- Questa storia fa parte della
serie “Inktober – Persona’s
Stories”
- Prompt:
Swapped Body
- Personaggi:
Yusuke Kitagawa/Ann Takamaki
- Body
Swap!
- Quella
mattina si diresse a scuola come se nulla fosse stato.
- Aveva
passato una nottata tranquilla, serena, senza sogni specifici; si era
svegliato bene e si era preparato nel minor tempo possibile.
- Mentre
camminava per strada pensava a quanto fosse normale la sua vita, a
quanto fosse banale sotto certi punti di vista.
- Andava
sempre tutto bene, non c’era niente che confondesse quella
realtà
fatta di monotonia.
- Anche
ora che era arrivato a scuola: aveva salutato i suoi compagni, aveva
iniziato le sue lezioni pigramente e tutto andava avanti lentamente.
- Durante
l’intervallo si trovò fuori dalla classe a passare
quel quarto
d’ora in solitudine, quando vide una ragazza che saliva le
scale,
diretta al tetto.
- Non
seppe perché, ma sentì l’irrefrenabile
bisogno di seguirla per
sapere dove stesse andando. E poi aveva un debole per Ann Takamaki,
la ragazza nuova trasferitasi dall’America di recente.
- Arrivò
quasi fino al tetto, restando leggermente indietro per osservare i
suoi movimenti.
- Ann
si guardava intorno circospetta, probabilmente vogliosa di restare da
sola con se stessa, ma quella distrazione la portò a mettere
male un
piede sul gradino e scivolò all’indietro.
- Yusuke
si palesò in un attimo, per prenderla al volo.
- E
riuscì a prenderla al volo.
- Solo
che, per sbaglio,
le labbra
di Ann finirono sulle proprie, in un ingenuo bacio a stampo.
- Vennero
percorsi da una scossa elettrica, e svennero, accasciandosi al suolo
l’una sull’altro.
- Quando
Yusuke riaprì gli occhi, aveva la testa che gli faceva male.
- Si
passò una mano sulla fronte, lamentandosi. La sua voce era
stranamente acuta, ma non si sorprese più di tanto,
imputando quella
percezione al dolore della caduta.
- Poi
mise a fuoco davanti a sé: c’era la sagoma di un
ragazzo vestito
di blu, con
i capelli scuri.
Gli sembrava familiare.
- Troppo
familiare.
- «Ma…
cosa?» domandò a voce più alta. E si
rese contro che quel ragazzo
di fronte a sé non era altro che… lui stesso.
- Fece
un salto, terrorizzato. Ma se quello era il suo corpo, lui
dov’era
finito?
Si guardò intorno alla ricerca di uno specchio, o per
lo meno una superficie riflettente. Si mise in piedi, salì
gli
ultimi scalini e si mirò sul vetro della porta che conduceva
al
tetto.
- Non
c’erano dubbi… era nel
corpo di Ann!
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