Can you feel it?

di Ouzel
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“Tic...tac....tic...”
Tutto accadde d'improvviso, in una frazione di secondo, senza che nessuno se ne accorgesse. In un attimo lui era li, presente, esistente pur non avendone ancora piena coscienza. Ciò che poteva farlo intuire era solo la percezione di un rumore, un lieve ticchettio che sembrava provenire proprio dal suo corpo.
“Tic...tac...tic...”
Quel suono si ripeteva costantemente, avvolto nella profonda oscurità di una stanza sconosciuta.
Non c'era nient'altro, o almeno sembrava fosse cosi. Nessuna luce, nessuna voce, nessun oggetto, ma lui ancora non sapeva cosa fossero tutte queste cose. Si limitava a rimanere immobile, ponendo tutta la sua attenzione verso quel suono secco, tentando di capire la natura, studiando la ritmicità con la quale continuava a ripresentarsi, senza tregua.
Rimase così per molto tempo, forse alcuni giorni, fino a quando non fu distratto dalla presenza di nuovi rumori, provenienti da lontano. Erano diversi dai precedenti, non solo dal tipo, ma anche dalla cadenza con la quale si susseguivano. Rimbombavano forti nell'aria e sembrava si avvicinassero sempre di più. D'un tratto si placarono.
<<Hmm...> Disse una voce con tono pensieroso <<Questi modelli sembrano non avere problemi. Jean, prendi il carrello elevatore e portali nel settore imballaggi>>.
<<Si...>> Rispose stancamente un'altra voce, sicuramente diversa dalla prima.




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