Come in cielo, così in terra.

di Adversa
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La prima volta mi hanno salvata, oggi invece no. I loro volti intontiti nello sforzo di restare impassibili comunicano, senza la grazia dell’incertezza, che non ce la posso fare. 

Si suppone che io sprema fuori un po’ di coraggio, per andarmene con dignità. Mi scappa un “vaffanculo” e sento qualcuno mandare un gemito. 

 “State scherzando? Tumore al cervello un cazzo, ho troppe cose da fare. Rimettetemi in sesto, subito.”

Ma quelle paroline amare sono ineludibili. 

Buio, ronzio alle orecchie, sangue alla testa. Poi sarà finita. Come la volta in cui ho sparato. 

Non ho dubbi, hanno salvato la ragazza sbagliata.

 

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Eccomi per il secondo appuntamento.
Aggiungo la precisazione che l'ordine di pubblicazione riflette esattamente la cronologia della scrittura, con poche eccezioni per non annoiarvi con soggetti ripetitivi. 
Ho iniziato da poco perciò non ho molto da aggiungere in nota. Sono cento parole esatte anche qui, potete contarle ;) 
Di nuovo una buona giornata a tutti! 

 





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