Soulmates forever...
Kurt aveva tre giorni e dormiva nel lettino, gli occhi azzurri ben chiusi e la manina stretta a quella del piccolo Blaine.
Kurt aveva otto mesi e gattonava per la prima volta verso Blaine, seduto dall'altra parte del tappeto.
Kurt aveva un anno e gli occhi lucidi per una caduta. Blaine, ciuccio in bocca e passo incerto, gli tese una manina. Il piccolo Kurt la afferrò e insieme fecero i loro primi passi su quel vialetto ghiaioso.
Kurt aveva tre anni e la piscina sembrava profondissima. Blaine, però, stava già nuotando, così prese coraggio e si tuffò.
Kurt aveva sei anni e un fardello sulle spalle. Blaine lo prese per mano, gli sorrise e insieme seguirono la maestra dentro la classe.
Kurt avevo otto anni e un pallone tra i piedi, provò a calciarlo come gli altri bambini, ma il risultato fu terribile. Blaine lo raggiunse e gli consegnò un cono gelato identico al suo e Kurt si dimenticò immediatamente della palla.
Kurt aveva dodici anni e un labbro rotto. Blaine, allora, decise che Dave il bullo sarebbe stato molto più ragionevole con un occhio nero.
Kurt aveva quindici anni e la certezza assoluta che gonne e capelli lunghi non facessero per lui. Quando lo disse a Blaine, lui si limitò a stampargli un sonoro bacio sulla guancia.
Kurt aveva sedici anni e le farfalle nello stomaco. Blaine lo stava semplicemente guardando da dietro una cioccolata calda e sorrideva.
Kurt aveva diciassette anni e trecentosessanta giorni e guardava Blaine che, sdraiato accanto a lui, lo fissava di rimando, con i suoi occhi ambrati e i ricci sparpagliati sul cuscino. "Buon compleanno, Blaine.", gli disse.
Kurt aveva diciotto anni e diversi cocktail in circolo. Prese Blaine per un braccio e fece congiungere le loro labbra.
Kurt aveva diciannove anni e un anello al dito. Blaine intrecciò le loro mani e ne baciò le nocche. "Ti amo", gli disse.
Kurt ha vent'anni e trecentosessanta giorni e una paura fottuta, mentre percorre con lo sguardo il corpo del suo ragazzo alla ricerca di un nome. Blaine ridacchia e glielo indica, proprio sulla spalla destra, sussurrandogli: "Sei tu...la mia anima gemella".
Kurt ha vent'anni e trecentosessantaquattro giorni e un vuoto nell'anima. Blaine lo avvolge da dietro e gli bacia una tempia, ma Kurt non può sentirlo. Non più.
Kurt ha ventun anni e un nome tatuato sulla spalla sinistra. Blaine sfiora quelle lettere che lo rappresentano così tanto, ma il suo tocco è impalpabile e fugace.
Kurt ha ventidue anni e un mazzo di fiori tra le mani, mentre legge quelle lettere incise nel marmo. Le stesse che sono tatuate sulla sua pelle. Blaine lo affianca, silenzioso. "Sii felice, amore mio." dice, anche se Kurt non può sentirlo, "Io ti aspetterò...".
Kurt ha venticinque e due caffè sul tavolo di fronte a lui: latte per lui e zucchero per... qualcun altro. Blaine fa un mezzo sorriso: "Ti ricordi ancora come prendevo il caffè..." constata, ma Kurt ha già bevuto il suo e si è alzato.
Kurt ha trent'anni e un lavoro che ama, una casa a New York e amici fantastici. Manca solo qualcosa...qualcuno...e Blaine ci prova, ma serve un corpo per poter abbracciare.
Kurt ha cinquant'anni e una parete colma di fotografie: ne ha scattata una durante ogni suo viaggio. Blaine guarda quel volto sorridente nell'angolo sinistro di ogni fotogramma e soffia appena: "Oh, amore mio, mi lasci ancora lo spazio al centro dell'inquadratura, vero?".
Kurt ha ottant'anni, una vita carica di ricordi e un unico desiderio ancora nel cuore. Blaine gli sfiora la mano, mentre l'altro spira col sorriso sulle labbra.
Kurt non ha età: non è né giovane, né vecchio. Blaine, dopo tanto tempo, intreccia le dita con le sue. "Ti stavo aspettando" gli dice ad un soffio dalle sue labbra. "Lo so, mio dolce angelo custode." gli risponde Kurt prima di baciarlo.
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