L’amore ha il sapore del sale

di Magari
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Si sa, l’inizio è sempre la parte più difficile quando si scrive di sé.
 Non che io sia una scrittrice, anzi, ammiro chi ha cotanta pazienza -o tempo da perdere-. Sono solo una vecchia -non tanto rinsecchita, questo devo concedermelo- che sta attraversando quella fase della vita che tutti temono: quella in cui si riempiono i giorni con il passato perché non resta molto futuro.

 Per questo è necessario scrivere.

 Voglio raccontarvi una storia, la mia, quella di una bambina che in un normalissimo giorno di luglio, incontrò una persona che le cambiò la vita.  La sua disgrazia e la sua salvezza. Molto probabilmente sembrerà una frase scontata, ma non saprei riassumere meglio il tutto. Ho sempre avuto paura solo di una cosa ( oltra ai ladri): il futuro.  Il timore di non sapere cosa succederà appena girato l'angolo. Per questo cercavo sempre di prevedere le cosa con la logica, ma non sono un'indovina, anzi. Tenetevi ben stretti i soldi.  Mi guardavo attorno e analizzavo, traevo le mie conclusioni per poi prevedere con la logica. Facevo così fin da piccolina e con il tempo ho acquisito una grande dote: sapevo mettermi nei panni degli altri.

 Soprattutto con la modestia.

 Non per questo sapevo sempre cosa dire, come comportarmi, cosa fare davanti alle persone che mi interessano -quante brutte figure!- Ma guardavo il loro aspetto, l'espressione, il loro comportamento, l'abbigliamento e capivo. E per me era così semplice.  Per la prima volta, non seppi analizzare una persona.  Lui non riuscii mai a capirlo.  All’inizio fu per me una grande sorpresa, abituata com'ero a capire le persone dal più piccolo particolare. Si chiamava Gianmarco.

 Ah, come rimpiango quegli anni... ma per adesso non voglio raccontarti niente, caro Lettore. Un altro particolare di questa storia è la quantità di caffè che bevono i miei personaggi. Ma sto divagando. Perdonatemi, è una cosa che fanno tutte le persone anziane. Sarà meglio proseguire.

 Credo che inizierò il mio racconto dall'inizio, quando non ero che una bambina di tredici anni qualsiasi.

 C'era una volta..

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Note dell'autore

Scrissi questa storia circa tre anni fa, già pubblicata su EFP con il nome di "L'amore ha il sapore del sale", dal vecchio account di mia sorella. Diamine, che ricordi. Qualche giorno fa ho ritrovato questa storia e ho deciso di riscriverla e di migliorarla -per carità-, senza però cambiarla troppo. Ora come ora non scriverei mai una cosa del genere, né tantomeno con un lessico così informale, ma... avevo bisogno di ritrovare il vecchio me stesso, ed eccomi qua. 

Spero vogliate lasciarmi un parere, rendereste davvero felice questo povero ragazzo costretto in un POV femminile.

Alla prossima!





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