Beyond

di Spensieratezza
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Erano i primi di dicembre e Sam sentiva freddo, tanto freddo, con la faccia appiccicata a quella metropolitana.
Per fortuna aveva dei soldi con sé e aveva potuto salirci, perché si la metropolitana, esisteva.

Ora capiva che quello che aveva vissuto fino a poco fa, era un SOGNO.

Ma adesso? Adesso era in qualche modo più reale..o forse stava sognando ancora?
No, era vero stavolta. In qualche modo era dentro il sogno.
Oppure..oppure aveva raggiunto il sogno in cui era prima?

Quindi si era trovato davvero a Parigi? Quella era davvero la sua mamma?
Lacrime di commozione rigarono la sua faccia, quindi solo con la sua forza di volontà, era riuscito a raggiungerla?
Lei viveva davvero a Parigi?

Anche lei aveva sognato lui o era stata solo una cosa unilaterale?
L’avrebbe riconosciuto, se l’avesse incontrato dal vivo?

Delle fitte allo stomaco lo fecero piegare. Si tenne le mani su di esso, mentre qualcuno all'interno della metropolitana. gli chiedeva se stava bene.
Ma lui riusciva a pensare solo a una persona.

Dean….Dean…

Quanto stava soffrendo in quel momento?

L’aveva visto sparire sotto i suoi occhi, probabilmente adesso lo stavano cercando..

Il maggiore probabilmente stava pensando che non lo amava più…
Come aveva potuto lasciarlo?

Quale che fosse la sua sofferenza, non avrebbe MAI, MAI, MAI dovuto lasciare la casa, quel letto.
Lui.
 
Lui, suo fratello, il suo destino, la sua maledizione.
E benedizione insieme,
Il suo regalo.

Dean probabilmente pensava che era Sam il suo regalo.
Piombato in una giornata estiva come sceso giù dal cielo, come una meteora.
Un ragazzino spaventato che scappava nei boschi..
Che aveva bisogno di protezione, amore, conforto.

Non riusciva a spiegare, a identificare, cosa fosse per lui Dean.
Ma ora che non c’era..gli mancava anche l’aria.

Dean…




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