"..on?
Ohi, Shion?"
"Mmm..."
Mentre aprì gli occhi Shion
poté giurare di sentire delle affusolate dita sfiorargli il
viso con un tocco leggero che si estendeva da guancia a guancia,
lisciandogli il ponte del naso. Il torpore in cui era sprofondato a
causa del sonno ancora gli donava una visione distorta della
realtà, uno scenario dove il calore del dormiveglia si univa
al suono ovattato di un sospiro basso e leggero, provocato da una voce
sensuale. I ricordi riaffiorarono assieme al ritorno dei sensi: anche
quella sera, dopo aver preparato la cena, Shion aspettò il
ritorno di Nezumi dal lavoro, ma quando vide che la notte
avanzò, senza che lui fece rientro, rendendo la minestra una
poltiglia fredda e immangiabile, Shion decise di andare a letto
ammazzando il tempo leggendo un libro. Lo testimoniò il
grosso volume abbandonato sul cuscino e su cui poggiava il suo polso,
con i polpastrelli che sfioravano la grezza carta.
Shion sbatté le palpebre
più di una volta, mettendo a fuoco il bellissimo viso di
Nezumi che lo squadrava serio, un po' corrucciato, come seccato da
qualcosa.
"Gli spettacoli si sono protratti
più del previsto." Spiegò conciso, come se avesse
letto il pensiero di Shion, anticipando la sua preoccupazione. "Ora
potresti spostarti, per favore? Stai occupando tutto il letto e anche
io ho sonno."
Shion non si spostò.
Guardò Nezumi disorientato, persino quando il suo viso gli
si avvicinò ancora per controllare se fosse effettivamente
sveglio oppure no.
In realtà stava riflettendo su
qualcosa; era convinto che prima di addormentarsi avesse letto una
frase che era entrata in testa e che di uscirne proprio non ne aveva
voglia.
Era proprio vero che il sapere donato dai libri era encomiabile.
Ma qual era quella frase? Shion schiuse le
labbra convinto che la risposta si trovasse proprio sulla punta della
lingua.
Nezumi inclinò di lato il mento,
cercando di capire se Shion fosse sul punto di dirgli qualcosa oppure
di lasciargli finalmente una porzione di letto dove sdraiarsi.
Fu allora che Shion staccò la lingua
dal palato, trovando il coraggio di parlare, alzando le braccia e
protraendole ai lati del viso di Nezumi, stringendo nient'altro che il
vuoto.
"Abbracciami
e non sentirò più il peso delle parole."
Pronunciò con voce impastata. "Abbracciami e in questo
abbraccio annulla il brusio della vita, i ricordi cupi del dolore."
In un primo momento Shion non realizzò di aver davvero
ricordato le esatte parole che aveva letto prima di sprofondare nella
stanchezza.
Lo capì soltanto quando il suo viso venne sepolto da un
cuscino: Nezumi aveva afferrato quello ancora libero,
schiaffeggiandoglielo direttamente addosso.
"Ahi!" Si lamentò il ragazzo, scostandolo da sé.
Quello sì che era stato il peggior risveglio alla
realtà che avesse mai ricevuto, altro che quello immaginato!
"Ti sei svegliato ora? Mi fai posto?" Domandò Nezumi
scocciato, soffocando uno sbadiglio.
Shion rise facendo leva sui fianchi per muoversi di lato, lasciando
metà del letto a disposizione per Nezumi.
"Che risveglio brusco! Non era esattamente questo che avevo
immaginato." Sbuffò mettendo il broncio.
Nezumi non gli prestò la dovuta attenzione, preferendo
piuttosto sistemare le coperte ormai disfatte per coprirsi le gambe
infreddolite e metà del busto.
"Se hai particolari richieste ricordati di farle ad Eve."
Sentenziò poggiando finalmente la testa sul cuscino,
lasciando libere e fluenti le ciocche dei capelli a incorniciargli il
viso.
Shion si rilassò su un fianco, allungando appena una mano
nel verso di Nezumi.
"Eve sarebbe almeno disposto a tenermi la mano?"
Nezumi esibì un ghigno sornione mentre ruotò di
lato contro Shion.
"Dipende da quanto sei deciso a pagarmi." Commentò
sarcastico, ammorbidendo la voce.
"Che ne dici di un abbraccio?" Rispose soffice Shion, traendo beneficio
dal calore che il corpo di Nezumi, sdraiato accanto a lui, gli
trasmise. Caldo che si estese dalla sua mano fino al braccio e nel
resto del corpo quando le proprie dita vennero intrecciate tra quelle
magre e sottili di Nezumi.
"Penso che mi accontenterò della stretta di mano."
Mormorò chiudendo gli occhi e lasciandosi andare.
Shion allargò le labbra contento: non era esattamente
ciò cui aveva auspicato, ma fu pur sempre una vittoria su
quell'orgoglioso del suo coinquilino.
Poggiando la fronte contro quella di Nezumi abbassò
lentamente le palpebre mentre gli augurava la buonanotte.
Non ci fu risposta, ma nessuna replica serviva: anche quella giornata
si era conclusa e loro due erano nuovamente insieme.
Note d'Autrice: sono imperdonabile per averci messo un anno, ma
finalmente ecco l'extra che pone la parola Fine a questa challenge.
Purtroppo questo fandom è ormai dimenticato, ma spero anche
in futuro di poter essere ancora io tra i primi a popolarlo.