MONDAY
-Draco...
trovo semplicemente assurda l'idea che tu non sia per niente
interessato ad allargare la nostra famiglia...-.
Alzo
gli occhi dal giornale. Forse dovrei iniziare seriamente a pensare
che mia moglie stia parlando di qualcosa di cui potrei decisamente
pentirmi.
-Allargare
la famiglia?- le chiedo, alzando lentamente un sopracciglio.
Forse
se pensa alla mia bellezza abbagliante, deciderà di rimandare
la conversazione.
Magari
a mai più, spero.
-Esatto.
È da molto tempo che siamo sposati, no?- mi guarda, portando
le mani ai fianchi. La sua espressione seria non mi lascia intendere
niente di buono.
Sono
un Malfoy, per Merlino! Non sono intimorito da niente.
-Sì,
da molto tempo.- riesco a sussurrare, deglutendo.
Forse,
un pochino, da lei lo sono.
-Quindi
sono giunta ad una conclusione.- sorride, dicendo le parole che odio
di più al mondo. Le sue conclusioni, non so per quale motivo,
non sono mai vantaggiose per me. -Secondo me, noi dovremmo portare il
nostro rapporto ad una fase successiva e che richieda più
impegno da parte di entrambi.-.
Impegno.
Perfetto.
Un'altra delle parole che odio.
Leggere
il mio giornale la mattina, mentre bevo il mio caffè. Questo è
impegnativo! Poi andare al lavoro, tornare a casa e cenare con lei.
Poi fare sesso. La mia vita è già abbastanza impegnata,
cazzo!
-Ma...
Hermione... che tipo di impegno cerchi?- mi lascio sfuggire un
nervoso colpo di tosse.
-La
mia conclusione è che la nostra famiglia ha un estremo bisogno
di allargarsi.-.
Allargarsi?
Vuole forse farmi ingrassare?
Sono
perfetto così, grazie.
Devo
dire due paroline a Potter, mi sa che ieri sera hanno decisamente
bevuto troppo insieme. Dovrei smettere di darle il permesso di
frequentare certa gente.
-Non
ti seguo...- sussurro, appoggiando il giornale sul tavolino di
cristallo.
-Oh,
Draco! Ma non capisci?- porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio
-Te ne sto parlando da quasi un'ora!-.
Veramente
no, non capisco.
A
volte trovo estremamente assurdo quello che dice e smetto di
ascoltarla. Penso di averlo fatto anche questa volta.
È
mia moglie, e la amo, la assecondo e tutte le altre cose che devo
fare. Però non può di certo pretendere che io l'ascolti
sempre, anche quando farnetica.
-Ehm...
sono certo che tu sai spiegarmelo in modo impeccabile.- le sorrido
dolcemente.
-Voglio
allargare la nostra famiglia, Draco. Voglio un bambino.-.
Un
bambino.
Perfetto,
lo compro.
Devo
solo cercare un negozio adatto, gliene compro uno e potrò
tornare a leggere il mio giornale.
Quanto
costerà? Passerò prima dalla Gringott.
Un
bambino.
...
...
Un
momento... un bambino?
-Un
bambino?- le chiedo, in preda al panico.
Non
intendeva quel genere di bambino, vero? Quello che usa i pannolini e
la culla e tutto il resto. Quello che la farà diventare una
balena isterica. Non intende quello, no di certo.
-Un
bambino, Draco.- mi sorride e comincio seriamente a credere che lei
intenda quel tipo di bambino.
-Un
bambino.- ripeto.
-Un
bambino, sì.- il sorriso sul suo volto si spegne -C'è
qualche problema? Tu non vuoi?-.
Io?
Ho
ancora una possibilità di salvarmi: ricominciare a leggere il
giornale e fare finta che niente di tutto questo sia mai successo.
Insomma: sono sposato solo da due anni e mia moglie mi sta già
facendo ammattire!
Comincio
a credere di aver preso la decisione sbagliata. Ma avevo l'anello e
tutto il resto e... e la amo, ovviamente. La amo davvero.
Ma
un bambino... un bambino non era presente nella nostra promessa di
nozze, ne sono sicuro.
Io
non sono pronto.
Io
non posso essere un padre, non posso diventarlo!
-Non
è che non voglio, Hermione...- inizio. Oh, Merlino ti prego...
dove diavolo posso trovare la cosa giusta da dirle? -È che non
penso di essere pronto ad una responsabilità così
grande... e vorrei essere un bravo padre per mio figlio, davvero.-.
-Oh,
Draco!- mi butta le braccia al collo e si stringe a me.
A
quanto pare pregare Merlino funziona. Dovrei farlo più spesso.
-Mi
capisci, vero, amore?-.
È
fatta, posso stare tranquillo fino a quando non le tornerà in
mente quest'idea. Ma per allora avrò già trovato
un'altra scusa, ne sono certo.
-Ovviamente...-
si siede sulle mie gambe e mi fissa -E ho calcolato anche questo,
Draco. Hai tempo nove mesi per abituarti all'idea, poi sarai padre.-.
Nove?
Mesi? Abituarmi?
Perché
mai dovrei abituarmi?
Oddio,
nove mesi. Mia moglie sta diventando una balena.
Potevo
comprarle una bambola, oppure un altro gatto. Un bambino è
decisamente eccessivo, e non so dove acquistarlo. Però non si
acquistano e...
Oddea.
Forse
dovrei pregare qualche altro mago. Merlino funziona decisamente male.
-Aspetti
un bambino?- le chiedo, trovando la forza di respirare. Il punto è
che: io non l'ho mai ordinato!
-So
che mi ami, Draco.- un attimo? E questo cosa c'entra? -Ci amiamo e...
vorrei creare qualcosa di nostro, qualcosa che appartenga ad
entrambi. Vorrei che noi potessimo essere felici e riuscire a
cambiare la nostra vita in relazione ad un'altra. So che ne sei in
grado, siamo adulti e innamorati. Sposati e poi... tu non senti il
bisogno di avere un figlio?-.
No.
Non lo sento.
Ma
come faccio a dirglielo?
Non
penso di poterle spiegare che io non ho un orologio biologico che
ieri si è ubriacato con Potter. E non posso nemmeno dirle che
a me bastiamo noi due.
Ok,
forse ho paura anche di questo famigerato “bambino”, ma
come faccio a sapere che poi tutto sarà esattamente com'è
ora?
Le
cose vanno bene così. Perché complicarle?
-Non
aspetto ancora un bambino...- mormora -Però è questione
di tempo...-.
Non
è incinta, ma vuole esserlo.
Ottimo,
grandioso. Quasi grandioso come tutte le Coppe del Mondo vinte dagli
islandesi o come Weasel che mi fa una serenata.
-Questione
di tempo?-.
Un
anno, due anni. Ottanta sarebbe meglio, ma ne bastano anche dieci,
davvero. Non chiedo molto, no?
-Sì.
Possiamo farlo adesso.- mi sorride maliziosamente, avvicinando il
viso al mio collo. Con le labbra, inizia a stuzzicare la mia pelle.
La bacia, poi con la lingua disegna una piccola e sottile linea che
arriva alla mia bocca. -Facciamo un bambino, Draco...-.
Ero
pronto a lasciarmi andare. Ero decisamente pronto a fare l'amore con
mia moglie, ma... io non penso di voler un bambino.
Non
ne sono totalmente certo.
Come
si fa a decidere che è il momento giusto per mettere al mondo
un altro essere umano? Un altro perfetto mago come me, la mia copia.
Andiamo, il mondo non sarebbe certo pronto a vedere due Draco Malfoy
in giro.
-Adesso?-
chiedo. Devo ammetterlo: sono in preda al panico.
-Certo,
adesso.- si mette a cavalcioni su di me. La -mia- camicia che
indossa si solleva leggermente, lasciandomi intravedere la stoffa
delle sue mutandine.
Invitante.
Troppo invitante.
-Certo.-
riesco a sussurrare. Mi eccita, riesce sempre ad eccitarmi.
-Ho
controllato con il mio ginecologo... questa è la settimana in
cui la fecondazione è più facile, sono in ovulazione.-
mi bacia con passione -Proveremo a fare un bambino ogni giorno, d'ora
in poi...-.
Un
attimo: da quando mia moglie ha un ginecogolo? E da quando ha
una settimana in cui vuole solo uova? Poi, mi chiedo perché
deve venire a chiederle a me, quando le abbiamo in frigorifero.
-Ogni
giorno... faremo l'amore ogni giorno.- sinceramente, non so cos'altro
dirle.
Mi
ha colto di sorpresa, e io che volevo solamente leggere il mio
giornale!
-Non
sei contento?- fa scorrere le mani sul mio petto, iniziando a
slacciare piano i bottoni. Uno alla volta. -Faremo l'amore ogni volta
che vorremo, ancora e ancora...- il suo sorriso si allarga
-Continueremo a fare l'amore, tutta la settimana, poi ancora...-.
Fare
l'amore mi piace, decisamente.
E
farlo con mia moglie è la cosa più bella che io abbia
mai fatto e che potrei mai fare. Lo facciamo già adesso almeno
una volta al giorno, però... non sono sicuro che valga la
stessa cosa per un bambino. Vorrei farlo, vorrei lasciarmi andare ai
sensi, lasciarmi guidare in paradiso da lei.
Ma...
-Devo
andare al lavoro, Hermione...- riesco a dirle, accarezzandole il lobo
dell'orecchio con le labbra.
-Non
puoi arrivare in ritardo?- mi chiede, con tono di supplica.
-Ho
una riunione e non so quando torno. Forse tardi.-.
Se
torno abbastanza tardi forse starà già dormendo.
Inizia
a baciarmi, lasciando che i nostri corpi aderiscano. Sento le sue
mani che mi riallacciano la camicia e mi sistemano il colletto.
Premurosa, come sempre.
Lei
sarebbe una buona madre.
E
io cosa riuscirei ad essere?
-Ti
aspetto a letto, sotto le lenzuola e ti lascio la cena nel microonde
se torni tanto tardi, amore.- mi bacia ancora, stavolta a stampo -Ora
vai, che sei in ritardo. E anch'io dovrei andare, avevo visto in
libreria un nuovo libro di Trasfigurazione Avanzata per post-diploma.
Prima di andare al lavoro vado a vedere di cosa si tratta.-.
Non
cambierà mai, decisamente.
Lei,
e la sua Trasfigurazione Avanzata.
***
Un
bambino.
Penso
che non riuscirò mai a dimenticare le sue parole e lo sguardo
nei suoi occhi, mentre mi parlava del nostro futuro. Come posso dirle
chiaramente che io non so se sono pronto e non credo di volerlo
scoprire ora?
Il
punto è che io non voglio che ci siano cambiamenti, dopo tutta
la fatica che ho fatto per far funzionare le cose come sono ora. Non
avrei mai dovuto pensare -e sperare- che niente avrebbe potuto
rovinare la pace tra noi.
Non
sono pronto. Non sono pronto ad essere un padre.
Ma
perché diavolo doveva succedere proprio a me?
-Dra?-.
Tra
tutte le persone, la sfortuna ha visto la più magnifica
(ovvero io, me e me stesso) e ha deciso di rovinare il resto della
mia vita.
-Dra?-.
Una
cosa veramente ingiusta da parte sua.
-Dra?-.
-Che
c'è?- sbuffo, alzando svogliatamente lo sguardo. Il mio
migliore rompiscatole... ehm, volevo dire: il mio migliore amico mi
sta porgendo un abnorme plico di carte e documenti. -Cosa sono?-
chiedo, cercando di distogliere la mia mente dal pensiero del
bambino.
-Abbiamo
la riunione, non ricordi?-.
Nella
foga devo essermene dimenticato, a quanto pare ho usato la realtà
come scusa. Però è un bene: almeno ora ho la certezza
di non aver mentito a mia moglie.
-Certo
che mi ricordo.- mi alzo in piedi, prendendo i fogli che mi porge.
-Ovviamente
no, Draco. Altrimenti ti saresti ricordato che il nostro capo odia il
blu e inveisce con chiunque indossi qualcosa di quel colore.- Blaise
sta per scoppiare a ridere, mentre mi indica la giacca e la cravatta
con un dito.
-Mi
spoglio.-.
-Ma
stai bene?-.
Al
momento attuale non ne sono sicuro, riprovare più tardi.
A
volte Blaise mi fa ammattire, diciamo pure che lo fa sempre. Ma in
una giornata come questa dovrebbe evitare di chiedermi se sto bene o
no.
-Certo.-
sibilo, a denti stretti.
-Togliti
quella roba blu e muoviti.- scuote distrattamente la testa, come
quando sta compatendo Weasel o un altro decelebrato privo di gusto
estetico.
-Non
compatirmi. Sto bene.-.
Devo
proprio insegnargli tutto, eh?
Per
fortuna, in questo mondo ci sono io.
***
Buio.
Fortunatamente in casa non è accesa nemmeno una luce, il che
significa che mia moglie dorme già.
Ho
passato più tempo possibile al lavoro, per evitarmi la
possibilità di respingerla e quindi di scatenare la sua ira.
Non
l'ho mai respinta, da quando ci frequentiamo.
Accendo
solo la luce della cucina, ma non sono per niente sicuro di sapere
dove ha messo la mia cena. Ha detto il microonde, forse.
L'unico
problema è che mi sono dimenticato di chiederle cosa diavolo
sia un microonde. Poco importa, non ho molta fame.
La
scoperta di aver sposato una donna con l'orologio rotto mi ha
sconvolto abbastanza.
Spengo
la luce e cerco di fare le scale al buio per arrivare nella nostra
camera. Il nostro nido d'amore.
Brutta
idea, forse avrei dovuto accendere almeno la bacchetta.
Infatti
inciampo sul primo scalino, con l'unico risultato di fare tanto
rumore quanto la Piattola quando ha rotto un intero set di cristallo
di mia madre. Il mio piano di non farmi notare è ufficialmente
andato a fare un giro su un altro pianeta.
Spero
che Hermione non si sia svegliata.
Merlino?
Se ci sei, fai il tuo lavoro.
Mica
ti pago per niente! Ok, non ti pago. Ma se ci sei, spero che tu possa
fare qualcosa per il mio enorme problema.
Entro
lentamente nella stanza, in punta di piedi. Il respiro di Hermione è
leggero e regolare, sta dormendo. Mi sfugge un sospiro, mentre mi
tolgo la camicia e i pantaloni.
Una
settimana.
Sarà
difficile resistere una settimana senza fare l'amore con lei.
Spero
che poi le passi questo desiderio di maternità e che decida di
far tornare le nostre vite alla normalità, come ha senso che
vadano.
Forse
non mi sarei dovuto alzare stamattina, così almeno non sarebbe
iniziato questo incubo.
Odio
i lunedì.
Note
dell'Autrice: Buonasera a tutti. Sì, sono consapevole del
fatto che devo continuare le altre storie, che purtroppo rimarranno
ferme fino a Settembre, come scriverò nel mio account. Allora,
questa storia é una sorta di esperimento... ho già
scritto tutti i capitoli e sono relativamente pochi. Spero che vi
piaccia, che vi faccia divertire almeno un pochino (anche se non sono
molto sicura, non essendo il mio solito stile) e che mi facciate
sapere i vostri pareri. Per critiche e/o suggerimenti sono a vostra
disposizione. Bacioni, alla prossima, Hermione92.
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