“A new heartbeat”
"Davvero,
seriamente, non t'importa che io mi trasformi in un cane gigante?"
Non solo non me ne importava niente, ma
finalmente mi sentivo sollevata, libera da un peso enorme che mi schiacciava il
cuore; quel piccolo cuore torturato che ormai batteva regolarmente solo quando Jacob mi era vicino.
Forse, ora che di nuovo ci eravamo ritrovati, senza più segreti impossibili a
dividerci, forse avremmo potuto finalmente ricominciare da capo.
Avevo sofferto troppo senza di
lui in quelle settimane. Certo ci ero già passata, ma
non così, perché contrariamente a quando stavo con Edward,
non avevo mai dubitato per un istante che Jacob
potesse abbandonarmi. Avevo sempre saputo di poter contare su di lui, sul suo
affetto incondizionato. Non mi ero sbagliata in fin dei conti. Aveva trovato il
modo per tornare insieme. E ora che conosceva anche i più torbidi segreti del
mio passato, era come se l’ultimo pezzetto di muro tra noi fosse crollato
definitivamente.
"Bella,
piccola mia, noi proteggiamo gli uomini da una cosa sola: il nostro unico
nemico. Che è la sola ragione della nostra esistenza."
Mi spiegò tutto quello che era
successo da quando aveva subito la trasformazione, e poi mi spiegò che i Cullen non era mai stati un problema in fin dei conti, perché
avevano sempre rispettato il patto che li teneva lontani dalla riserva,
cibandosi sempre e solo di animali. Ma nell’ultimo
periodo ovviamente c’era stato un altro ospite, decisamente
indesiderato: Laurent.
“La sanguisuga coi
capelli neri dici? Non era amico tuo vero?”
“Amico mio? No,
no, certo che no...un momento...Era?!”
“L’abbiamo fatto fuori dopo che
aveva cercato di ucciderti. Non devi più temere ora.”
Ora anche l’ultimo piccolo
residuo di angoscia era sparito per sempre. Ero
talmente felice, talmente libera, che l’unica cosa che mi venne spontaneo fare
fu di correre ad abbracciare Jacob, che stava seduto
all’altra estremità del nostro tronco. Mi alzai, feci due passi, e ovviamente
inciampai. Anche se lui fu così veloce da prendermi al volo, gli caddi praticamente addosso, aggrappata al suo petto. Il mio viso
era così vicino al suo che sentivo il suo respiro
caldo. Ci fissammo con gli occhi sbarrati, io avevo ancora un mezzo sorriso
dovuto alla notizia che mi aveva appena dato, ma lui aveva un
espressione seria e totalmente rapita.
“Bella...” non
gli lasciai dire altro e lo baciai.
Non so perché lo feci, fu l’istinto del momento a guidarmi. Fu un bacio dolcissimo.
Non avevo mai provato certe emozioni prima. Sentire le sue labbra morbide e
calde sulla mie, il buon profumo della sua pelle...era
tutto nuovo e sorprendentemente spontaneo. Tutto talmente perfetto, che non ci avevo mai creduto prima. I mille dubbi che mi avevano torturata fino ad allora, il ricordo di un amore impossibile
che non avrei mai più riavuto indietro, erano diventati di colpo parte di un
passato del tutto irrilevante.
Il mio cuore non batteva così
forte da tempo immemore. Jacob
mi aveva ridato la vita, e l’amore. Grazie a lui non solo avevo ritrovato me stessa, ma avevo anche capito cosa significasse
ricominciare ad amare. Ce ne avevo messo di tempo!
Dopo un po’ Jacob
si staccò dalle mie labbra e mi guardò stupito e radioso. Non sapeva cosa dire.
“Bella...ma cosa...?”
Lo guardai con occhi sognanti e
gli sorrisi.
“Sei sicura?”
“Jake...mi
dispiace”
“Ti dispiace avermi baciato?” chiese dubbioso
“No, mi dispiace averti fatto
aspettare tanto!”
“Beh, hai sempre avuto la testa
dura, lo ammetto...”
“E dai,
non infierire”
Si alzò abbracciandomi forte e mi
fece roteare urlando dalla gioia.
“Mi gira la testaaaaaa.....” urlai ridendo
Jacob
si fermò, sempre tenendomi tra le braccia per non farmi cadere.
“Bella, te l’ho già promesso una
volta, ma ci tengo a ribadirlo. Io ti starò sempre vicino, non dovrai mai dubitare del mio amore
per te, mai!”
“Lo so, l’ho
sempre saputo in fondo. Ho avuto così paura di perderti nell’ultimo periodo...è
stato davvero difficile non vederti, pensare che non mi volessi più. Mi ha
fatto capire quando davvero tenga a te. Sono così
felice che tutto si sia chiarito. Non puoi neanche immaginarlo!”
“Beh, un po’ sì, anche tu mi sei
mancata da morire”.
“Jake,
ti amo!” era strano dirlo ad alta voce, ma suonava così bene...