«Sì,
grazie! Allora, conosci bene Digging The Grave?»
Lui annuisce. «La
suono con la mia band» mi rivela.
«Allora canta con me!»
gli propongo.
«Cosa? No! Io... non
riesco...»
Gli batto fraternamente
sulla spalla e lo trascino più vicino alla consolle, dove
intanto la ragazza sta finendo di perforare i nostri timpani con una
canzone a caso di Laura Pausini. Quest'artista è famosa in
tutto il mondo, ma personalmente non la apprezzo per niente. Mi
infastidisce parecchio.
«Dai, Mirko, chiedi
tu!» incito il ragazzo.
Lui rimane per un attimo in
silenzio, poi si passa le mani tra i capelli lunghi e lisci, e infine
sospira. Si accosta all'organizzatore del karaoke e gli parla in
italiano, poi fa cenno a me e io intuisco che gli stia dicendo che
canteremo insieme il brano dei Faith No More.
Sposto per un attimo lo
sguardo e cerco Angela, trovandola dove l'ho lasciata poco fa.
Stringe lo smartphone in mano e mi sorride con fare incoraggiante.
Non vedo l'ora di cantare la
canzone del mio amico Mike Patton, trovo che sia un genio indiscusso
e mi piace il suo modo di fare musica.
Mirko mi fa cenno di
raggiungerlo e finalmente la tizia che stava cantando Laura Pausini
si allontana, lasciando spazio a noi. L'organizzatore porge un
microfono a testa e noi ci scambiamo un sorriso, mentre la
disdicevole base midi parte in sottofondo. Spero che Angela riprenda
ogni cosa, non vedo l'ora di spedire il video a Mike e fargli fare
due risate.
Per facilitare le cose, la
base è stata ideata con un paio di giri per dare il tempo a
chi canta di entrare con calma, vista la repentinità con cui
comincia il brano originale.
Osservo lo schermo su cui
lampeggiano le prime frasi del testo, ma conosco già a memoria
ogni singola parola, mi baso su quello solo per capire quando
cominciare a cantare.
«Vai Mirko!»
esclamo, e insieme diamo il via alla nostra divertentissima
esibizione.
It
would be wrong to ask you why
Because
I know what goes inside
Is
only half of what comes out
Isn't
that what it's about?
It's
about
To
remind us we're alive
To
remind us we're not blind
In
that big, black hole
Digging
the grave, I got it made
Let
something in, or throw something out
You
left the door open wide
Mirko è un vero
portento, se la cava bene, e io mi sto divertendo molto. Mi piace
improvvisare su questo brano, è fantastico.
A volte io e Mike ci
mettiamo a cantare a tempo perso, quando capita che lui venga da me o
mi ospiti a casa sua. Prendiamo chitarra e piano, le nostre voci per
niente scaldate, e ci mettiamo sotto a fare i deficienti.
Guardo Mirko e decido di
lasciare a lui la seconda strofa, è giusto che il suo talento
venga fuori, anche se mi rendo conto che in certi punti del brano per
lui è difficile raggiungere le note molto basse.
I
know you have a reason why
That
knot is better left untied
I
just went and undid mine
It
takes some time
And
the shadows so big
It
takes the sun out of the day
And
the feeling goes away
When
you close the door
Comfortable
Digging
the grave, I got it made
Let
something in, or throw something out
You
left the door open wide
Infine concludiamo insieme
il brano, con alcuni scream e growl che quasi fanno scappare via la
ragazza che ha eseguito il brano di Laura Pausini.
Angela e molti altri gridano
e applaudono, approvando con entusiasmo la nostra esibizione.
Mi volto verso Mirko e di
slancio lo abbraccio fraternamente. «Bravissimo, sei un
talento!» esclamo.
Lui ricambia. «Grazie,
grazie mille!»
«Farò vedere a
Mike Patton il video, vedrai, ti adorerà!» replico,
scostandomi da lui.
«Cosa? Non ho
capito...»
Afferro Mirko per un braccio
e lo trascino da parte. «Mike Patton è mio amico. Gli
farò vedere il video» ripeto, parlando a una velocità
più accettabile per permettergli di comprendere meglio ciò
che dico.
«Ah... eh? No, no...
Serj, ti prego... no...» farfuglia tutto imbarazzato.
«Su, non fare così!
Come si chiama la tua band?» gli domando, individuando Angela
tra la folla.
«La mia band? Ah...
Metal Maniax, con la x.»
«Fate solo cover?»
Mirko sgrana gli occhi,
forse non riesce a credere che Serj Tankian si stia davvero
interessando a lui. «Non solo cover.»
«Vi cerco su YouTube,
ci siete?»
Lui si porta una mano sulla
fronte. «Sì, credo di sì...»
Gli do una pacca sulla
spalla e sorrido. «Adesso devo andare. Mirko, è stato un
piacere conoscerti. Sei bravissimo.»
«Serj, grazie, io...»
«Ti do un ultimo
consiglio, se posso» lo interrompo.
Lui mi guarda stranito e
annuisce, senza sapere cosa rispondere.
«Prendi un po' di
lezioni di canto. Ti aiuteranno a migliorare ancora» gli
suggerisco, per poi sorridergli ancora una volta.
«Serj!» mi
ferma, mentre sto per andarmene.
«Dimmi» lo
esorto.
«Possiamo... fare una
foto?» chiede titubante.
Ridacchio e annuisco. «Con
molto piacere» accetto, accostandomi a lui.
Con il suo smartphone
imposta velocemente l'autoscatto e facciamo un selfie, mentre io
commento la coppia di anziani che sta cantando proprio in questo
momento.
Mirko ride e mi ringrazia,
poi si allontana da me. Sembra felice.
E io sono contento di averlo
conosciuto. È una persona tranquilla, mi sono divertito a
cantare con lui e ho scoperto un talento che meriterebbe di fare
strada.
Raggiungo Angela e insieme
decidiamo di andarcene.
«Siete stati
bravissimi, ma hai visto come canta quel ragazzo? Ha una tenuta delle
note davvero notevole!» commenta la mia ragazza, mentre
passeggiamo sul lungomare gremito di persone nonostante l'ora tarda.
«Già. Suona in
una band, mi sono fatto dire come si chiamano. Non si sa mai che a
Mike venga qualche idea malsana dopo che avrà visto il video»
commento, poi aggiungo: «Hai ripreso tutto, sì?».
«Ma certo!»
«Si chiama Mirko.»
«La sua band?»
Rido. «No, il ragazzo.
La band si chiama Metal Maniax, con la x»
ribatto.
Continuiamo a chiacchierare
e a goderci la bellissima atmosfera che ci circonda, stringendoci in
un dolce abbraccio.
Vorrei poter stare qui per
sempre, è un luogo paradisiaco dove le persone sono gentili e
calorose.
Sollevo lo sguardo e i miei
occhi vengono immediatamente catturati da una stella cadente.
«Angela, guarda!»
esclamo, fermandomi di botto e indicando la distesa scura sopra di
me.
«Certo, oggi è
la notte di San Lorenzo, te ne sei dimenticato?» risponde lei.
«Esprimi un desiderio» aggiunge in un sussurro.
Tra me e me penso che sia
una sciocchezza, ma in quel momento mi viene spontaneo: spero con
tutto me stesso che Mirko abbia il successo che merita; quel ragazzo
mi ha colpito e credo che non lo dimenticherò tanto
facilmente.
Angela sospira. «Non
si vedono stelle come queste a Los Angeles» commenta.
«Già.»
Riprendiamo a passeggiare
nella notte, coccolati dallo sciabordio delle onde in lontananza,
dall'allegria proveniente dai chioschi e dalle stelle più
luminose che mai.
♫
► ♪ ► ♫
Ehilà, cari
lettori!
Eccomi qui con il
mio piccolo regalo per Serj, visto che oggi ha compiuto cinquantuno
anni *-*
Ieri inoltre era il
compleanno di Angela, quindi questa OS è dedicata a entrambi
:3
Ho voluto raccontare
una storia abbastanza semplice, ficcare questa bellissima coppia in
una situazione qualsiasi che potrebbe capitare a chiunque di noi
durante una qualsiasi vacanza o passeggiata nel lungomare ;)
Che ne pensate? Che
ve ne pare? Io mi sono divertita moltissimo a descrivere queste scene
raccapriccianti! X'D
Mi è venuta
questa idea per caso, mentre trovavo sul pc alcune basi di karaoke!
:D
E neanche a farlo
apposta, il giorno dopo aver buttato giù questa storia, mi è
capitato proprio di andare a passeggiare sul lungomare e di aver
beccato qualcuno che faceva il karaoke su Io Vagabondo, non ci
potevo credere!!!! Ahahahah XP
Spero vi sia
piaciuta, grazie per aver letto e se deciderete di recensire, doppio
grazie!!!!
Buon compleanno
ancora a Serj e Angela, la coppia più bella del mondo ♥
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