Disclaimer: John
Wick appartiene agli aventi diritto, e la fan fiction presente non
è stata
scritta a scopo di lucro.
Questa
oneshot
partecipa alla challenge #26promptchallenge indetta dal gruppo facebook
Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart
Prompt
22/26
#Ghiacciaio
sostantivo
maschile
1) Accumulo naturale di ghiaccio in lento movimento, situato parte
sopra (bacino collettore) e parte sotto il limite delle nevi
persistenti (bacino ablatore); è dovuto alla trasformazione
della neve in neve granulosa, poi in ghiaccio bolloso e, quindi, in
ghiaccio compatto e trasparente.
2) L’estate cancella i ricordi proprio come scioglie la neve,
ma il ghiacciaio è la neve degli inverni lontani,
è un ricordo d’inverno che non vuole essere
dimenticato
(Paolo Cognetti)
***
"Ciao, John.
Ho saputo di tua moglie. Mi dispiace. Le mie condoglianze."
Prima
di quella telefonata ha pensato e ripensato a cosa dirgli. Un
discorsetto che nella sua mente era liscio come l'olio, senza una
sbavatura: prima
gli avrebbe mostrato comprensione e vicinanza per il lutto da poco
subito so come ti senti, quando è
morta Nadia mi sono
sentito a pezzi, seguito da qualche richiamo a vecchi episodi
ti ricordi quando...?, poi avrebbe
concluso con un patteggiamento risolviamo
questa spiacevole situazione tra adulti, lasciamo fuori i marmocchi
troppo
stupidi.
Invece, non
gli escono che poche parole, telegrafiche. Frasi di circostanza
che, se ne rende conto, suonano finte persino alle sue orecchie. Sta
cercando
di ammansire la belva dall'altra parte del telefono prima che questa
esca a
cacciare, anche se non è facile rabbonire Baba Yaga.
"Pare che il
destino, una coincidenza o solo la sfortuna, abbia fatto incrociare di
nuovo le
nostre strade..."
Si
dimentica, Viggo, che col Diavolo non si può vincere. Si
può solo
scendere a patti, con la consapevolezza che si è sempre
destinati a perdere più
di quanto previsto.
"John?" lo interpella,
corrugando la fronte.
Dall'altra parte, il nulla.
Nemmeno
un respiro.
D'accordo,
John non è mai stato un uomo di molte parole, e quelle poche
solitamente preannunciano calamità inimmaginabili, ma quel
silenzio irreale mette
a dura prova i suoi nervi già scoperti: riesce a sentire
persino i tonfi
attutiti del proprio cuore e il respiro di Avi, seduto sul divano
dietro di
lui. Se conosce John –e lo conosce-
quella
calma inquietante è più eloquente di mille
parole, e su di lui ha l'effetto
della carta vetrata sulla carne viva.
Con John sei
tu quello che cede, perché lui non cede mai.
Ha sempre
ammirato l'autocontrollo che mostra in certe occasioni: ha sempre
eccelso dove altri, spesso mammolette incapaci di sopportare la
pressione,
hanno fallito mandando a monte piani elaborati. Al contrario, con
naturale e rigido
autocontrollo, lui era capace di aspettare la preda per ore con il
clima più avverso
del mondo, senza proferire parola e senza muovere un solo muscolo -retaggio del suo passato nei Marines- e
senza mai perdere di vista
l'obiettivo.
John è
concentrazione pura, impegno totale e volontà ferrea.
Algido e
controllato come un ghiacciaio perenne, è qualcosa tanto
pericoloso da distruggere l'incauto idiota che gli pesta i calli
sbagliati con
studiata freddezza piuttosto che con esplosioni di viva rabbia: e suo
figlio ci
ha appena cozzato contro come il Titanic col suo iceberg, senza
rendersi conto
che è destinato ad affondare.
La tortura
del silenzio ha raggiunto il suo scopo, e Viggo se ne accorge
tardi, quando le parole fluiscono da sole, spinte dalla rabbia, dalla
paura,
dall'adrenalina.
"Senti,
cerchiamo di non cadere preda dei nostri istinti e sistemiamo la cosa
come
fanno le persone civili e..." inizia, avvertendo
il suono metallico del ricevitore
sbattuto con decisione sull'apparecchio.
Rimette a
posto la cornetta con un brivido che gli attraversa tutta la
spina dorsale.
La caccia
è iniziata.
"Cos'ha detto?" domanda Avi.
Nulla. Il Diavolo
non vuole nemmeno patteggiare.
"Raduna
i tuoi uomini, tutti quelli che hai." risponde. È un
tentativo disperato, ma che padre sarebbe, se non cercasse di strappare
il suo
unico figlio dalle grinfie del Mietitore?
***
Lady
Aquaria's corner
Peccato aver scoperto tardi sia il gruppo che l'iniziativa!
By the way, ecco le note.
La flashfic
riprende il momento in cui Viggo telefona a John per "tastare" il
terreno
col suo ex-socio, e il titolo, riadattato per la flashfic, rimanda al
Titus
Andronicus di Shakespeare. Il prompt, ghiacciaio,
è riferito senza dubbio a John.
-Nadia: la
madre di Iosef non è menzionata nel film, non si sa se sia
viva o che volto abbia. Ho
voluto darle almeno un nome.
-Avi fa
parte
della cricca di Viggo, e sicuramente è entrato dopo il ritiro di John e non conosce la fama di
quest'ultimo (almeno finché
non si trova faccia a faccia con lui, al porto).
-Parte dei dialoghi sono estrapolati direttamente dal film.
-Il passato
nei Marines di John si evince dal tatuaggio che ha sul dorso: in alcuni
blog
che parlano del personaggio, ho scoperto che il motto Fortis
fortuna adiuvat è il motto di una certa divisione
dei
Marines americani. Il regista, inoltre, ha più volte
lasciato intendere
(velatamente) che John deve la sua preparazione a un certo passato.
-Il Diavolo,
Baba-Yaga, il Mietitore (anche se preferisco The Reaper) sono i
soprannomi coi
quali è conosciuto John nel suo ambiente.
Alla
prossima,
Lady Aquaria
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