Bloody Tears: Quando i tuoi incubi diventano realtà

di Luke92
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“Signor Collins! Signor Collins si svegli! Edwaaaaaaaaaard!!!!!!”
Mi risveglia sudato nello studio della psicologa. Mi sentivo sballottato per tutto quello che era successo e per le percosse che mi aveva dato la Dottoressa Rose pur di farmi svegliare.
Si era avvinghiata talmente tanto al mio braccio che la ferita, dove avevo il taglio, aveva ripreso a sanguinare tanto da macchiarmi la camicia bianca.
“Come si sente? Cosa è successo?”
“Non lo so…”
“Mi dica la verità…” disse con tono preoccupato
“Mi…mi sentivo in un altro luogo. Buio...con il terreno ricoperto completamente di sangue e…uno scheletro nero ha tentato di uccidermi”
“Per un attimo ho pensato di perderla….era diventato bianchissimo e faceva fatica a respirare”
Era terrorizzata, si vedeva da come tremava. Stava quasi per mettersi a piangere dalla paura.
“Cosa le è successo a questo braccio? Sta sanguinando”
“Mi sono tagliato mentre cucinavo” in quel momento ero così spaesato che non riuscivo a trovare una scusa migliore.
La dottoressa si allontanò un attimo ed arrancando mi portò un kit per medicarmi. Alzò la manica della camicia, mi tolse la vecchia fasciatura e mi medicò la ferita.
“Questo non è un taglio che si fa in cucina….la prego mi dica la verità”
Dopo quello scossone aveva così tanto gli occhi lucidi che le cadde una lacrima sul viso. Mi dispiaceva mentirle perciò decisi di prenderla larga.
“Da quella sera non mi sento molto me stesso”
“Cosa le sta succedendo?”
“E’ come se succedessero cose strane intorno a me…cose che non ho mai visto prima”
“La prego mi dica cosa le sta succedendo?! Non capisce che sta rischiando sia la sua salute mentale che quella fisica?!!!”
Ero tentato di dirle tutta la verità quando il mio telefono squillò. Non esitai a prenderlo e rispondere per scappare da quella conversazione scomoda.
“Ed, sono Joe! Hanno identificato quel ragazzo, Doggy! Ti sto raggiungendo allo studio! 5 minuti e sono lì! Andiamo a prenderlo!”
Ero incredibilmente esaltato da quella notizia…finalmente avremmo avuto delle risposte!
Chiusi il telefono e, prendendo la giacca, salutai in fretta e furia la psicologa.
“Mi dispiace dottoressa Rose ma devo andare”
Si piazzò davanti alla porta per non farmi passare
“Sappia che non è finita qui.” Disse con tono minaccioso.
Guardandomi negli occhi capii che la situazione era veramente grave ed importante perciò aprii la porta e mi lasciò andare.
“Arrivederci e…mi chiami Megan”
Le feci un cenno guardandola nei suoi occhi, ancora lacrimanti e terrorizzati, e, correndo, mi diressi all’entrata dello studio.
Joseph era appena arrivato. Salii subito in macchina.
“Andiamo a chiudere questa storia”




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